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Mi sveglio appena suona sveglia e vado a farmi una doccia.

Oggi ritorno a salvare vite e ho troppa adrenalina nel corpo.

Dopo essermi asciugata entro nella cabina armadio e prendo dell'intimo nero e rosa per poi prendere una camicia rosa leggera ed una gonna nera.

Indosso un paio di orecchini semplici e metto un orologio al polso per poi indossare un paio di tacchi abbinati alla camicia.

Dopo aver preso la mia borsa scendo le scale e vado in cucina.

"Buongiorno." Dice Jen posando i bicchieri pieni di caffè sul tavolo.

"Buongiorno." Dico sorridendo.

"Oggi dicono che farà brutto tempo." Dice Mia triste.

"A me sembra che sarà soleggiato. Il celo è limpido." Dico sedendomi accanto a lei.

"Che piani hai?" Mi chiede Jen posando un piatto di puncake con le goccioline di cioccolato per poi sedersi.

"Salvare più persone che posso per poi fare un salto in pronto soccorso. Voi?" Chiedo ridendo.

"Oggi presenterò il telegiornale." Dice Mia felice.

"Beate te. Il mio cliente è matto. Vuole un idromassaggio in un bagno dove a malapena entrano i sanitari." Dice frustrata.

"Beh, tutti vogliono avere qualcosa che non possono avere. Spiegagli che il bagno è troppo piccolo e che magari può metterla da un'altra parte. Non ha un giardino o una veranda?" Le chiedo mangiando un po' di puncake.

"Hai ragione! La veranda. Non ci avevo pensato. Ti amo." Dice alzandosi in piedi per poi darmi un abbraccio ed andare verso la sua borsa appuntandosi l'idea sull'agenda.

"Prego." Dico confusa mentre rido.

"Per fortuna hai sempre ascoltato i miei discorsi." Dice ridendo.

"Ora devo andare. Ci vediamo dopo." Dico versando il caffè nella borraccia per poi uscire di casa.

Appena esco da lavoro, mi dirigo verso un piccolo bar in centro.

Dopo aver preso il mio tè, mi avvio verso la macchina dove l'avevo parcheggiata.

Prendo le chiavi dalla borsa e noto che ho una gomma a terra.

"Diamine!" Dico accovacciandomi accanto alla ruota.

Mio padre mi aveva fatto vedere come si faceva, ma non ho mai cambiato una ruota.

Apro il cofano e prendo la scatola degli attrezzi.

"E ora da dove inizio?" Dico fissando i bulloni.

"Ti serve aiuto con la ruota?" Mi chiede un ragazzo accovacciandosi accanto a me, facendomi prendere un colpo.

"Credo che devo chiamare il carro attrezzi e portarla dal meccanico." Dico posando la chiave inglese nella cassa degli attrezzi.

"Non serve. C'è un meccanico proprio qui." Dice sorridendo.

"Puoi indicarmi dove? Te ne sarei molto grata."

"Sono io il meccanico. Apri il bagagliaio così prendo la ruota di scorta." Dice sorridendo.

"Saresti disposto a cambiare la ruota per me?" Gli chiedo sorridendo leggermente sorpresa.

"Certo." Dice sorridendo.

Mi ero dimenticata che gli italiani non sono per niente timidi.

Apro il bagagliaio e subito dopo prende la ruota di scorta.

Irrefrenabile e senza limitiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora