-CHAPTER 7-

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Le ultime parole che aveva pronunciato nella loro scorsa visita erano uscite da sole dal suo cuore. Non ci aveva ragionato, non erano frutto di un'attenta riflessione e nemmeno di una scelta accurata. Niente di niente.
Qualcos'altro aveva parlato al posto suo, un sentimento radicale che aveva imparato a far crescere sempre di più. Un sentimento che solo lei gli aveva fatto testare sulla sua pelle: l'amore.
Lo definiva come la gabbia che tiene prigionieri gli umani, dalla quale è impossibile sfuggire. Eppure un modo c'è: unicamente una persona ha le chiavi per liberarci, e solo con lei conosceremo la bellezza, le farfalle nello stomaco, il profumo della vita.

Al momento, il profumo della sua vita odorava di cannella.

Si era ritrovato così tante volte a pensare a quali termini utilizzare: dovevano essere eleganti e amorevoli ma non troppo, rassicuranti e intelligenti e allo stesso tempo buffi e divertenti. Il caos. Neanche una mente allenata a leggere libri in continuazione come la stessa di Draco poteva conoscere almeno un'espressione che fosse in grado di soddisfare le sue aspettative.  Trascorse notti insonni passate a piangere e a scervellarsi, cullato dalle note delle canzoni che anni prima le aveva dedicato.
Si sentiva impotente.
Il grande Draco Lucius Malfoy non riesce a trovare i vocaboli giusti per conversare con una donna? Proprio lui che ne era abituato?
Osservava le stelle meditando sul da farsi, tuttavia l'unica soluzione che la sua coscienza gli proponeva era: baciala.

Baciala.

Baciala.

Riprenditi ciò che è tuo. Riprenditi la tua donna.

Baciala.

E per quanto avrebbe voluto farlo davvero, non poteva. Lui per lei era uno sconosciuto, un cliente con cui la sorella aveva fatto amicizia. Un uomo qualsiasi amante della lettura. Almeno, questo era ciò che rimuginava lui.

La realtà, era tutt'altra.

Riconosceva i suoi lineamenti; riconosceva i biondi capelli che difficilmente si dimenticavano; riconosceva la sua compostezza e la raffinatezza con cui compieva anche solo un minimo gesto. Eppure, aveva detto di chiamarsi Fred. Parecchi flashback la colpirono ogni singola sera da quando l'aveva incontrato; si svegliava madida di sudore, piangente e con il viso tormentato dalla disperazione. Sognava spesso un mondo magico, meraviglioso, e una scuola strutturata in un castello; la frequentava e la cosa che odiava più di tutte erano gli studenti come lei. Ovviamente era reciproco. Pochi amici se non nessuno.

Tutto cambiò nel momento in cui lei e il suo gran nemico cominciarono a detestarsi sempre più fievolmente.

Come minimo finché, non impararono ad amarsi.

Divennero uno il muro portante dell'altro; una spalla su cui contare, un complice, un compagno d'avventure. L'attrazione che li legava non aveva mai smesso di tenerli uniti.

La domanda sorgeva spontanea: chi era quel ragazzo? Draco Lucius Malfoy.

Anche nominato: Fred.

Non era in grado di saperlo logicamente, e non voleva apparire stupida a chiederglielo. Era solo frutto della sua immaginazione dopotutto, no?

Forse.

Era improbabile che lo sapesse.

Però, inutile spiegare con quale impazienza aspettava che tornasse alla libreria. Solo per vedere ancora una volta la scintilla dei suoi occhi, il sorriso ammaliante e il suo corpo sexy.

Aveva un vuoto nella sua esistenza: l'adolescenza proprio non riusciva a ricordarla. Si è domandata in molte occasioni come mai non ce la facesse, e nessuna risposta giungeva. Nemmeno Abbie rammentava ad essere sinceri: i loro ricordi insieme da piccole erano inesistenti. Perché? Non riusciva a comprendere, e interrogarla sarebbe stato imbarazzante: sei davvero mia sorella o sono stata adottata? No perché non ho memorie insieme a te...

Attractive 2. // Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora