Prim-
Sono con Peeta ad affrontare le mie due più grandi paure:il bosco e il buio.
Lui è affianco a me e Katniss è appena avanti a noi.
Maledetta me, non sarei mai dovuta scappare da casa per cercare Katniss, lei se la sa cavare da sola e molto meglio di me.
Peeta la raggiunge avanti e io rimango indietro con Anny che sembra essere pensierosa.
Non parlo spesso con lei ho paura di sbagliare. Un altra delle mie più grandi paure, quando medico qualcuno mi concentro solo sul problema, il mondo intorno a me sparisce, potrebbero accoltellarmi alla schiena e io continuerei a pensare alla persona ferita, ho paura di sbagliare qualcosa e di farla morire. Perchè anche la più semplice delle infezioni se non curata bene porta alla morte, e io so bene che significa morire.
Quando quella bomba finì su di me e gli altri ragazzi quasi non me ne accorsi, il bene degli altri viene prima del mio e in quel momento io ero impegnata a tranquillizzare i bambini accanto a me,bambini troppo innocenti per fare una morte così atroce.
Capitol CIty ha cercato di recuperare i cadaveri, e quelli meno malandati ha cercato di rimatterli in sesto. Chi come me è stato riportato in vita non si sente davvero vivo,ma uno zombie, un ragazzo che sarebbe dovuto morire e che invece è vivo e porta sulle spalle il peso della morte dei suoi coetanei. Alcune volte mi sento in colpa, Katniss mi dice che non è colpa mia e...si forse è vero ma questo non cambia le mie idee.
Sono così avvolta nei miei pensieri che mi accorgo solo alla fine che Peeta parlava di me.
-Prim si è preoccupata, è venuta a cercarti nel bosco eh...-
-Prim sai che non devi preoccuparti per me,me la so cavare- dice Katniss interrompendo Peeta che probabilmente voleva parlare della protesi.
-Si lo so, come tu sai che io mi preoccupo lo stesso- le rispondo scoccando un sorrisetto. Lei mi sorride affettuosamente e Peeta riprende il suo discorso: -dicevo... e io inseguendola mi sono impigliato in un rampicante ferendomi, mi ha cambiato la protesi eh...mi ci devo ancora abituare quindi...-
-se mi stai chiedendo di andare più lentamente ti rispondo che siamo arrivati- gli risponde Katniss ancora sorridendo.
Effettivamente neanche io mi sono accorta di essere arrivata a casa, forse sono troppo avvolta nei miei pensieri . Ma Peeta?
Forse gli faceva male la ferita e si è distratto. E se non lo avessi curato bene? E se la ferita fosse infetta?
Una voce familiare proveniente dalla casa mi distoglie dai brutti pensieri.
E lei è li, ci guarda da lontano con uno sguardo omicida e una fetta di torta, o meglio, della mia torta in mano.
-Vi siete decisi ad arrivare, pensavo di dovermi mangiare tutta questa torta da sola.-
Niente da fare, rivolta o no,Johanna rimarrà sempre la stessa.
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HUNGER GAMES- The story continues...
FanfictionLa rivoluzione è ormai finita e i nosti eroi ribelli sono finalmente al sicuro da ogni pericolo, vivendo una vita serena al distretto 12. Ma non sempre tutto viene cancellato e i ricordi affiorano nelle menti dei protagonisti reduci della rivolta. S...