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Il giorno seguente mi sveglio e vado a farmi una doccia veloce per poi uscire dal bagno.

Sento qualcuno bussare alla porta, così mi avvicino alla porta per poi aprirla.

"Vi ho portato la colazione." Dice la signora sorridendo.

"Oh. Grazie mille. La porto dentro io." Dico sorridendo.

"Oh. Dovresti far svegliare il tuo ragazzo." Dice ridendo.

"In realtà siamo in tre. Sono i miei fratelli. Abbiamo lavorato fino a tardi e sono caduti entrambi sul letto senza lasciarmi dormire perchè russavano." Dico ridendo.

"E lei dove ha dormito?" Mi chiede preoccupata.

"Mi sono addormentata sul divano. Sono l'unica che rimane sveglia fino a tardi, così ho finito il lavoro al posto loro." Dico ridendo.

"Allora ti do una doppia porzione di tiramisù." Dice sorridendo.

Com'è facile ingannare le persone...

Prendo il vassoio e subito dopo entro nella stanza per poi posarlo sul tavolino.

Indosso la camicia di uno dei due perchè non ho voglia di mettermi i miei vestiti e quando finisco di abbottonarla, mangio un po' di tiramisù per poi spalmare un po' di marmellata su una fetta biscottata.

"Dov'è finita Lisa?" Chiede Gabriele con la voce roca per il sonno tastando con le mani il letto.

"E io che ne so." Dice Michele con gli occhi chiusi.

"Oh. Eccola." Dice l'altro abbracciandolo facendomi quasi strozzare con l'acqua.

"Toglimi le mani di dosso. Non sono Lisa." Dice Michele schifato.

"Beh, potrei farlo con te." Dice ridacchiando Gabriele.

Michele si alza a sedere sul letto e si stropiccia gli occhi per poi guardarmi.

"Se volete potete anche farlo. Non sono omofoba." Dico ridendo.

"Visto. Ha detto che possiamo. Tu fai il passivo ed io l'attivo. Dai." Dice Gabriele prendendo l'altro dalla vita facendolo stendere sotto di lui.

"No. Togliti di dosso." Dice sovrastandolo per poi scendere dal letto. "Io voglio solo Lisa." Aggiunge abbracciandomi.

"Vengo prima io." Dice Gabriele ridendo per poi sedersi accanto a me abbracciandomi.

In un secondo mi verso addosso il bicchiere d'acqua che ho in mano.

"Guarda cosa hai combinato." Dice Michele ridacchiando.

"Siete fortunati che è a temperatura ambiente." Dico posando il bicchiere sul tavolo per poi guardare la camicia diventata trasparente facendo vedere tutto.

"Mi dispiace." Dice Gabriele dandomi un bacio sulla guancia.

"Andate a lavarvi." Dico prendendoli per mano per poi trascinarli in bagno.

"Facciamo come agli allenamenti di calcio?" Gli chiede Gabriele ghignando per poi entrare nel box doccia.

"No, grazie. Asesso ho paura di te." Dice Michele stando fermo accanto a me. "Lisa. Vieni a lavarti con me?" Mi chiede sorridendo.

"Mi sono già fatta la doccia e vi ho parato il culo dicendo alla signora che ci ha portato la colazione che siamo fratelli, altrimenti avrebbe creduto che siete una coppia gay." Dico ridendo.

"Posso fare qualcosa per ringraziarti?" Mi chiede Michele posando le mani sui miei fianchi.

"Credo di aver preso la tua camicia, quindi forse siamo alla pari." Dico con aria di scuse.

Irrefrenabile e senza limitiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora