Brooker's Origins Capitolo 12

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Kudo spense la sigaretta, calpestandola con piacimento, sulla pista di Sandy Shores, immaginò che al posto della sigaretta ci fosse qualcuno, twistando più di una volta, per poi venir ripreso da Walt, il quale era leggermente stressato per l'incontro che di lì a poco si sarebbe svolto.

<<Calmati..>> mormorò Kudo, inumidendosi le secche labbra, con sguardo immerso sull'orizzonte, per precisare sul fondo della pista.. <<Mai stato calmo, ti vorrei ricordare che calmo è morto inculato..>> sospirò Walter, il quale si portò una mano sul viso, leggermente stanco.. <<Eccoli..>> disse Kudo, con la stessa tonalità di voce che aveva avuto per tutto il viaggio, calmo.

Le due Jeep da fuoristrada sbucarono dal fondo della pista, ad una velocità controllata, Kudo e Walter ebbero modo di avvicinarsi alla propria macchina, seppur prima distanti l'uno dall'altro, era come se stessero cercando di avere anche occhi dietro, la situazione per come la descriveva Walter era critica, ma per Kudo era un incontro come gli altri, ebbero modo di accogliere con lo sguardo le Jeep che si fermarono a 20 metri di distanza.. diedero un colpo di abbaglianti, prima di scendere dai veicoli, Kudo si tolse dal cofano, essendo poggiato lì da più di 10 minuti, Walter lo seguì, fecero entrambi 3 passi, per poi fermarsi ad acogliere i presenti, un gruppo di Skinhead con indosso giacche di pelle aperte, a mezze maniche, i loro vestiti, seppur stilosi, erano normali, nessuno poteva togliere la classe di Kudo, che indossava una giacca di pelle nera, dalle maniche leggermente risvoltate, ed un paio di pantaloni neri, Walter curava il suo outfit, ma non troppo da apparire un tipo stiloso, preferiva indossare maglie nere, a mezze maniche, aderenti, che potessero contenere il suo fisico, l'unica cosa insieme ai capelli che curava..

<<Allora..>> mormorò uno degli Skinhead, stranamente distinguibile da loro, poichè alto un metro ed ottantanove centimetri, tra tutti lui indossava una giacca rossa, leggermente aderente, era un tipo tutto muscoli penso Walter, forse lo stesso pensiero lo condivideva anche Kudo.. <<Non vedo Philip.. o Fireball da come si fa chiamare ora..>> mormorò con tono rauco il tizio.. <<Philip non si è scomodato, possiamo risolvere la faccenda noi..>> disse Walter, con voce decisa.. <<Tu sei..?>> domandò l'uomo, incamminandosi verso i due presenti.. <<Walter.. Lui è Kudo, siamo soci di Philip..>> rispose a tono Walter, presentando anche Brooker.. l'uomo incrociò le braccia, innalzando uno sguardo leggermente sospetto, quasi alterato.. <<Parlerò soltanto con Philip, il mio boss ha richiest-->> fu interrotto subito da Kudo, il quale si intromise, con una mano in tasca, mentre l'altra era poggiata sul suo collo che emetteva alcune fitte date dal lungo viaggio.. <<Senti.. non siamo qui per farci le seghe a vicenda..>> disse Kudo, arrivando davanti a lui in pochi secondi, brevi, ma intensi, alzò lo sguardo, poiché il Brooker era alto uno e 74 in confronto a lui.. <<Senti questo..>> mormorò l'uomo.. <<Noi siamo in grado di risolvere la faccenda, da uomini adulti.. tu sai i nostri nomi, vorrei sapere il tuo..>> disse Kudo, con tono calmo, ma pesante allo stesso tempo.. il colosso ci mise un poco a rispondere, poichè la situazione non gli piaceva affatto.. <<Non rendiamo questo viaggio inutile..>> mormorò Walter da dietro..

<<Ryan..>> l'uomo rivelò il suo nome, ed un sorriso apparve sul viso di Brooker, intascandolo come un piccolo trofeo.. <<Perfetto.. ora che sappiamo i nostri nomi, possiamo giurare fedeltà alla croce rossa col mignolino..>> commentò Kudo, con un leggero sorriso, Ryan non fece in tempo a rispondere, che Walter raggiunse Kudo, stando leggermente dietro di lui.. <<Quello che il mio partner vuole dire.. e che adesso abbiamo le basi per poter capire il come possiamo esservi d'aiuto.. dico bene?>> Walter sembrava essere più ragionevole di Kudo, che in quel momento si era limitato a rimanere in silenzio, ad accumulare odio incompreso verso tutta quella situazione.. <<Il mio capo mi ha mandato qui con l'intento di riottenere quello che ha perso giorni fa..>> disse Ryan, dopo tempo che non parlava.. <<Ovvero?>> domandò Walter, mettendo le mani sui fianchi, inclinando leggermente la sua testa.. <<Shin Sherwood.. a quanto sappiamo è sgattaiolato fuori dal Club meno di una settimana fa.. il mio capo tiene molto a lui, chiamiamolo un recupero crediti..>> Kudo fece scomparire quel sorriso dalla faccia, Walter vide come Brooker diventò tutt'uno con la serietà, decidendo di reggere il discorso.. <<Il mio capo lo rivuole indietro, non vuole più fare affari con voi..>> mormorò Ryan, di lì Kudo fermò Walter dal rispondergli, facendo un altro passo, per poi abbassare la testa, osservando le scarpe di Ryan.. <<Shin non è sgattaiolato.. lo stavano per stuprare in due.. chiamasi soccorso stradale.. lui non è più roba vostra..>> commentò il discorso di prima, per poi alzare lo sguardo, mostrando un viso serio.. <<Shin è di mia proprietà adesso, voi non potete farci niente..>> sentenziò, con calma.. Ryan stette in silenzio, mentre Walt era pronto a tirare fuori la sua pistola..

Il silenzio, dopo quella sentenza fu palpabile.. quasi odiato.. si sentiva soltanto il rumore del vento, che scuoteva i cespugli della zona, dando del contorno a tutto ciò..

<<Fireball non c'entra nulla quindi.. sei tu..>> mormorò Ryan, inclinando la testa a modo, reggendo lo sguardo di Kudo, il quale in silenzio si stava divorando i presenti.. <<Esatto..>> Kudo tenne il discorso, Walt si intromise..

<<Non vedo perché interrompere le trattative, Shin sta bene, ha vitto ed alloggio, ha subito molto stress quella sera..>> disse Walter.. <<A me non fotte un cazzo di che cosa ha subito.. per il mio capo lui è un oggetto di valore, non ha dei sentimenti.. è una cazzo di bambola..>> disse Ryan, con tono aspro, Kudo si sorbì tutto il discorso sull'amore, sull'amicizia.. era quasi pronto ad intervenire.. ma rimase in silenzio.. inclinò la testa, porse la mano all'uomo, in segno di amicizia, sentenziando esatte parole.. <<Va bene.. hai ragione.. non so chi sia il tuo capo, ma siete in molti.. datemi due giorni ed avrete Shin..>> mormorò l'uomo.. <<Adesso stringimi la cazzo di mano, che devo tornare a Los Santos..>> aggiunse, questa volta con molta serietà.. Ryan ci pensò.. non capì molto della scelta di Kudo, ma lo assecondò.. <<Dopodomani, stessa ora, non vogliamo vedere segni di lividi su di lui.. le bambole vanno curate..>> Ryan strinse la mano dell'uomo, percependo il suo nervosismo in quella stretta.. <<Hai ragione, buon viaggio..>> Kudo mormorò, per poi allontanare la sua mano, Walter era rimasto in silenzio, non stava capendo molto della scelta di Kudo.. però, in un attimo ci arrivò.

Non voleva fare il suo gioco.

Doveva prepararsi mentalmente per i prossimi minuti..

Ryan si allontanò, ordinando ai suoi uomini di montare in macchina.. i fari delle Jeep lasciarono al loro congedo la pista spenta.. soltanto i fari della berlina, che illuminavano la zona rendevano tutto più tetro..

<<Monta in macchina.. guido io..>> disse Kudo, Walter portò due dita sul suo setto nasale, massaggiandoselo..

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<<Cristo santo che pivelli.. ma con chi cazzo devo trattare..?>> sentenziò Ryan, dopo essere arrivato alla base, la quale era un motel abbandonato, che pullulava di una decina di uomini non suoi, ma di Dragon, colui per cui lavorava.. <<Devo parlare con il capo, occhi aperti, mi raccomando..>> disse Ryan, scendendo dalla Jeep, con il telefono in mano.. sentii in lontananza un rombo di macchina, una berlina per precisare.. l'uomo si voltò, non prima di essere accompagnato con quel suono incessante.. la macchina di Kudo, dove nessuno era nè al volante e nè dentro prese la stessa velocità di partenza, Ryan si scansò, gettandosi dietro al muretto per correre ai ripari, non prima di sentire il boato che la collisione generò, alzò lo sguardo, sporgendo la testa dal muretto, osservando la berlina, dal davanzale ridotto in mille pezzi, dopo essersi schiantata con la Jeep, la quale stava ancora camminando dopo lo scontro.. riconobbe Kudo.. accompagnato da Walt in lontananza.

Fu lì che notò lo sguardo da assassino dell'uomo.. si alzò, correndo subito dentro il motel, non prima di far partire la chiamata per sbaglio nel telefono, il quale nella confusione gli cadde per terra, Kudo sparò un colpo verso l'uomo, con la sua fidata 1911, non lo prese, voleva che si riparasse dentro, quasi a mettergli pressione, gli uomini di Dragon si misero in mezzo, prendendo posizione.

Ed una pioggia di proiettili susseguì il continuo di quell'incontro..

Ed una pioggia di proiettili susseguì il continuo di quell'incontro

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