matsuno chifuyu - am i losing you or not?

1.7K 67 14
                                    

character x fem reader
tipo: fluffy
________________________________

 all my troubles seemed so far away now it looks as though they're here to stayoh, i believe in yesterday suddenly i'm not half me the man i used to bethere's a shadow hanging over me

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

all my troubles seemed so far away
now it looks as though they're here to stay
oh, i believe in yesterday
suddenly
i'm not half me the man i used to be
there's a shadow hanging over me

- 'yesterday' , the beatles

sai matsuno, ricordo ancora perfettamente quando ci incontrammo per la prima volta.

INZIO FLASHBACK

tutto iniziò il 18 aprile del 2007.

stavo tornando a casa dopo la scuola, quando mi arrivò una chiamata dal mio fratellino.
<dimmi takemichi, è successo qualcosa?> chiesi.
<no nulla, ti volevo solo avvisare che oggi a pranzo si ferma un mio amico, va bene?> mi rispose.
<sisi va benissimo, però vedete di venire presto a casa>
<certoo> disse lui chiudendo la chiamata.

/time skip/

dopo quindici minuti ero arrivata, mi tolsi la divisa della scuola e indossai una maglia nera a mezze maniche oversize, e dei pantaloni larghi e morbidi, sempre neri.
apparecchiai la tavola, poi mi buttai sul divano, presi un libro e accesi la radio.
l'opera in questione era 'cime tempestose' di emily brontë.
l'avrò letto almeno una ventina di volte, eppure mi emoziono ogni volta che decanto le parole scritte su quei fogli.

dopo una ventina di pagine, suonarono alla porta. andai ad aprire, ed era takemichi con il suo amico.
<oh ciao, entrate> dissi accennando un sorriso.
entrarono e si tolsero le scarpe.
takemichi portò l'amico in camera sua per dargli un cambio.
poco dopo scesero e si sedettero difronte a me.
<ciao io sono y/n, sua sorella maggiore> dissi tendendogli la mano.
<io sono chifuyu matsuno, è un piacere> rispose, afferrando la stretta.
i suoi capelli biondi, ricadevano sul volto a mo di ciocche. i suoi occhi blu mi guardavano con gentilezza. sembrava proprio un bravo ragazzo, nonostante due anni prima,  aveva fatto parte della toman.
<ragazzi vi va del sushi?> chiesi ai due. entrambi annuirono entusiasti.
mi alzai e chiamai al numero del ristorante in zona, per fare d'asporto.

/time skip/

dopo una mezz'ora, suonarono alla porta.
io andai ad aprire e pagai.
portai il cibo sul tavolo e dissi <se non state a tavola entro cinque secondi, vi sfracello le gambe>
sia mio fratello che chifuyu, fecero delle facce spaventate.
takemichi aveva tutte le ragioni, ma il suo amico? chissà che cosa gli aveva raccontato quel rimbambito.
come dei fulmini, li ritrovai entrambi seduti a tavola.
almeno le minacce avevano l'effetto desiderato.

passammo un bel pomeriggio, tra chiacchiere e scherzi. solo in quelle poche ore, capimmo di avere molte cose in comune.

FINE FLASHBACK

eppure ora sono qui, nella sala d'attesa dell'ospedale, pregando che tu possa sopravvivere.
ci conosciamo da quattordici anni, e stiamo insieme da otto.
ho paura di perderti; di non poter più vedere il tuo sorriso; di non poter più toccare i tuoi bellissimi capelli neri; di abbracciarti; di baciarti; di dirti che ti amo.
ho paura che tu mi possa abbandonare qui, a camminare come un viandante nel limbo, che aspetta soltanto di raggiungere la morte.
non mi lasciare da sola, non lasciare che tu stia solo.
lotta per te, per la tua vita.
lotta per noi, per la nostra vita.
non arrenderti, combatti, fai vedere quanto sei forte.

mi bruciano gli occhi, le lacrime non ne vogliono sapere di fermarsi. le mani mi tremano, e il mio respiro è diventato affannato.
ogni secondo che passa mi dispero sempre di più. sto fissando, da quando è entrato in sala operatoria, la scritta a led 'OPERAZIONE IN CORSO'.
qualcuno ha appoggiato la sua mano, sulla mia schiena. mi giro e vedo che è takemichi con le lacrime agli occhi.
<sta tranquilla, lui è forte, c'è la farà sicuramente>
palese che lo ha detto più a se stesso che a me, per consolarmi.
però io ci voglio credere. voglio credere che lui possa uscire vivo da quella sala.

sta dentro ormai da quasi un ora.
una macchina ci ha perso sotto. prima che si stesse per schiantare, matsuno mi ha lanciata dall'altra parte del marciapiede, cosicché io non morissi.

è stato tutto troppo veloce.

oggi che doveva essere una bella giornata; mi ritrovo nel buio più totale, nell'ansia di non sapere se la mia metà l'ho persa o meno.
dovevamo andare a festeggiare il nostro ottavo anniversario.

la luce a led si è spenta.

sto facendo fatica a respirare.

un chirurgo è uscito dalla sala operatoria, sta venendo verso di noi.
sono scattata in piedi e mi sono avvicinata.
<allora?> chiedo disperata.
<è vivo>
ho ripreso a respirare. le mie gambe stanno cedendo, mi appoggio a qualcosa, credo il muro.
non sento più la voce del dottore e gli altri rumori, è come se fossero ovattati.
sono cosi sollevata.

/time skip/

sono passate due ore da quando è uscito dalla sala operatoria.
ora sono nella sua stanza, gli sto accarezzando il viso, lui mi guarda con lieve sorriso.
<sono contento che tu stia bene> dice.
<non farmi stare così in pensiero, mai più> dico piangendo.
matsuno ha appoggiato la sua mano sulla mia. mi sporgo verso di lui, e gli schiocco un bacio a fior di labbra.
<non mi lasciare da sola>
<non lo farò, è una promessa>

______________________________
richiesta di @_Dabi_Chiko-Malo_
spero che la storia ti sia piaciuta :)

scusate se sto pubblicando 'lentamente', ma sto un pó indietro con le richieste

al prossimo capitolo <3

tokyo revengers x reader Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora