capitolo 9

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"ciao marco, devo parlarti"
vale sgattaiola fuori dalla stanza, lasciandoci soli.
"anche io"
"inizia tu, ti prego"
"sei sicura?"
annuisco e mi siedo su una delle poltrone.
"ok, allora. non voglio che tu soffra quindi non voglio mentirti, va bene?"
"sì"
"credo che i miei sentimenti siano sbagliati"
"sono d'accordo" ammetto.
"bene, allora ti darebbe noia se ti lasciassi e mi mettessi con teresa?"
scoppio a ridere come risposta, cosa che lo incuriosisce e gli fa alzare gli occhi al cielo.
"no scusa, stavo ridendo per la tua gentilezza".
gli prendo le mani e lo guardo negli occhi, in modo di fare chiarezza su tutto.
"sono felice che tu sia sottone per teresa. sai bene che i miei sentimenti per arianna non svaniranno mai e non posso continuare a far finta di nulla".
annuisce e mi abbraccia.
"speravo lo capissi un giorno".
faccio un sospiro di sollievo e mi stacco. "vado da arianna"
"vai!"
prima di chiudere la porta, però, mi torna in mente il suo discorso.
"ah marco, buona fortuna eh!"
sorride e mi fa il dito medio.
"ti voglio bene, ciaoo".
appena entro in camera di arianna mi fondo tra le sue braccia.
"l'ha presa bene?"
"tantissimo"
"e hai intenzione di festeggiare così?".
a quel punto la bacio. era da mesi che desideravo toccarla, mi faceva impazzire la sensazione di non riaverla più nella mia vita, nemmeno come amica.
inizio a sbottonarle la camicia fino a togliergliela.
in risposta mi aiuta a levare il vestito che avevo messo per dormire.
le abbasso i pantaloni e rimaniamo entrambe in intimo.
"sei piena di sabbia"
"ops"
la ribacio subito dopo. mi fa sedere sulla poltrona e si abbassa all'altezza delle mie mutande.
"mi sei mancata".
non riesco nemmeno a risponderle che il piacere mi invade.
inizio a ripetere il suo nome per incitarla a continuare, ma la porta si apre.
valentino resta immobile, ride per un secondo, torna serio e se ne va.
"ma che cazzo" urlo rimettendomi le mutande del costume.
"dove vai?"
"aspetta"
esco dalla stanza e inizio a cercarlo. in casa non c'è traccia di lui, quindi esco in spiaggia.
fortuna vuole che lo ritrovi esattamente su una sdrai0.
"potresti anche non disturbarci mentre scopiamo" dico sdraiandomi accanto a lui.
"non l'ho fatto apposta, scusa". sembra abbastanza serio, quindi alzo un sopracciglio.
"hey, non sono arrabbiata, sto solo scherzando"
"lo so, lo so"
"che ti prende?"
"questo non lo so"
"potresti spiegarti?" domando.
"non lo so, sono stanco"
"di cosa?"
"ho sonno"
"solo questo?"
"sì livia, solo questo".
"lo sai che non ci casco"
"ok, ok te lo dico"
mi sistemo pronta a sentire il suo problema.
"credo che mi piaccia una di voi due"
"ti piace arianna? perché non me l'hai detto?"
"perché per forza arianna?"
"perché dovrei essere io?"
"magari lo sei"
"impossibile" dico guardandolo storto.
"e invece"
"scherzi?"
"no"
"ma che cazzo stai dicendo, perché non me ne ha parlato?"
"ti voglio bene, volevo aiutarti con arianna"
"potevi comunque dirmelo"
"sì, hai ragione" dice sorridendo.
"cazzo parto per praga, parto per praga" urla lisa sbucandoci da dietro.
"cosa?"
"sono stata presa all'accademia di danza livia, ce l'ho fatta". la abbraccio forte, vedendola felice lo sono anche io.
"quando? quanto ci rimani?"
"parto tra un mese e ce ne rimango due".
alessio sembra abbastanza triste, quindi le consiglio di andare da lui. "ne parliamo dopo, ok?"
"va bene" dice allontanandosi.
torno accanto al mio migliore amico.
"dicevamo?"
"nulla, ora stai con arianna"
"mi dispiace"
"no tranquilla, tanto tra un mesetto parto anche io per londra, ricordi?"
"cazzo, è vero" esclamo. "no dai, voglio venire anche io"
"non fare la demente" dice ridendo.
"è bella londra"
"sì, effettivamente"
"verrò a trovarti ogni mese, lo sai?"
"lo so" risponde facendomi l'occhiolino.
"vedi di trovarti una bella inglesina, poi presentamela però. deve avere il mio consenso"
"sì signora"
"torno da arianna, l'ho letteralmente pisciata da sola e credo sia ancora un po' accaldata. ci vediamo dopo, ok?"
annuisce e mi saluta con la mano.
"ti voglio bene". "anche io". lo abbraccio velocemente e me ne vado.
sembra che l'abbia presa abbastanza bene, dai.
"livia, dove cazzo eri?"
"ne parliamo poi"
la bacio e ricominciamo quello che avevamo lasciato.
non voglio perderla di nuovo, questo è certo.

FINE.

#31# (sequel di "profumo di rosa" ) // arieteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora