1. la vita in orfanotrofio

50 2 26
                                    

-INIZIO FLASHBACK-

<che cos'è questo?> disse Emma toccando il cancello

<è un cancello che ci separa dall'esterno> disse Norman avvicinandosi

<io non ci sono mai stata all'esterno> disse Emma

<nessuno di noi ci è mai stato, siamo sempre stati chiusi qui dentro> disse Norman

<dopotutto la mamma dice sempre di stare alla larga sia dal cancello che dal recinto nel bosco perché dice che sono pericolosi> disse Emma allontanandosi un po' dal cancello

<avrà sicuramente mentito, cosa dovrebbero avere di pericoloso?> disse Ray cercando di vedere tramite il cancello

<BOH! Ray tu cosa vuoi fare una volta uscito da qui?> disse Emma cercando di cambiare discorso

<non lo so tu Emma?> disse Ray

<io voglio CAVALCARE UNA GIRAFFA!> disse Emma fissatissima con le giraffe

<metticela tutta! Tu Norman?> disse Ray stupito dalla ragazza

<io non ne ho idea> disse Norman molto velocemente

<Torniamo a casa comincia a fare freddo> disse Emma tornando indietro seguita da Ray

<chissà da cosa ci sta proteggendo> disse Norman tornando indietro anche lui

-FINE FLASHBACK-

<BUUUONGIORNO!> disse Emma felice come al solito, chissà come fa ad essere così felice di prima mattina, cioè sono solo le 7:00 del mattino come da ad aver tutta questa energia, io sono asociale di prima mattina, molto più di quanto già sono.

<Rayy alzati!> disse Emma venendo da me mentre sbatteva delle pentole come sveglia seguita da due bambini che facevano lo stesso con dei cucchiai di legno

<arrivo> dissi velocemente alzandosi dal mio letto

<NORMAN! svegliati!!!!> urlò Emma andando dal suo migliore amico

<altrimenti?> Norman la provoca sempre in cerca di qualche sua reazione, che ottiene sempre

<altrimenti non ti parlo più> disse Emma voltandosi di spalle e incrociando le braccia

《mamma mia quanto è capricciosa questa ragazzina》pensò Ray

<buongiorno> disse subito Norman
balzando giù dal letto

《senza Emma non vive HAHAHA》pensò Ray

Come ogni giorno ci siamo tutti vestiti con la camicia e la gonna/il pantalone bianco e siamo scesi al piano di sotto dove ci aspettava la mamma, la mamma è la nostra insegnante (?) La donna che ci accudisce tutti e 38, non è la nostra madre biologica ma noi la vediamo come se fosse tale, tutti le vogliono un mondo di bene e per lei siamo come i suoi figli

<tutti seduti che cominciamo a mangiare> disse la mamma aiutando i bambini più piccoli a sedersi

<ma prima...> la mamma prima di iniziare a mangiare dice sempre una preghiera

<buongiorno, miei cari e piccoli bambini, anche quest'oggi ci troviamo qui tutti e trentotto e sono profondamente grata della nostra serenità, buon appetito a tutti> disse la mamma con le mani in preghiera

<BUON APPETITO A TUTTI!> dissero tutti in coro cominciando a mangiare.

Finita la colazione la mamma ci portò nella sala per fare i test quotidiani,sono un'alternativa alla scuola che c'è nel mondo esterno.

Il destino che non ci appartiene | The Promised NeverlandDove le storie prendono vita. Scoprilo ora