Forever |Neville Longbottom|

11

La mela uscì morsicata dall' armadio.
"Ha funzionato! Ha funzionato!" l' urlo di gioia di Baddie rimbombò nella stanza. "Ora potremmo uccidere Silente! Faremo una guerra! Bombardamenti, morti di babbani,... sarà divertentissimo"
"Sì... certo..."
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Era tutto pronto, i mangiamorte stavano per entrare e distruggere tutto.
Draco salì le scale dell' ufficio del preside tutto impaurito.
"Buonasera Draco,che cosa ti porta qui in una bella serata primaverile?"
"Chi altro c'è? L' ho sentita parlare."
"Parlo spesso da solo ad alta voce, lo trovo straordinariamente utile" (concordo con zio Silly)
"Ti sei posto delle domande, Draco? Draco, tu non sei un assassino"
"Come sa cosa sono!? Potrai sconvolgerla!"
"Come per la fattura di Katie Bell sperando che vedessi la collana fatturata? Oppure sostituire una bottiglia di idromele con una al veleno? Perdonami, ma questi tentativi sono così deboli che credo che tu non ci abbia messo davvero te stesso." dei passi si sentirono salire la scala a chiocciola.
"Sono stati dei tentativi patetici " disse Baddie quasi in un sussurro nell' orecchio di Draco, poi stirò un ghigno "se fossi in te, sarei salita in questo ufficio appena data la missione"
"Buonasera signorina Lestrange"
"Non sia gentile, non temporeggiare, Draco, o hai paura..?"
"Mi hanno scelto" e poi scoprì il marchio. "non ho paura"
"Sinceramente, ti hanno scelto solo perché di me sospettavano subito" entrarono Piton, Bellatrix e altri mangiamorte.
"Fallo Draco" fece la mamma in un sussurro simile a quello della figlia.
"Vedo che hai fatto funzionare l' armadio svanitore nella stanza delle necessità" puntualizzò Silente
"Io L' ho fatto funzionare!" urlò Baddie, Piton strattonò la ragazza per poi puntare la bacchetta contro il preside.
"Avada Kedavra!" urlò, un lampo verde uscì dalla sua bacchetta, colpì in pieno Silente che cadde dalla ringhiera del suo ufficio e si scaraventò a terra con un tonfo.
Madre e figlia corsero dall' ufficio e si diressero in sala grande, tutto era pronto per il banchetto, strattonarono le sedie con un solo colpo di bacchetta, poi salirono sui tavoli e strapparono gli striscioni.