Scusa se ti amo |Aka7even|

Capitolo 14

Driin driin

La solita sveglia suona alle 7:00, e questa volta purtroppo non potrò scampare la scuola.

Mi dò una lavata e mi metto un jeans nero a vita alta con una maglietta rosa antico sopra, mi pettino i capelli e mi dirigo verso scuola.

Cerco di camminare velocemente, poichè non volevo incontrare Ludovica e Tancredi e fortunatamente arrivo a scuola sola.

All'entrata non vedo nessuno di particolare, mi dirigo direttamente in classe e sistemo le mie cose sul banco.

10 minuti dopo la classe era quasi piena, mancavano però ancora un paio di persone, stamattina sono arrivata molto in anticipo.

Entra Ludovica, stranamente non accompagnata da Tancredi.

Si avvicina a me con un sorriso sereno, mi saluta ed io ricambio facendo un cenno con la mano.

Oltre a un nostro compagno che sta male, mancano solo Tancredi e Luca, e questa cosa mi puzza.

Entra la professoressa di scienze e fortunatamente decide di andare avanti.

Verso metà lezione bussano alla porta, ed entra il bidello accompagnato da Tancredi e Luca, che si.. erano picchiati?

Il mio sguardo va subito su Tancredi che ha del sangue che gli cola dal naso e un occhio quasi nero.

Luca accanto invece ha solo un livido sulla fronte e un labbro screpolato da cui esce sangue, aggiungendo a tutti e due le nocche rosse, probabilmente hanno fatto a pugni.

Ma perchè?

-

Pov Luca

Sono all'entrata e vedo venire verso di me Tancredi con uno sguardo abbastanza minaccioso.

<<vieni>> mi dice continuando a camminare.

Lo seguo e arriviamo verso il bagno, entriamo e chiude la porta.

<<allora?>>

<<cosa?>> chiedo non capendo cosa stia succendendo.

<<guarda, vaffanculo>>

Ma che c'ha stamattina? Si è svegliato storto?

<<oh ma che c'hai?>>

<<che c'hai tu, che cazzo ogni volta che mi piace una ragazza tu devi sempre fare lo stronzo e provarci, ma ti fa male se per una volta fai il buon amico?>> mi dice tutto d'un fiato andando avanti e indietro, preso dalla rabbia.

Ok non capisco questo discorso, cos'ho fatto io?

<<non ti sto seguendo>>

<<si fai finta che non lo sai, ma va bene che tutti hanno capito che mi piace y/n, e puntualmente la becco sempre con te>>

Ok, questa è veramente una casualità.

A me non interessa minimamente y/n, non la sopporto proprio e non capisco cosa tutti ci trovino in lei, io sono l'ultima persona di cui lui dovrebbe preoccuparsi.

<<fidati, io sono l'ultima persona di cui dovresti preoccuparti>>

<<e come cazzo faccio a crederti?>>

Lo vedo incazzato nero, non trattiene più la rabbia e stava per scoppiare a piangere, probabilmente tra poco avrebbe iniziato a picchiarmi.

<<se vuoi picchiarmi vai che sto aspettando>>