1 - Le Fragili Foglie

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Taehyung non dava il giusto valore a nulla, quasi nemmeno ai suoi genitori o il resto della sua famiglia. Lui non concedeva a nessuno di entrare nel suo cuore, amico o partner, Taehyung odiava i rapporti interpersonali.

Ma lui di certo non dava poco valore a quello che comunemente veniva sfruttato per sfogare rabbia, tristezza, ansia o qualsivoglia emozione: il sesso. Taehyung amava il sesso, esso era di un valore inestimabile per lui, per cui non poteva mancare una notte.

Le sue giornate erano programmate schematicamente, da lavoro a tardo mattino fino tardo pomeriggio in un umile bar, svolgendo quasi gli stessi movimenti e pronunciando quasi le stesse parole.

Ma la notte no, Taehyung la notte amava sbizzarrirsi, amava osare, il tutto in piena solitudine.

Prendeva un drink o due, seduto al suo sgabello del locale che frequentava abitualmente, e con i suoi occhi, scrutava ogni ragazzo che si trovava di fronte o vicino a lui.

Taehyung la notte era come un bambino sul bagnasciuga, che con le proprie piccole mani affonda nella catasta di sassi alla ricerca di quello più bello. Ma dopotutto sono sassi, e i sassi non hanno in sé qualcosa di affascinante o speciale.

Secondo lui non avrebbe mai trovato un ragazzo paragonabile ad un cristallo dal valore inestimabile, o perlomeno non sarebbe rimasto tale dopo essersi divertito con lui tra le lenzuola di casa sua. Ciò lo rendeva fiero, ovvero di avere la capacità di rendere qualcuno speciale in un attimo, dargli quindi la soddisfazione di poter servire a qualcosa, per poi fargli scemare il tutto al sorgere del sole.

E il quell'attimo della giornata, Taehyung tornava sul bagnasciuga, gettando per l'ennesima volta un altro sasso tra tutti gli altri sassi.

«Ma potrebbe esserci qualcuno che abbia un gran valore inestimabile per sempre?»

Pronunciò quelle parole con voce rauca fissando il soffitto, sospirando pesantemente dovuto al movimento appena cessato.

Le lancette dell'orologio appeso al muro erano l'unico rumore in quella camera da letto dall'aria afosa, buia, se non illuminata leggermente dai riflessi dorati dei lampioni e dai veloci e incostanti fasci dei fanali delle auto. In quella camera giacevano due corpi nudi, ed erano stesi sul letto dalle lenzuola disordinate.

Taehyung chiuse gli occhi dopo quella frase, quasi esausto di quella continua ricerca, che neppure desiderava avesse un risvolto positivo. A lui come sempre non interessava scovare l'unicità o il mistero in una persona.

A un certo punto udì al suo fianco le lenzuola muoversi lentamente, e ciò lo fece voltare verso un ragazzo anonimo dai capelli neri che si posizionò di fianco con un pugno posato sulla sua tempia.

Quest'ultimo inarcò il sopracciglio, e con il suo sguardo espresse la sua confusione, rendendo Taehyung fin troppo ambiguo.

«Che?»

Cosa aveva detto in quel lasso di tempo? O meglio, lo aveva detto ad alta voce?

«Nulla, non ho detto nulla.» Rispose il castano riccioluto scuotendo la testa, e dopodiché sospirò pesantemente passandosi entrambe le mani sul volto, irritando la sua pelle rendendola leggermente rossastra. E dopo essersi crogiolato internamente per qualsiasi cosa gli passasse per la testa in quel momento, si voltò verso il ragazzo con fare confuso ed insolente.

Steinmetz Pink -still strangers- || Taekook & YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora