Capitolo 22. Non è come sembra.

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Alessia's pov

mi fece entrare.
misi un piede all'interno tenendo sempre le mani dietro la schiena e cominciai a guardarmi intorno non sapendo bene cosa fare.

ci furono attimi di silenzio imbarazzante poi Jimin parlò.

"Alessia cosa ci fai qui?"
disse fissandomi con uno sguardo curioso e sorpreso.

già cosa ci faccio qui? tra tutte le persone da cui sarei potuta andare perché sono venuta proprio da te Jimin? cosa stavo cercando? forse conforto? ma perché lo cercavo proprio dalla persona più inadatta?

guardai Jimin e mi resi conto che nonostante tutto io e lui avevamo instaurato un bellissimo rapporto e che tenevo a lui tanto quanto tenevo alle ragazze, quasi tanto quanto tenevo a Taehyung.

"io- io non lo so." esitai

Jimin sospirò chiudendo gli occhi.
mi sentivo una bruttissima persona in quel momento. lo stavo ferendo più di quanto non soffrisse già. era un incubo.

"è stato un errore."
mi affrettai ad uscire ma lui mi prese la mano con cui avevo già aperto la porta.

"aspetta...resta." allentò la presa fino a lasciar andare la mia mano.

ci sedemmo entrambi sul letto uno accanto all'altra. non sapevo bene come comportarmi ma cercai di restare calma e vedevo che lui faceva lo stesso.

"mi dispiace" esclamammo all'unisono.

"parla prima tu" dissi io e lui annuì.

"mi dispiace davvero tanto per quello che è successo. io non volevo che accadesse sul serio, ho cercato in tutti i modi di reprimere questa cosa ma non ce l'ho fatta e più vedevo Taehyung più mi sentivo un traditore, un bugiardo. non riuscivo a tenermelo dentro e faceva malissimo vederti con lui, ma non avrei mai sperato facesse quello che ha fatto. gli ho confessato ciò che provo per te perché mi sentivo una merda nei suoi confronti. davvero ora mi sento peggio di prima, voglio solo che siate felici entrambi."
parlò tutto d'un fiato con le lacrime agli occhi.

"Jimin non sentirti in colpa per i tuoi sentimenti, non puoi comandarli a tuo piacimento la vita sarebbe troppo facile se fosse così."
gli presi la mano e gli sorrisi.

"e dispiace a me in realtà. è successa per colpa mia questa cosa e non me lo perdonerò mai, ma non riesco a non essere arrabbiata con Taehyung... io so che lo ha fatto per il tuo bene ma non riesco, non riesco proprio."
scossi la testa e mi passai le dita tra i capelli cercando di trattenere le lacrime.

"non essere arrabbiata con lui ti prego, lo conosco meglio di quanto conosca me stesso e in questo momento sta mettendo tutto il resto prima di sé. sta soffrendo come stai soffrendo tu. è la prima volta che si innamora di qualcuno e la cosa lo spaventa, ma ha preferito farsi da parte nonostante l'amore che prova per te e ora non sa cosa fare."

"forse hai ragione, ero troppo impegnata a pensare a quanto stessi male io senza rendermi conto che anche lui si sente così. dovrei cercare di comprenderlo di più."
mi schiaffeggiai mentalmente.

"jimin io voglio essere sincera con te. tu sei un ragazzo fantastico e Dio solo sa quanto io sia fortunata ad averti nella mia vita, ma purtroppo non posso provare i sentimenti che vorresti io provassi. il mio cuore è occupato da un'altra persona e mi dispiace davvero moltissimo, ma non penso la cosa cambierà." parlai con il cuore in gola.

"Sta tranquilla. io voglio solo che tu sia felice non importa se non con me e mi basta averti nella mia vita. starò bene te lo prometto."
finalmente lo vidi sorridere davvero, mi si scaldò il cuore e ricambiai il sorriso.

"grazie davvero" lo abbracciai.

lui rimase sorpreso dal mio gesto, ma ricambiò l'abbraccio.

Taehyung's pov

mi misi seduto sul letto e presi il cellulare. guardai l'orario e mi ricordai della nostra uscita organizzata. mi prepari e scesi.

trovai seduti sui divanetti jungkook e chiara che chiacchieravano. credevo di trovare anche alessia con loro, ma probabilmente era con Sara.

"ciao ragazzi" feci un mezzo sorriso e mi accomodai di fronte a loro.

Chiara mi guardò con uno sguardo pieno di rabbia e mi squadrò dalla testa ai piedi, poi distolse lo sguardo.

"la smetti?" disse jungkook a denti stretti.

"ti pare?" rispose lei alzando il sopracciglio.

"tranquillo, è normale, dopotutto sono gemelle." mi intromisi io.

"lieta che te ne sia ricordato."
esclamò con un sorriso finto che subito dopo si trasformò in una faccia disgustata.

avevo proprio rovinato tutto.

dopo un po' arrivarono seokjin, yoongi e hobi.

"dove sono gli altri?" Chiese hobi sedendosi accanto a me e mettendo una mano sulla mia spalla.

"Namjoon mi ha appena scritto che stanno scendendo, jimin non risponde." disse jungkook controllando il cellulare.

"perfetto, Tae vai a chiamarlo." disse jin senza nemmeno guardarmi.

mi voltai di scatto aggrottando le sopracciglia.

"cosa? perché io?"

"perché ho deciso così, ubbidisci e basta." controbattè Jin.

sospirai e mi diressi verso la stanza di jimin.
erano giorni che ci evitavamo a vicenda, non sapevo nemmeno come l'avrebbe presa se mi fossi fiondato così in camera sua, ma mi feci forza e continuai a camminare.

arrivai a destinazioni e trovai la porta socchiusa, quindi senza pensarci due volte la spinsi.

"Jimin dobbia-" mi bloccai.

vidi lui ed alessia abbracciati sul suo letto. credevo stesse con la sua migliore amica e invece era venuta qui. era jimin la persona di cui parlava?

"che significa?" dissi quasi sussurrando.

"tae non è come sembra" disse jimin alzandosi.

"allora com'è? e tu sei venuta qui?"

"tae io-"

"me ne vado" andai via da quella stanza più infuriato e deluso che mai ignorando Jimin che urlava il mio nome per farmi fermare.

𝐌𝐈𝐑𝐑𝐎𝐑Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora