Capitolo 37

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KURT'S POV
Eccoci atterrati a New York: la città dove tutto è possibile e dove i sogni si realizzano.
Siamo tutti così emozionati da non riuscire a trattenere l'entusiasmo: indichiamo tutto ciò che ci attrae, anche una stupidaggine, commentiamo la gente che ci passa accanto, il loro modo di vestire.
Sembrano tutti di corsa, tutti così impegnati e indaffarati.
In mezz'ora ci è sembrato di vedere già due celebrità, il che è meraviglioso!

Con i soldi guadagnati abbiamo potuto pagare un viaggio decente. È stato così rigenerante lasciare quel posto di lavoro e mandare a quel paese quell'antipatico del principale.

Arriviamo in albergo con il piccolo pullman che abbiamo affittato.
Una volta lì, abbiamo perso un'altra mezz'ora per fare il check-in, uno ad uno, e poi siamo saliti nelle camere: i ragazzi con i ragazzi, le ragazze con le ragazze.
La fortuna è che almeno sto con Blaine anche se preferirei passare le nottate con le ragazze: chissà quanto gossip girerà tra quelle mura!
Mi sa che stanotte romperò le regole e mi intrufolerò nella loro stanza, sono sicuro che a loro farà solo piacere.

Saliamo in camera e posiamo le valigie, non ci preoccupiamo nemmeno di svuotarle e sistemare la nostra roba perché abbiamo solo voglia di uscire fuori e visitare quella città meravigliosa che sembra chiamarci.
Le nazionali sono domani e stasera abbiamo le ultime prove generali al teatro ma per adesso abbiamo chiesto a Mr. Schue se possiamo avere il pomeriggio libero per fare compere e visitare tutto ciò che vogliamo.
Ha acconsentito con la condizione di restare tutti insieme e nei paraggi, dobbiamo essere facilmente reperibili.
La capisco la sua ansia: non deve essere per nulla facile avere la responsabilità di un gruppo di adolescenti in una città come New York.

Usciamo di corsa dall'hotel.
Rachel vuole assolutamente andare nella Via di Broadway insieme a Blaine, io voglio assolutamente andare davanti Vogue.
Santana vuole visitare negozi come Versace insieme a Tina, Quinn e Mercedes.
Mentre Finn, Sam, Puck e Artie vogliono mangiare in un vero fast food newyorkese.
Brittany ci viene solo dietro felice come un bimba al parco, non ha richieste particolari.

Cerchiamo di accontentare tutti nel minor tempo possibile.
Mentre le ragazze entrano nei negozi, io Rachel e Blaine corriamo verso Broadway.
Non appena arriviamo in quella via, sento il fiato venire meno a causa di tutti quei cartelloni che pubblicizzano i vari musical.
A Rachel brillano gli occhi, forse più di tutti.

«Mi sento a casa finalmente!» saltella come una bimba «scattatemi subito una foto!»

Io e Blaine usciamo i nostri cellulari e le scattiamo tante di quelle foto che ne avrà per tutta la vita.

«È tutto così immenso» dice Blaine guardandosi intorno con la bocca aperta per lo stupore

«Ti rendi conto? Siamo davvero venuti, siamo davvero qui, insieme» dice Rachel abbracciandolo «è così bello, non vedo l'ora che questa città diventi casa mia in modo definitivo. Guardatevi intorno, non sentite anche voi che improvvisamente tutto è possibile?» ci chiede e, sia io che Blaine, annuiamo

«Ora, qui, insieme a voi, sento davvero che questa diventerà casa nostra» dico io sorridendo

«Peccato che Finn abbia deciso di andare insieme agli altri a mangiare o sarebbe stato un momento perfetto» dice Rachel

«Potremo sempre darci un appuntamento stasera, dopo le prove. Sopra l'Empire State Building magari» dice Blaine

«Sì vi prego, ceniamo tutti e quattro insieme lì» dice Rachel

«Non pensate sia meglio cenare tutti insieme, invece?» dico io «è un po' come la nostra ultima cena prima delle nazionali, dovremmo stare tutti insieme»

Come What May || KlaineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora