Tom si risvegliò nel cortile del castello con un dolore allucinante alla testa e dei fischi all'orecchie che lo facevano urlare dal dolore. Cercava invano di coprirsele ma ottenendo scarsi risultati, quel frastuono infernale sembrava non avere fine, per di più per la prima volta provava un vuoto dentro difficile da descrivere a parole, come se gli mancasse qualcosa e non riuscisse a capire cosa.
La vista sembrava ancora lì con lui e con lo sguardo cercò di mettere a fuoco il più possibile quello che lo circondava, sforzandosi di capirne il motivo e di ricordare cosa fosse effettivamente successo. Notò il buio, era sera o forse notte fonda e lui non aveva la minima idea di quanto tempo avesse passato del tempo lì.
Lui cercò di alzarsi ma non ci riuscì, sentendo anche una strana debolezza nelle gambe, nel fastidiosissimo rumore nella sua testa riuscì con tutta la forza rimasta ad urlare aiuto. Strano che nessuno fosse andato a cercarlo, ammesso che fosse passato davvero così tanto tempo in quelle condizioni.
Qualcuno parve avvicinarsi a lui, sembrava la sagoma di una ragazza quella che stava osservando con molto sforzo ed era così. A lui si avvicinò una ragazza, dai capelli biondi lunghi e lo sguardo intenso, alta e composta: non era possibile, quella ragazza adesso gli stava puntando una bacchetta contro e aveva pronunciato a bassa voce "Stupeficium"! Tom non ebbe nemmeno il modo e il tempo per capire chi fosse che aveva di nuovo chiuso gli occhi ed era diventato ancora una volta tutto buio.
Di nuovo, Tom si risvegliò, questa volta non era nel cortile della scuola ma in una pozza d'acqua su delle mattonelle di pietra dure. Stranamente il fischio alle orecchie e il dolore alla testa si erano attenuati, ma la situazione sembrava solo peggiorata. Il posto in cui si trovava Tom lo conosceva alla perfezione: si trovava nella Camera dei Segreti, il sotterraneo dove viveva il basilisco a cui aveva ordinato di uccidere Mirtilla per poterne ricavare un'Horcrux.
"Come ci sono finito qui? Chi era quella ragazza?" disse Tom con il filo di voce che gli era rimasto e come netta risposta a quello che si era domandato poco prima all'improvviso gli tornò tutto in mente: Cassandra che era stata catturata da Elija ed erano scomparsi e lui che era stato lasciato lì impotente. La rabbia sembrò riprendere possesso di Tom, invadendolo di una furia cieca e dal desiderio di vendetta e allo stesso tempo di protezione per Cassandra.
"Benvenuto, fratellino" Elija si mostrò al fratello, con un tono sarcastico e malvagio.
"Cosa diavolo ci faccio qui e dov'è Cassandra?" chiese Tom infuriato lanciandosi contro di lui con quel briciolo di forza che gli era rimasta. In risposta a quel gesto Elija scaraventò Tom contro una statua, battendo la testa e perdendo sangue.
"La pagherai per questo! Ti toglierò di mezzo te lo giuro." Elija sbruffò ascoltando quelle parole e rispose: "Staremo a vedere. Con la poca forza che ti rimane non credo che tu sopravviverai a stasera, mi dispiace fratellino...ma sono più forte e abile di te, non c'è posto per due Riddle nel mondo." Elija puntò la bacchetta contro il fratello pronunciando: "Avada Ked" ma poi venne interrotto da una figura e una voce femminile, la stessa che aveva fatto perdere i sensi a Tom poco prima e probabilmente lo aveva trascinato in quel luogo.
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Tom Riddle e il Diamante dei Corvonero♠
FantasyTom Riddle,il futuro antagonista di Harry Potter, durante il sesto anno nella scuola di magia piú famosa di sempre: Hogwarts,si ritrova a fare i conti con i suoi sentimenti contrastanti verso Cassandra Lavinia Diamant: prefetto dei Corvonero,nonchè...