Quinto anno.
Baddie si svegliò, era domenica, la giornata era soleggiata e calda, ma a lei non importava.
Si vestì con un lungo vestito e degli stivali con i lacci .
Si diresse verso la Sala Grande per fare colazione e trovò un posto liberò in mezzo a qualche serpeverde, fece per sedersi, ma questi le dissero che era occupato.
Anche all' ultimo posto c'era qualcuno che le diceva di non sedersi, decise quindi di cambiare tavolo.
Il più libero era quello dei Grifondoro e allora si sedette senza far caso a nessuno.
Mentre allungava la mano per prendere un po' di yogurt, alzò gli occhi da terra e vide un ragazzo cicciotello con i capelli marroni e i denti a coniglio, indossava un gilet azzurro e si spingeva sempre più al bordo della panchina, non riusciva a muoversi, era terrorizzato e pietrificato.
"Che c'è?!Mica potevo morire di fame!?" esclamò lei.
Lui la fissava a ogni sua cucchiaiata, lei era indifferente e lo guardava perché era l' unica cosa da guardare.
Poi si diresse in biblioteca per passare il tempo e sentì qualcosa che la turbò molto:
"Spero che la manderanno al più presto via da Hogwarts, questi cinque anni sembrano un eternità. Lei è la figlia di una criminale, non è che il padre sia peggio, eh. Già hanno fatto uno sbaglio a mandare la madre ad Hogwarts, la madre non si meriterebbe di essere una maga" lei si era nascosta dietro uno scaffale, fece un balzo e prese per i capelli il tassorosso e sfilò subito il suo pugnale dalla tasca e glielo mise sotto il collo.
"Ernie Macmillan, non me ne frega tanto di quello che hai detto di me, ma quello che hai detto di mia madre. Mia madre si merita quella bacchetta, lei si merita tutto! La prossima volta che provi a parlare male di lei, questo pugnale traficcherà la tua testa!"
"Guarda che non ti conviene uccidermi il mio albero genealogico è formato da 9 generazioni di maghi e streghe."
" Il tuo albero te lo abbatto e ti rovino pure tutta la tua famiglia se non stai un po' zitto!" poi gli lasciò la ciacca di capelli e lui e la sua amica Hannah scapparono lasciando i libri sparsi sulla scrivania.
Lei tornò nel suo dormitorio, non c'era nessuno, si sedette sul letto e aprì il comodino e ne estrasse un foglio de ''La Gazzetta del Profeta" di 5 mesi fa e lesse il titolo più grande:
"L' assassina Bellatrix Lestrange e altri Mangiamorte evasi da Azbakan" poi osservò la foto più in basso di sua madre che scalciava e sbraitava per liberarsi.
Prese un foglio e incominciò a scrivere:
"Cara mamma e caro papà,
Sono io, Baddie. Volevo dirvi che tra poco torno da questo schifo di scuola. Zia Narcissa mi ci ha mandato per non far dubitare ad Auror e cose così che sono cattiva,anche se lo sono.
Non vi ho mandato la lettera a gennaio perché Peter mi ha detto di aspettere un po', non si sa mai... .
XXX
Baddie"
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Forever |Neville Longbottom|
FanfictionC'era una ragazza che portava un pugnale in tasca.