Oh, com'è forte il mio Elrond! Sono così orgoglioso di lui. Mi ritrovo a sorridere, sembro sua madre!
"Come sei saggio. È vero, lo riconosco." Dice Elwing sorridendo appena commossa.
"Sì, davvero molto saggio." Dico, anche con l'approvazione di Maglor.
Per una frazione di secondo Elwing mi guarda e rimane colpita nel trovarvi la sua stessa espressione. Non era voluto, ma forse potrebbe andare a mio favore. Alla mia destra ci accorgiamo che Nienna sta piangendo mentre ha uno scambio di sguardi con Olorin.
"Se mi sono concesse due parole, vorrei condividere qualche nozione con voi, che trovo particolarmente adatta all'occasione."
Manwe fa un cenno a Mandos, che annuisce appena ad Olorin.
"Cercherò di essere breve, ma prima... Lasciatemi assumere un aspetto a me più congeniale."
Detto ciò si trasforma in un saggio anziano di età indefinita, dalla lunga barba e capelli bianchi. Il suo abito è perlaceo e si regge su un bianco bastone cesellato.
Non so perchè, ma Galadriel sorride allegra come non l'ho mai vista fare e sono molti coloro che lo chiamano Mithrandir, tra cui anche Glorfindel. Conosco la sua storia... è degna di ammirazione.
"Durante la Guerra dell'anello ebbe una grande parte un povero vecchio Hobbit di nome Gollum. Tra noi c'è ancora più d'uno che può rammentarlo. Non credete però che fosse un derelitto, anzi! Per svariatissimi anni aveva posseduto l'anello di Sauron, su cui quel Maiar decaduto aveva infuso tutto il suo dominio. Sapete che cosa era solito dire? Il mio tesoro, il mio tesoro! Credo in fin dei conti che la mente di Feanor non fosse tanto dissimile, come non lo fu la sua morte. Feanor infuse in sé stesso una brama terribile, comportandosi come un padre geloso che non lascia che i figli vadano per la propria strada, non riuscendo nemmeno ad ascoltare quale possa essere la loro propria volontà. C'è chi direbbe trattarsi di malattia del drago, ma qui andiamo ben oltre quella brama. Ovvio è che i Silmarill non sono infusi di male, ne della volontà di dominio, eppure quel giuramento ha maledetto loro e voi, suoi figli; eppure i Silmarill sono stati più forti e si sono ad ultimo liberati di quel vincolo. Senza saperlo Beren liberò il Silmarill dalla corona di ferro, Maedhros liberò il suo sacrificandosi nel vulcano, mentre Maglor liberò il proprio gettandolo nel seno del mare. Scusate, ho finito per dilungarmi troppo."
"Non temere buon Olorin, le tue parole sono sempre accolte con favore." Dice Varda.
"La ringrazio, mia Signora." Gandalf si inchina e torna a sedersi sul gradino più alto del trono di Nienna.
"Si prosegua oltre ora." Decreta Manwe.
"Si parli di ciò che pertiene all'esilio nella fortezza di Formenos, di Feanor ed i suoi figli, partendo dalla decisione di Finwe di seguire suo figlio." Decreta Mandos.
"Se mi è concesso potrei avere qualche cosa da condividere." Chiede mia nonna Indis.
Solo in questo momento mi rendo conto di quanto questa riunione si protrarrà a lungo, potrebbero volerci interi giorni! In fin dei conti abbiamo tutto il tempo che vogliamo, non che ne sia particolarmente felice, però... se non altro avrò ancora qualche tempo da vivere assieme a Finno. Non è che a Mandos si possa fare un granché... In fin dei conti non so neanche se, in quel caso, ci sarà permesso di stare insieme. Sarebbe terribile!
"Ricordo distintamente quell'evento, con me c'erano tutti i miei figli, assieme a mia nuora Nerdanel. Eppure già prima che Finwe esprimesse il suo desiderio io lo sentivo dentro di me. Egli non ha mai avuto preferenze tra i suoi figli, Feanor era altrettanto importante di Fingolfin, Findis Finarfin ed Irime. Credo però che in cuor suo soffrisse particolarmente per Feanor, attribuendosi chissà quale colpa. Quasi che la morte di Miriel fosse insieme un suo difetto, se così si può dire. Pure non credo sia per nulla una mancanza di Miriel... in fin dei conti ha dato tutta se stessa per dare alla luce suo figlio. Non avevamo cresciuto Feanor insieme e credo quindi che fosse sempre dentro di lui il dolore di non essere riuscito a colmare la mancanza di una madre, o almeno era questo ciò che credeva. Sapete perché decise di seguirvi a Formenos? Ve lo dirò subito: credeva, anzi era del tutto certo, che sua madre avrebbe saputo raffrenare Feanor, come per lungo tempo era riuscita a fare mia nuora. Anch'io tentai più volte di rapportarmi a lui, ma purtroppo il suo odio mi è sempre stato evidente e manifesto. In fin dei conti però tutti i suoi figli venivano a farci visita, tranne Celegorm, mentre Curufin solo raramente.
Ero certa che non avrebbe ottenuto nulla, ma come potevo impedire che se ne andasse? Lo amavo, ci amavamo profondamente, lo amo tutt'ora, anche se... Quel giorno fu l'ultimo, l'ultimo in cui lo vidi. Però, a dirla tutta, qualche lettera riusciva sempre ad arrivare, anche se ancora non so per quale via."
"Questo è facile da rivelare. - Dico guardando a terra per un attimo, per poi rivolgermi a lei. - Finwe ha insistito molto con Celegorm perché gli prestasse Huan per recapitare alcune lettere. Mio padre non fece nessuna obiezione, nonostante non fosse per nulla d'accordo. A dire il vero ho dato anche io due lettere ad Huan. Una diretta a Finno, ehm Fingon, in cui ho cercato di scusarmi con lui e con mio zio. Ed una a mia madre." Ammetto.
"Sì, la ricordo." Dice Finno.
"Ricordo." Dice all'unisono mia madre.
Sorrido per un attimo, adoro entrambi.
"Prego Nerdanel." Si scusa Finno.
"Stavo per dire lo stesso." Ride lei tesa.
"In quella lettera Russandol mi chiedeva di raggiungerli, per provare di nuovo a raffrenare suo padre. Sarebbe stato del tutto inutile, Feanor ed io ci eravamo del tutto estraniati e non certo perché io non abbia tentato il tutto per tutto. Nemmeno la mia richiesta di tenere con me gli Ambarussa mi ha esaudito! Ricorderai anche la contro lettera spero..."
Già, la ricorderò sempre.
"Vi amo tutti, voi sette, eppure se vi avessi qui vi sculaccerei per un anno intero! Testuali parole. Sei stata splendida madre. Ammetto di esserne sempre rimasto turbato... Sentivo che avevi ragione, davvero, eppure mio padre ci dava il tormento con i suoi ideali e le sue battaglie, a tal punto che... era come se non avessi altre possibilità, come se... davanti a me non ci fosse altro che l'onore del lignaggio e l'usurpazione di Fingolfin. Persino mio nonno aveva perso le speranze, ad un certo punto."
"Vedo che le mie parole ti fecero viva impressione... attento che sono ancora in grado di fare quello che ho detto." Dice ora più allegramente mia madre.
Le sorrido di rimando con tenerezza.
"Anch'io ricordo il tuo biglietto. - Dice Finno dopo un po'. - Caro Finno, amico mio intimo, allegria e risate che mi mancano quasi fino allo strazio, scusa; chiedila da parte mia, se puoi, anche a tuo padre e a nostro zio. Ti amo, Maedhros. Sei sempre molto sbrigativo, però questa l'ho apprezzata davvero tanto, ora che posso ammetterlo."
"Meno male, temevo di non essere capito. Temevo di averti perso irreparabilmente." Ammetto.
"Non sei tu ad avermi puntato una maledetta arma contro, ragazzo! Noi non generalizziamo come ha fatto tuo padre, ed evidentemente non lo fai nemmeno tu. Le colpe di tuo padre sono ben peggiori, purtroppo..." Commenta Fingolfin.
"Concordo." Fa eco anche Finarfin.
STAI LEGGENDO
Maedhros2 - Il Giudizio dei Valar
FanfictionMaedhros e Fingon sono ormai giunti all'Anello della Sorte (Ring of Doom) per essere giudicati dai Valar. Due Noldor uniti dallo stesso destino, due antichi guerrieri, cugini primi, infine due innamorati che ora si apprestano ad affrontare una dell...