"Cosa desidera che faccia, mio Signore?"
Chiese titubante Linwë.
Non le piaceva molto Oropher, lo trovava troppo sicuro di sè e molto solitario.
Il re le sorrise radioso. "O cara, hai appena sconfitto Tamilien. Secondo te cosa mai chiederò ad una guerriera agile come te?"
Linwë chiuse gli occhi. Era ovvio che..
"Non vuole di certo che io entro nel vostro esercito, sapete troppo bene che non accetterei mai. "
Oropher sorrise nuovamente.
"Ebbene, anche questo è vero. Oh, ti vorrei eccome tra le Guardie ma come hai ben detto so che non accetteresti mai, neanche obbligata. "
Il Re prese un altro chicco d'uva, si sedette sul suo trono e mangiò il succoso frutto.
"Vorrei..." Continuò il re-"..che ti esercitassi con mio figlio. "
Linwë alzò lo sguardo e guardò il re con fare circospetto.
Lui rise, poi disse:" oh Linwë.. Credi che stia scherzando? No. Sono serio. Tu ti eserciterai con Thranduil. "
Detto ciò Oropher fece segno ad una guardia di condurre Linwë alla sua stanza.
Quella sera la Dama Bianca passò la notte insonne: vuoi perché non sapeva come fare con Thranduil, vuoi perché gli elfi della foresta stavano danzando cantando e suonando sotto la luce stellare, facendo tanto baccano.
Il giorno seguente L'elfa fu letteralmente buttata giù dal letto. "Sveglia, elfa di Gondolin!" Gracchiò una voce che Linwë conosceva: Tamilien.
La bionda guardo storto la guardia, poi si mise in piedi pronta a cambiarsi.
"Veloce a cambiarti carina, devi allenare il principe. " Disse poi Tamilien in tono aspro.
La mora uscì dalla stanza con passo pesante e sbatté la delicata e raffinata porta di legno intagliato.
Linwë si mise velocemente gli abiti che le erano stati messi a disposizione per gli allenamenti; prese la sua spada argentea,il suo arco di cedro con le sue freccie con piume chiare.
Salì di corsa le scale e uscì nel bosco, dove il giorno precedente aveva avuto luogo il suo scontro con Tamilien.
Quest'ultima era già lì e stava lavorando con un elfo dalla chioma corvina, dimostrava più o meno 60 anni ( dunque molto giovane).
"Hey". Una voce la richiamò. Si girò di scatto e vide il principe in piedi davanti a lei.
Indossava una tenuta diversa dagli altri: non indossava una veste verde bensì dorata. I lunghi capelli biondi erano intrecciati, ed indossava una fine tiara d'oro bianco. In mano aveva una grossa spada elfica con l'impugnatura dorata.
Thranduil fece roteare la spada velocemente poi disse:" iniziamo?" Linwë annuì.
Non sapeva come comportarsi: doveva imporre la sua volontà su Thranduil perché imparasse bene, oppure lasciare che fosse il caso a guidare l'allenamento? Infondo era così che aveva fatto lei.
Optò per mischiare i due metodi:
Lei e il principe iniziarono uno "scontro" senza dire niente, poi però appena Thranduil cadeva quando si girava troppo velocemente, o inciampava o abbassava la guardia, Linwë gli faceva un breve discorso per aiutarlo.
"Ok thranduil" -disse durante l'allenamento-" metti giù la tua spada. "
-"Linwë, mi sono già esercitato abbastanza sullo scontro disarmato. E poi.. Non con un' elfa. "
Linwë lo guardò malissimo, tanto che l'altro abbassò lo sguardo.
"Risparmiami queste battutine.
Prima di tutto, in uno scontro potresti benissimo lottare anche con una donna.
Secondo, esercitarsi ancora un po' non fa male.
Punto.
Terzo- e ultimo: non è quello ch ti voglio far fare. "
Thranduil rialzò lo sguardo e la guardò perplesso.
"Ma.. Cioè cosa diavolo vorresti farmi fare?!" Scattò il principe.
"Sei troppo abituato ad usare la tua spada. In una battaglia potresti ritrovarti senza la tua arma, e doverne usare un'altra.
Prendi la mia. "
Disse porgendo la sua spada. Il principe la afferrò non troppo convinto,poi diede la sua a Linwë.
Quest'ultima fece roteare la lama, la passò da una mano all'altra per prendere sintonia con quella spada che era ben più corta della sua, ma anche con una lama più spessa, era più pesante ed aveva l'impugnatura che permetteva di usare la spada con entrambe le mani. Thranduil cercò di fare lo stesso con la lama argentea di Linwë, ma era chiaro come luce del sole che non sarebbe riuscito ad usarla: troppo leggera- quindi se si fosse girato di scatto come faceva con la sua spada avrebbe rischiato di perderla, più lunga della sua e con un impugnatura più corta.
Iniziarono a combattere: Linwë riusciva senza problemi a maneggiare la spada del principe ma ciò non valeva per quest' ultimo: continuava a far cadere l'arma, oppure rischiava di seriamente colpire Linwë poiché essendo la lama più lunga e lui non abituato ad essa, non riusciva a calibrare bene la traiettoria.
Così passarono ore ed ore.
Nel pomeriggio il re venne a vedere cosa accadeva e vide il figlio seduto a terra ansimante con la sua stessa spada puntata alla gola.
"Sconfitto di nuovo" stava dicendo Linwë in quel momento.-" credo che ci si dovrà lavorare un bel po'.." Poi si sedette anche lei e bevve dalla piccola brocca disposta per lei.
"Thranduil." Si avvicinò il Re. Il principe alzò lo sguardo sul padre.
"Non mi sembra che te la stai cavando bene. Impegnati!"
-"mi sto impegnando!" Scattò Thranduil.
"È impossibile combattere senza la mia spada!" Proseguì.
Il re scosse la testa.
"Non prendertela con Linwë. Ha ragione: sei troppo abituato alla tua spada. "
Detto ciò il re tornò nel suo palazzo sotterraneo.
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she loved you.
Fanfiction(FF) Storia inventata sulla regina di bosco atro, madre di Legolas. -personaggi e riferimenti derivanti da "lo hobbit", "il Silmarillion " e "il signore degli anelli".