Capitolo sei.

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"Le cose che ti fanno bene alla fine ti uccidono"-cit

*Pov's Clair*

Sono ferma con le mani sul telefono da dieci minuti, ho composto il suo numero, penso di chiamarlo.

Chiudo gli occhi e faccio un profondo sospiro. Mi sento stupida, cosí stupida; Zayn si è fatto una nuova vita e lo devo lasciare perdere, una nuova vita di cui io non faccio parte.

Lui non fa parte della mia.

'Ti manca' mi ricorda il mio subconscio e io vorrei sbattermi un cuscino in faccia. Lo faccio, non fa male è solo un cuscino.

Sento dei passi venire verso la porta e poi la voce di Liam sussura un 'arrivo, saluto Clair', ad Alessia probabilmente.

Apre la porta e mi fa uno dei suoi miglior sorrisi a cui non riesco a ricmbiare nonostante voglia.

《Io e Ale andremmo a letto, è mezzanotte. Vai anche tu dai》mi dice e io dico un debole sì. Nella mia mente doveva uscire piú convinto.

Il suono piú brutto è quando senti la tua voce spezzarsi per il pianto, quello che stá succedendo a me.

《Tutto bene Clair?》domanda dolcemente, quasi con la paura di disturbarmi in qualche modo.

Mi mordo l'interno guancia e annuisco.

Lui in risposta mi abbraccia.

Restiamo cosí per minuti interminabili.

Lui che mi passa la mano destra sulla schiena e io che piango sulla sua spalla.

《Badare a me deve essere cosí stressante》mi asciuga una lacrima con il pollice e sorride.

《No sorrellina, non lo è. Sai che ti voglio bene. Per te ci saró sempre. Non siamo tutti come quello》stó per dire che quello ha un nome, ma mi zittisco. Devo lasciarlo perdere, dimenticarmi di lui.

《Dovresti...ecco...dovresti uscire con altri ragazzi. Ormai sono passati tre mesi. So che in teoria i fratelli maggiori non direbbero mai una cosa del genere, ma voglio vederti felice.

Magari la fuori c'è qualche ragazzo che puó farlo》. Faccio un grande sorriso che poi si trasforma in una risata e lui si alza dal letto che, a causa del peso, torna piú o meno dritto.

《Mamma è papá allora sono fuori, domani mattina dovrebbero esseri a colazione. In ogni caso ci siamo io e Ale. Buonanotte》mi stampa un bacio sulla fronte e percepisco i suoi passi pesanti allonanarsi fino a quando sento la porta della sua camera chiudersi.

Guardo il cartone della pizza sulla scrivania e decido di portarlo giu.

Mi metto le mie morbide ciabatte e scendo le scale cercando di fare il minor rumore possibile.

Apro la porta e faccio cadere involontariamente il cartone a causa del freddo.

In casa fa molto caldo e non mi sarei mai aspettata un freddo cosí all'esterno.

Raccolgo il cartone e lo butto nella spazzatura per poi fare una corsetta per entrare in casa. Chiudo la porta alle mie spalle e poi giro la chiave nella serratura.

Non so se andare a letto o leggere; la seconda proposta è allettate ma sono troppo stanca. Non riesco a leggere quando sono stanca.

Mentre mi lavo, cerco di fare un programma per domani e dato che alle quattro sono da Harry, ho una buona quantitá di tempo per studiare e per rilassarmi.

Bevo un bicchiere d'acqua e spengo la luce della sala. Guardo l'orologio del telefono che segna le dodici e mezza e sbadiglio. Oggi è stata una serata lunga, non capita spesso perfortuna.

Da una parte è stata anche colpa mia, mi sono fatta prendere troppo da lui, mi sono fatta ammaliare dal suo fascino. Non ho tenuto conto delle possibili conseguenze.

Insomma, un ragazzo come lui non puó essere adorato solo da una ragazza.

Bhe certo, poteva non mollarmi con un messaggio per una troia dopo quattro mesi. Quattro dei mesi piú belli della mia vita.

Sento il telefono vibrare, decido quindi di controllare l'ultimo messaggio prima di spegnerlo completamente; sblocco lo schermo e quasi sbavo vedendo Dylan O' brien come sfondo.

Scuoto la testa e mi ricompongo, un'altra vibrazione fa scuotere il telefono nelle mie mani e vedo due messaggi su whatsapp da un numero sconosciuto. Come foto profilo ha solo una foto scattata a un concerto mi pare, ma non capisco chi sia la band. È un po' sfocata e sembra fatta appena prima che il ragazzo o la ragazza si muovesse.

Decido di lasciar perdere e mi concentro sui messaggi.

"Buonnotte ragazza dagli occhi strani"

Leggo il messaggio sussurrando e corrugo la fronte alzando un sopracciglio.

I miei occhi sono diversamente verdi, non strani.

Non so chi sia e da un lato sento una certa ansia farsi spazio in me.

Dall'altro c'è la curiositá, quasi nessuno mi da la buonanotte. È bello.

"Rispondi, cazzo."

Sgrano gli occhi mentre cerco di capire quanti minuti dopo è stato mandato il secondo messaggio.

Neanche due, ah.

Ho davanti un arrogante ragazzo, prima mi era sembrato carino credo. Mi fermo sempre troppo alla prima aspettativa.

Prendo coraggio e decido di scrivergli un semplice chi sei, aspetto poco tempo e poi vedo comparire online. Visualizza, posso essere sicura che sia stato sulla mia chat per due minuti, ma non risponde.

L'online si trasforma in un ultimo accesso.

Io devo rispondere e lui no?

Decido di spegnere il telefono e lo metto sul comodino difianco a me.

Mi stendo sul letto, chiudo gli occhi cercando di dormire cosa che non riesco a fare. Penso a delle possibili ipotesi su chi mi abbia inviato i messaggi ma non mi viene nessuno in mente.

Dovrei bloccarlo forse, non lo so mi ha solo dato la buonanotte. È stata una cosa dolce, certo, se non ci fosse stato il secondo messaggio sarebbe stato meglio.

Sento le mie palpebre farsi pesanti e poco dopo cado in un sonno profondo.

Me

Tra poco siamo in primavera, lalalalala.

Spero vi sia piaciuto, manca poco per le mille visualizzazioni, ceh tipo grazie.

Ovviamente ci sono storie che ne hanno di piú peró è sempre bello.

Detto questo votate se vi va, ve se ama. 

Hold me. ||Louis Tomlinson||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora