III

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Harry apre lentamente gli occhi, stiracchiando le braccia e sorridendo a causa del dolce calore che avvolge tutto il suo corpo. Fa un'enorme smorfia quando sente la sua gamba destra tirare e butta le innumerevoli coperte che lo coprono di lato per osservarla. Spalanca le palpebre quando ricordi sfuocati e confusi riaffiorano nella sua mente e apre la bocca per urlare.

"Ti prego, no." Sente una voce provenire da un'altra stanza- come se ci fossero effettivamente delle stanze lì, considerando che dove si trova non ci sono muri. No aspetta, dove diavolo si trova? -.

"Ho sentito abbastanza grida per questi giorni, sono pieno."

Vede un ragazzo- quel ragazzo- salire quei pochi gradini che dividono il letto dal resto della casa e avvicinarsi a lui con una tazza in mano.

"Tu, t-tu ieri, ieri eri, tu hai-." Cerca di trascinarsi indietro, non trovando via d'uscita "Erano allucinazioni vero? Sono svenuto e ho immaginato tutto?"

Louis sbuffa, posando la tazza fumante sul comodino e massaggiandosi stanco il ponte del naso.

"No, non hai immaginato nulla." Gli spiega svogliato "E' la realtà, pure e semplice realtà." Sorride sghembo, una chiara espressione di scherno sul viso.

"Tu eri un lupo! Dov'è la realtà in questo?" lo indica con un dito tremante "Come è possibile questa cosa?"

"Tante cose sono possibili, ragazzino." Si gira di spalle "E grazie a queste cose possibili tu hai ancora la tua amata gamba."

Harry guarda in basso, osservando la sua gamba fasciata alla perfezione e sospira sollevato.

"Pensavo che l'avrei persa." Sussurra, accarezzando le bende leggermente sporche di sangue.

"Ho fatto tutto ciò che potevo, sfortunatamente la ferita era troppo profonda quindi non ho potuto fare granché." Muove la mano con disinteresse "Ma sicuramente non l'hai persa."

"Grazie." Il riccio lo guarda con gli occhi pieni di lacrime e la voglia sconsiderata di abbracciarlo- non lo farà mai, parliamoci chiaro, ma è così contento che potrà camminare normalmente e non con una protesi che potrebbe anche sorpassare il fatto che quell'uomo stupendo, nonché suo salvatore, sia diventato un lupo davanti a lui-.

"Tu, cosa sei?" chiede cautamente, osservando la nuca del castano ancora girato di spalle.

"Niente che possa interessarti visto che non ci rivedremo mai più." Non lo guarda neanche mentre dice quelle parole, si avvicina solo alla porta d'uscita e ringhia "Quando torno non voglio più vederti in questa casa."

Harry abbassa lo sguardo triste, ma tutti i pensieri si annullano quando dalla porta di casa entra correndo il suo migliore amico.

"Harry, oddio Haz." Niall si butta sul letto ormai sfatto, abbracciando l'amico come se non si vedessero da anni "Stai bene, meno male." Lo afferra per le spalle guardandolo ovunque per assicurarsi che non abbia altri acciacchi.

"Ciao Harry, come stai?"

"Liam, giusto?" chiede il riccio al ragazzo così alto che si sta avvicinando "Grazie per avermi salvato." Gli sorride riconoscente.

"Oh, non preoccuparti di quello." Ridacchia, sedendosi all'angolo del letto "È stato Louis ad averti effettivamente salvato."

Quindi è questo il suo nome, carino.

L'interpellato sbuffa dal naso, ringhiando leggermente e uscendo ufficialmente di casa sbattendo la porta.

"Non preoccupatevi, la maggior parte del tempo si comporta sempre così." Spiega loro quando nota gli sguardi confusi che gli hanno rivolto.

"Voi, voi non siete umani?" chiede timoroso Harry, stringendosi le braccia al petto.

"No, Harry." Diventa più serio "Come hai potuto capire non lo siamo."

"Non è una figata? Sono lupi mannari!" esclama Niall, saltando sul letto eccitato "Ululano alla luna e si annusano i culi a vicenda."

"Non è vero!" lo riprende offeso il castano "Non ci annusiamo i culi."

"Fa lo stesso." Lo blocca con un movimento di mano.

"E come siete diventati... lupi?"

"Io sono stato morso, così come tutti gli altri che presto conoscerai." Cerca di spiegargli lentamente per non spaventarlo "Louis invece lo è dalla nascita."

"Oh, figo." Alza le sopracciglia interessato "Esistono altri come voi?"

"Intendi altri lupi mannari o altri esseri soprannaturali?"

"Uhm, entrambi." Il riccio cerca di registrare quelle poche informazioni che gli sono state date.

"Sì, esistono altri branchi e ci sono molti esseri diversi da noi."

"Branchi?"

"Sì, c'è l'alpha che nel nostro caso è Louis, poi ci sono i beta come me e gli omega che sono quei lupi solitari e senza branco."

"Okay, adesso basta con queste cose teoriche." Lo blocca Niall, impaziente "Facci vedere qualcosa di figo." Lo guarda trepidante.

"Figo? Tipo questo?" caccia gli artigli in un solo colpo, facendo sobbalzare i due amici che iniziano a ridacchiare subito dopo.

"Liam, stai facendo l'animatore?" un ragazzo coi capelli neri e portati indietro con un codino si avvicina loro, curioso e attratto dalle risate.

"Zay, non ti ho sentito entrare." lo saluta con la mano ancora provvista di artigli "Sto facendo vedere ai ragazzi com'è essere un lupo mannaro."

"Gli stai facendo veder queste cose?" apre la bocca facendo comparire due lunghi, lunghissimi canini appuntiti.

Harry deglutisce spaventato, osservando attentamente quei denti.

"Non avere paura principessa." Lo prende in giro il corvino, ritirando la sua arma "Sei avessi voluto ucciderti lo avrei fatto la prima volta che ci siamo incontrati."

Il riccio aggrotta le sopracciglia guardandolo confuso e inclinando la testa di lato. Apre la bocca per chiedergli di che diavolo stesse parlando, quando capisce.

"Tu sei quel lupo che mi ha attaccato la scorsa notte!"

"Hai attaccato Harry?" Liam si gira scioccato verso il suo amico "Come ti è venuto in mente?"

"Non ho attaccato nessuno." Alza gli occhi al cielo "Pensavo fosse un nemico, invece è solo un rimbambito che finisce nelle trappole dei cacciatori."

"Hey!" gli urla contro "Se non fossi in queste condizioni ti darei una bella lezione." Sbatte a gamba sana contro il letto, come avvertimento.

"Certamente principessa, vediamo chi dei due potrebbe vincere." Caccia gli artigli accarezzandogli una caviglia.

Harry arrossisce violentemente, girandosi di lato e tossendo per nascondere l'imbarazzo.

Zayn ride rumorosamente, battendogli una mano sul ginocchio "Scherzavo, scherzavo." Muove il polso giocosamente "Ora alzatevi e facciamo una bella colazione con il cibo che la cucina del nostro generoso alpha ci propone."

Il riccio si guarda intorno frastornato, vedendo i ragazzi correre verso la cucina ridendo a voce alta.

In che guaio si è cacciato?

Through the dark | l.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora