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Giro per il prontosoccorso, ma non c'è nessuno che ha bisogno del mio aiuto, così vado in caffetteria per prendermi un muffin.

Dopo aver pagato mi dirigo verso un tavolino, ma vado a sbattere contro qualcuno perchè sono intenta a mettere le banconote nel portafoglio.

"Oh. Mi dispiace. Non era mia intenzione." Dico facendo un passo indietro mentre il signore continua a tenermi per il braccio.

"Non preoccuparti. Sei Lisa, giusto?" Mi chiede sorridendo lasciandomi il braccio.

Lo guardo meglio e noto che ha gli occhi a mandorla.

"Mark. È da tanto che non ci vediamo." Dico sorridendo.

"Hai ragione. Hai da fare?" Mi chiede guardandomi.

"No. Se vuoi puoi sederti con me." Dico indicando il tavolino difronte a me.

"Certo." Dice per poi spostare la mia sedia facendomi sedere e subito dopo si accomoda difronte a me.

"Come va la ferita? Si è richiusa?" Mi chiede giocherellando con il suo bicchiere di caffè.

"Oh. Sì. Quella pomata è miracolosa. Grazie per quel giorno." Dico sorridendo.

"Di niente." Risponde con tono gentile.

Ho nuovamente quella sensazione. L'ho già visto da qualche altra parte oltre ad averlo visto in prontosoccorso.

"Posso farti una domanda?" Gli chiedo dopo aver mangiato un pezzetto di muffin.

"Certo. Chiedi pure." Dice sorridendo.

"Ci siamo già visti prima?"

"Può essere. In giro per i reparti incontriamo un sacco di persone. Puoi avermi visto senza rendertene conto." Dice guardandomi.

"No. Intendo fuori dall'ospedale. Perchè ho questa strana sensazione di averti già incontrato. È da pazzi e forse è meglio se dimentichi quello che ho detto." Dico ridendo.

"Può essere che ci siamo già visti." Dice sorridendo leggermente.

"Veramente?" Gli chiedo speranzosa.

"Era una sera molto bella e noi l'abbiamo passata in una stanza d'hotel. Ma non sapevo niente di te. Non sapevo neanche che lavoravi in questo ospedale. Ma eccoti qui." Dice sorridendo alla fine.

Diamine. Quindi avevo ragione.

"Non devi preoccuparti. Quello che è successo in quella stanza sarà solo un segreto tra noi due. E perchè gli altri dovrebbero sapere cosa facciamo? Sono le nostre vite e nessuno deve giudicarci, vero?" Mi chiede sorridendo ed ora riesco a vedere il suo volto per intero.

Lo guardo confusa mentre le mie dita si cercano iniziando a tremare leggermente.

Riesco a vedere il suo viso.

Ha un naso perfetto e delle sopracciglia dritte che gli incorniciano lo sguardo. E cosa dire delle labbra. Due pennellate perfette e carnose su una tela pallida.

"Lisa. Cosa c'è?" Mi chiede posando una mano sopra alle mie.

"N-Niente. Ho solo male agli occhi." Dico portandomi le mani al viso.

Non può essere. Non vedo i volti delle persone da una vita. Non può succedere di punto in bianco. Stringo il tavolo sotto alle dita per aggrapparmi.

Non può essere vero.

Stropiccio i miei occhi per poi guardarlo nuovamente e succede la stessa cosa. Riesco a vedere tutti i suoi tratti somatici.

"Sei sicura? Sei sbiancata di colpo." Dice preoccupato.

Irrefrenabile e senza limitiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora