-Peeta
La pace, apparentemente, è tornata.
Katniss ed io continuiamo a crescere insieme, affrontando beni e mali, tristezze e gioie.
Continuo ad occuparmi della panetteria, anche se andarci mi provoca sensazioni negative.
Ma come si dice “bisogna affrontare i mostri del passato” ma, di mostri, ne ho affrontati già troppi.
Quando ho questi momenti di tristezza intesa, costringo a ricordarmi che ho accanto a me la donna che amo; la donna per la quale ho passato tutto questo e, se servirebbe a garantirle la salvezza, lo rifarei perché la sua vita conta più della mia.
[…]
E’ un lunedì pomeriggio, ho passato abbastanza tempo qui in panetteria così decido di tornare a casa.
A terra c’è la neve, che prendo a calci percorrendo il tragitto.
Camminando, mi accorgo di una cosa: è come se fossi indifferente a queste persone, quasi come se non conoscessero me e la mia storia.
Non so se abbiano paura di me o meno ma qui, tutti conoscono la storia mia e di Katniss, forse hanno solo paura di affrontare il passato.
Dopo circa mezz’ora, finalmente, arrivo a casa dove vengo subito sorpreso da un bacio della mia amata Katniss.
Il mio corpo non sarà mai pronto ai suoi baci: ogni volta è come se fosse la prima, provo sempre lo stesso calore che si espande dalla testa ai piedi.
A riportarmi alla realtà, è proprio la sua voce:
“Io vado nei boschi con Annie!”
Questa non ci voleva: desideravo tanto passare un po’ di tempo con lei e coccolarla, ma a quanto pare devo trovarmi un altro piano giornaliero.
Decido di preparare una torta, che di certo piacerà a tutti.
Mi alzo sulle punte per prendere gli ingredienti, quando sento una vocina:
“Che buona!”
E’ Prim: mi ero totalmente dimenticato di lei.
“Prim, perché non mi aiuti?” Domando, sorridendo.
Lei accetta e quindi ci mettiamo all’opera: noto, a malincuore, che Prim non ha lo stesso talento per la cucina come quello per il campo medico, quindi le faccio fare una cosa semplice.
“Prim, tu fai la decorazione” Le ordino, con gentilezza.
Dopo , minimo dieci tentativi, riusciamo ad infornare la torta.
Notando di essere tutto sporco di farina, mi impongo di farmi una doccia affidando ,così, la torta nelle mani di Prim: spero non bruci casa.
Dopo averle dato tutte le indicazioni, entro nella doccia e il mio unico pensiero è Katniss: cosa starà facendo, perché ci mette così tanto tempo?
Basta Peeta! E’ solo andata a caccia con Annie, non le è successo nulla, spero…
Mi ricordo , solo dopo, di aver affidato la mia torta nelle mani di Prim quindi urlo: “PRIM, SPEGNI IL FORNO! NON MANGIARE LA TORTA E DECORALA!”
Non sento alcuna risposta quindi esco in fretta e furia dalla doccia.
Noto, con piacere, che la torta è intatta e ben decorata.
Nello sconforto più totale, mi getto sul divano aspettando impazientemente l’arrivo di Katniss.
“Ma dov’è Katniss?” Penso ad alta voce.
Improvvisamente, vedo Prim alzarsi e dirigersi fuori.
Decido di seguirla e scopro che vuole andare nei boschi: MA CHE DIAMINE LE SALTA IN MENTE? LEI HA PAURA DEI BOSCHI E IO NON CI SONO MAI STATO PRIMA!
Trattengo la calma il più possibile e cerco di seguirla a passo, man mano, sempre più veloce.
L’ho quasi raggiunta, quando mi accorgo di essere bloccato: la mia protesi è intrappolata tra i rami.
Ed ecco che i pensieri negativi affluivano:
è la fine.
Verrà un animale selvatico a mangiarmi anche l’altra gamba, verrò squartato dagli artigli, privato di avere un’altra possibilità, le mie carni sazieranno l’appetito di quelle bestie.
Già sento le lacrime scorrere sulle mie guance.
“AIUTO!” Grido con più quanto fiato abbia in gola.
“AIUTOOO!” Mi dimeno.
La cosa positiva è che tutto ciò è indolore, non essendo una gamba vera.
“AIUTO!”
Scorgo una piccola figura tremante: PRIM! LEI MI SALVERA’!
“PRIM! AIUTAMI!” Continuo a gridare.
Lei costringe sé stessa ad avanzare verso me: è chiaramente terrorizzata, ma so che farà la cosa giusta.
A piccoli passi, si avvicina al mio corpo ed esamina la protesi.
Io seguo ogni suo movimento con gli occhi: è così attenta e precisa, cerca di fare il tutto in assoluta calma.
Mi sfila la protesi e me ne mette una nuova, aiuta ad alzarmi e camminiamo.
Incontriamo Katniss, che sembra sorpresa dal nostro arrivo.
Io resto in silenzio per tutto il tragitto, a meditare sulla vita passata.
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HUNGER GAMES- The story continues...
Fiksi PenggemarLa rivoluzione è ormai finita e i nosti eroi ribelli sono finalmente al sicuro da ogni pericolo, vivendo una vita serena al distretto 12. Ma non sempre tutto viene cancellato e i ricordi affiorano nelle menti dei protagonisti reduci della rivolta. S...