tokyo revengers x reader

matsuno chifuyu - whizzing on four wheels

character x fem reader
tipo: fluffy
_______________________________

he's just a boy
and i'm just a girl
can i make it any more obvious?
we are in love
haven't you heard
how we rock each other's world

- 'sk8er boi' , avril lavigne

era la solita giornata d'autunno.
il cielo era coperto da dei nuvoloni grigi che viaggiavano lentamente. il venticello, leggero ma freddo, ci accarezzava il volto. le foglie si staccavano dagli alberi e cadevano sull'asfalto.

noi  correvamo sullo skateboard in giro per tokyo. ci rispecchiavamo nelle pozzanghere, tracce che la pioggia aveva lasciato sul terreno.
sfrecciavamo come matti, nell'euforia di arrivare subito alla nostra meta.

le suole delle nostre scarpe erano consumate, i nostri vestiti strappati e sporchi di fango.
le mie ginocchia era sbucciate, e da esse colava del sangue.
ma non sentivo nulla, volevo solo correre sulla strada con lui.

/tike skip/

dopo dieci minuti arrivammo al parco da skateboarding.
stavano già dei ragazzini che avevano occupato le rampe, allora noi ci mettemmo sotto i lampioni, facendo qualche trick.

<ehi matsuno, vuoi vedere una cosa?> chiesi al biondo.
<basta che non ti spacchi la testa> rispose sorridente.
dopodiché, presi il mio skate e mi allontanai di qualche metro.
presi la rincorsa e feci un trick difficilissimo: l'hardflip.
era riuscito perfettamente.
ero orgogliosa di quello che seppi fare.
matsuno rimase scioccato dalla mia bravura.
<EEEH!? COME HAI FATTO A RIUSCIRCI!?>
<boh non saprei dirti, è la prima volta che mi riesce a distanza di mesi>
<quindi è stato un caso(?)>
<si>
<non ci credo. è da almeno sei mesi che ci provo, e ripetutamente, cado di culo a terra>
<dai dai, infondo è solo un trick, ci riuscirai. pensa che a me è andata a culo, e se ci riproverò, cadrò per terra anch'io>
<ORA CI PROVO>
<MATSUNO NON FARE CAGATE>
non mi diede retta, prese la rincorsa.
saltò, ma posizionò male il piede.
cadde per terra.
<MATSUNO!> gli andai in contro.
si teneva la caviglia destra con la mano.
sul volto aveva una smofia di dolore.
gli occhi erano lucidi. si stava sforzando di non piangere. sembrava come se non volesse farmi vedere le lacrime. eppure non sarebbe la prima volta.
lo abbracciai, gli feci posare la testa dell'incavo del collo. posai tanti piccoli baci sulla sua testa. il respiro era diventato veloce.
stava piangendo.
dopo un paio di minuti si staccò, e gli dissi
<ti fa male solo la caviglia?>
<si>
<dai, ora ti accompagno a casa. andiamo alla fermata del pullman>
attaccai gli skate alla mia cartella.
lui non si oppose, fece passare il suo braccio attorno al mio collo, mentre il mio era stretto attorno alla sua vita.
ci alzammo e, piano piano, ci avvicinammo alla fermata del pullman.
dopo qualche minuto arrivò il mezzo, che grazie a dio, era vuoto. entrammo, feci sedere matsuno, e andai a timbrare i biglietti.

/time skip/

il viaggio nel pullman passò molto lentamente, dato che c'era molto traffico.
matsuno, durante tutto il tempo, aveva la testa appoggiata alla mia spalla, mentre con la mano accarezzava e stringeva la mia. ogni tanto dalla bocca di entrambi uscivano delle parole cantate e ripetute dalle canzoni che stavamo ascoltando.

il mezzo si fermò vicino casa di matsuno, scendemmo e ci avviammo verso l'edificio.
entrammo nell'appartamento vuoto, veci sedere matsuno per terra, posai la borsa e tolsi le scarpe al biondo ossigenato.
feci riappoggiare il mio ragazzo sulla mia spalla, e lo portai sul suo letto.
io andai in bagno e presi: pomata, benda e disinfettante.
iniziai ad applicare il disinfettante sulla zona dolorante; poi spalmai la crema; ed infine misi la benda in modo tale che la caviglia non potesse muoversi più di tanto.
mi alzai e andai a prendere il ghiaccio da mettere su di essa. tornai, posizionai un cuscino sotto il piede, e poi gli misi il ghiaccio.

lui è stato in silenzio per tutto il tempo.
<cos'hai matsuno? ti fa ancora male?>
<non è quello>
<cos'è allora>
<è che... pff nulla> disse girando la testa.
<se mi continui a dire 'pff nulla' mi incazzo, ti avviso. parla matsuno, se no non posso aiutarti>
<è imbarazzante dirlo>
<ma sono io, sta tranquillo>
<ecco...>
<si(?)>
<ecco io...>
<non te la tirare la pappina, dillo tutto d'un fiato>
<...sono invidioso che a te sia riuscito e a me no. però non fraintendere, io sono felice che ti sia venuto e sono orgoglioso delle tue capacità, però non voglio essere lasciato indietro>
appoggiai la mia mano sulla sua testa, e inziai ad arruffargli i capelli dicendogli <certo che sei proprio scemo eh. ti ho detto che è stato un caso, quindi manco io so farlo al 100%. perciò non pensare che io ti possa lasciare indietro per una casualità. matsuno non sentirti inferiore per una stupidaggine del genere. va bene?>
il biondo annuii e rispose soltanto con un <mh>
la mia mano, che stava ancora sulla sua testa, scese piano piano, fino ad appoggiarsi sulla guancia. gliel'accarezzai, lui si strusciava contro di essa come un gatto che fa le fusa.
il mio pollice lo spostai verso l'interno del viso, fino ad arrivare alle labbra. accarezzai anche quelle.
matsuno iniziò a baciarmi il pollice, fino a leccarmelo pure.
mi tirò per i fianchi, per farmi stendere vicino a lui. la mia testa era finita sulla sua spalla, le braccia le avevo appoggiate al suo petto.
giusto per il gusto di dare fastidio, con la testa mi avvicinai di più al suo collo. iniziai a morderglielo e a baciarglielo.
gli lasciai anche qualche succhiotto in bella vista. arrivai anche a fargli il solletico.
le miei attenzioni a matsuno non sono mai dispiaciute, pensavo addirittura che gli piacesse essere infastidito.

quel pomeriggio passò così tra solletico, succhiotti e lamenti per il dolore alla caviglia.

________________________________
richiesta di  @gaiaUwU
spero che il capitolo ti sia piaciuto:)

SCUSATEMI PER L'ASSENZA MA NON AVEVO IDEE FUCK
da oggi ritornerò ad aggiornare più spesso

alla prossima <3