~9~

536 38 2
                                    

La mattina seguente ricominciò l'avventura.
Quando il sole era alto nel cielo, si trovavano in una valle tra colli, ove un tempo vivevano gli Uomini. Procedettero in silenzio, sempre allerta: Fanian teneva la mano destra sull arco come pronto a scoccare una letale freccia.
Proseguirono in questo modo fino a sera, quando delle nuvole scure e cariche di pioggia oscurarono completamente il tramonto. "Ci conviene salire su quel colle- disse Fanian- li si trovano delle rovine di una antica torre. Ci possiamo riparare dalla pioggia. " detto ciò fece voltare il suo cavallo verso est, spronandolo per arrivare più in fretta in cima al colle, e Linwë e Thranduil gli galopparono dietro.
"Non credo sia molto sicuro, questo posto. Se è gia andato distrutto una volta chi dice che non potrebbe accadere di nuovo?" Disse Thranduil, guardando l'interno decadente della torre. Fanian lo guardò di traverso:"non essere un uccello del malaugurio, principe. " Si voltò e condusse il suo destriero nella costruzione, seguito da Linwë. Thranduil rimase titubante All esterno, ma quando poco dopo iniziò a piovere entrò anche lui.
Fanian aggiustò l interno della costruzione decadente, preparando un frettoloso giaciglio per se e la sorella.
Thranduil sbuffò:" monto io di guardia." Poi lasciò le sue cose All interno e uscì con la spada sguainata.
"Vieni, sorellina" sorrise Fanian porgendo la mano a Linwë, che si sdraiò accanto al fratello.
L'arciere si addormentò velocemente,ma L'elfa non riusciva a dormire: aveva una brutta sensazione.
Si alzò silenziosamente, prese la sua spada dal fodero legato alla sella del suo cavallo ed uscì.
Camminò intorno alla torre in cerca di Thranduil, ma non vedendolo decise di salire in cima alla torre.. E lui era lì, seduto su ciò che rimaneva dei merli della torre. Linwë si sedette al suo fianco, guardando l orizzonte. "Cos è lì?" Chiese all' improvviso L'elfa indicando le nuvole.
"Cosa vedi, Linwë?"
-"... Niente. Non vedo niente.. E questo non è una buona cosa".
Thranduil la guardò preoccupato, poi la strinse a se.
"Non essere pessimista.." Le disse dolcemente baciandole la fronte, ma la frase di Linwë aveva insinuato nel suo cuore un cupo presentimento.
"Thranduil.." Disse ancora Linwë.
Il principe alzò lo sguardo verso le nubi scure e, quando un lampo illuminò le nuvole,vide ciò che agitava Linwë: delle figure scure enormi ed alate si avvicinavano a grande velocità.
Poco dopo un verso orribile squarciò l'aria e una fiammata lunga diversi piedi incendiò le foreste poco distanti dalla Rocca.
I due elfi scattarono in piedi e corsero giù, ove Fanian aveva già sellato i cavalli.
"Ah eccovi! Iniziavo a preoccuparmi molto. "Disse quando vide la sorella corrergli incontro.
"L'avevo detto, Fanian! L'avevo detto!" Disse ques't ultima quasi delirando.
Thranduil la guardò strano, mentre Fanian intuì.
"Sono le creature che vidi con te al Cancello Nero?" Chiese.
L'altra annuì.
"Sono grossi, oscuri come un pozzo senza fondo.. Sfruttano il fuoco come i Grandi Draghi, ma non hanno arti oltre alle possenti ali da pipistrello.. E volano verso Gondolin. "
Fanian sbiancò a sentirlo.
"Il Nemico ci ha trovati"aggiunse.
Montarono tutti e tre a cavallo, galoppando a gran velocità sulle piccole strade nascoste sotto i colli.
Thranduil, che era davanti, rallentò improvvisamente la corsa e sguainò nuovamente la sua spada.
"Che succede?" Chiese Fanian, prendendo il suo arco.
Poco dopo si sentirono delle voci concitate e i tre si trovarono circondati da un gruppo di Uomini, alcuni armati di spade ed altri di vanghe ed altri attrezzi agricoli.
Un uomo alto, moro con una lunga barba, occhi scuri, si avvicinò al gruppetto di elfi a cavallo e quanto vide che erano Eldar fece un gesto, e gli altri uomini si scostarono ed abbassarono le armi.
"Benvenuta, figlia della Luna. E benvenuti anche i tuoi compagni. " Disse l uomo moro rivolgendosi a Linwë. Quest'ultima sorrise e chiese :" come fate a conoscermi con il nome dato mi dagli Uomini delle foreste?"
-"poiché sono io che ti ho chiamato così, giovane Linwë di Gondolin. " Le sorrise l uomo.
"Io sono Isalir, il capo di questo gruppo di uomini. ora potrei chiedervi, cosa fanno dei
elfi Alti qui nelle foreste Selvagge ove vagano pericolose bestie?"
"Questo è un affare degli Eldar, Isalir." Si intromise Fanian.
L uomo annuì educato.
"Certo, non ho intenzione di disturbarvi. Ora, vorreste venire con noi? Restare qui con le Bestie di Morgoth in giro non è consigliabile.. Possiamo offrirvi tutto. "Disse felice Isalir.
Così il trio seguì i Secondogeniti sino alle loro abitazioni, ove soggiornarono diversi giorni.
Fanian continuò a fare sogni sulla sorella e il principe e il sospetto che i sogni fossero veritieri si insinuò in lui.
E alcuni giorni dopo me ebbe una conferma.
.
~
.
~
.
~
.

she loved you. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora