"Siete strani voi due, lo sapete?" mugugna Liam, spostando, senza sforzi, col piede un enorme masso per far passare i suoi amici.
"Sì, ce lo dicono in molti." Conferma Niall, sistemandosi gli occhiali da sole scuri sul naso.
Harry ridacchia, guardandosi in giro incuriosito. Non si è mai addentrato così tanto nel bosco, per quanta gli piaccia e per quanto sia spericolato sotto certi punti di vista è sempre stato consapevole del suo senso dell'orientamento pressoché inesistente e la sua ultima intenzione è quella di perdersi ed essere sbranato da qualche animale selvaggio. Con Liam si sente più al sicuro e sicuramente quel ragazzo è di buona compagnia, sempre pieno di aneddoti divertenti.
"Però siete simpatici." Li rassicura il castano, avendo paura di averli offesi. I due ridacchiano, rassicurandolo.
"Hai detto che sei stato morso, vero?" chiede il riccio, sfiorando la corteccia di un albero con delicatezza.
"Esatto."
"Chi ti ha morso?" forse può sembrare impiccione- ed effettivamente lo è, non può negarlo- ma tutta questa situazione sta stimolando la sua curiosità incredibilmente.
"Non lo so, avevo sedici anni ed è stata una cosa improvvisa." Non lo guarda mentre dice quelle parole, perso nei suoi pensieri e nei ricordi della sua vecchia vita.
È stato Louis?" arriva alla domanda che voleva fargli dall'inizio.
"No, non vivevo qui." Ridacchia, comprendendo la voglia di sapere del più piccolo. Lui stesso riempì di domande il suo alpha quando lo prese sotto la sua ala.
"Oh, capito." Harry ha capito che il castano non vuole entrare troppo nei dettagli e chi è lui per costringerlo?
"Vi va di uscire?" Niall alza la testa dal telefono, su cui si era calato estraniandosi.
"Siamo già usciti." Harry arcua il sopracciglio "Sei distratto."
"Intendo stasera, mi ha scritto Marcus."
"Da quand'è che parli con Marcus?" lo blocca il riccio.
"Da quando gli ho passato i compiti di matematica." Lo guarda torvo "E' davvero così importante?"
"Continua." Sbuffa, incrociando le braccia al petto.
"C'è una festa a casa di suo cugino, fa il college ci saranno ragazzi fighi e grandi." Gli punzecchia il fianco con il gomito, alzando più volte le sopracciglia.
"Niall!" lo sgrida, lanciando un'occhiata a Liam.
"Oh non preoccuparti." Si affretta a chiarire "Non è un problema se ti piacciono i maschi, noi lupi siamo molto aperti su queste cose." Gli posa una mano calda sulla spalla.
"Quindi, ci siete?" guarda trepidante i suoi due amici.
"Non vado ad una festa da anni..." sposta il peso da una gamba all'altra, con riluttanza "Ma non credo che Louis ne sarebbe molto felice, cerca sempre di evitare di farci mischiare con gli umani."
"E cosa avrebbero di sbagliato gli umani?" chiede infastidito Harry, sbattendo il piede a terra.
"Niente!" mette le mani avanti "Ovviamente niente." Ridacchia nervoso "Ha paura del fatto che potremmo perdere il controllo."
"Non preoccuparti, sarai con noi." Urla eccitato il biondo "A Louis non darà fastidio." Gli circonda le spalle con un braccio.
"Non ne sarei così sicuro." Borbotta il castano senza farsi sentire.
"Ora andiamo a casa a prepararci."
"Sono stupido vestito così?" chiede Harry facendo una giravolta su sé stesso.
"Tu sei sempre stupido." Lo prende in giro il biondo, steso scompostamente sul letto del suo amico.
"Va bene, mi cambio."
"Scherzavo!" si alza di scatto, avvicinandosi al riccio e portandolo davanti lo specchio "Guarda che bomba che sei."
"Nel senso che se resto ancora un po' in questi jeans esplodo?" ridacchia, osservando la sua immagine riflessa. Non gli piace molto vestirsi appariscente e quella camicia che mostra quasi l'ombelico lo è decisamente.
"Non fare il cretino, stai benissimo." Gli tira una pacca sul sedere scoperto "Dovrò tenerti d'occhio stasera o qualcuno ti porterà via."
Harry sorride imbarazzato, le guance rosse e le mani nascoste dietro la schiena. Non disprezzerebbe le attenzioni di qualche ragazzo, non parla con nessuno da un bel po' di tempo- anche se quelle che preferirebbe maggiormente sono di un certo alpha scorbutico. Unico problema: non lo sopporta. Ogni volta che Liam porta con sé il riccio Louis cambia stanza, va via o più semplicemente passa l'intera giornata a lamentarsi e a trattarlo male. Non capisce davvero cosa gli ha fatto, con Niall non si comporta così- certo, gli dà dell'umano disturbante ma niente di più- invece con lui si è accanito. Sbuffa triste, deve farsi passare questa fissazione, non lo porterà a niente di buono.
"Liam è giù." Lo avvisa l'amico, lanciandogli il cappotto e correndo giù per le scale.
"Ma come siamo belli." Si complimenta il castano, facendo un fischio prolungato in particolare ad Harry "Salite." Fa un cenno con la testa.
"Alla fine lo hai detto a Louis?" chiede il biondo, prendendosi il sedile anteriore facendo sbuffare il riccio.
"Ho dovuto." Li guarda colpevole "Non posso nascondergli le cose, è il mio alpha oltre al fatto che mi scoprirebbe subito."
"L'importante è che non ci rovini il divertimento." Schiamazza Niall, alzando il volume della radio ed esortando il castano a partire.
"Il cugino del tuo amico è ricco?" chiede Liam, osservando estasiato quell'enorme villa dalle vetrati splendenti.
"Non lo so, non lo conosco." Prende entrambi per le mani, trascinandoli verso l'ingresso "Ma ora divertiamoci!" entra in casa, immergendosi nella mischia di persone arrivate probabilmente ore prima.
"E' sempre così?" ridacchia, rivolgendosi al più piccolo.
"Il più delle volte sì." Alza le spalle, guardandosi attorno. Quella è una fontana?
"Allora sarà meglio che lo tenga d'occhio." Lo avvisa, seguendo il varco che il biondino ha creato fra quei ragazzi.
"Perché rimango sempre solo?" sbuffa, addentrandosi nella casa per esplorarla meglio.
"Ti sei perso?" Harry sobbalza, girandosi e trovandosi davanti un ragazzo- un uomo- palesemente ubriaco "Ti va di ballare?"
No, non mi va. Avrai trent'anni!
Scappa prima che quel viscido possa bloccarlo e si rifugia in un angolo dove è stato allestito un non piccolo bancone per gli alcolici.
"Vuoi qualcosa?" gli chiede un ragazzo biondino tutto denti dall'altra parte.
"Un vodka lemon." Lo ringrazia, poggiando le spalle al banco.
"Classico." Gli sorride "Come ti chiami? Non ti ho mai visto da queste parti."
"Sono Harry." Ricambia il sorriso "Sono più piccolo, di solito non vengo invitato a queste feste." Dice imbarazzato.
"Sbagliano, un tipo bello come te dovrebbe essere ammirato ovunque." Gli fa un occhiolino ammiccante, facendo arrossire Harry fino alla punta dei capelli tenuti stretti in una bandana verde.
"Grazie." Afferra immediatamente il drink che l'altro gli ha passato, bevendo velocemente per cercare di sciogliersi. Non può passare un'intera serata del genere da sobrio.
"Vacci piano, orso." Ride a voce alta "Io comunque sono Frank, piacere mio."
"Bel nome." Sbatte il bicchiere- fortunatamente di plastica- sul bancone "Un altro, per favore."
Il fatto che Harry, pochi minuti dopo, si sia ritrovato a ballare in mezzo a troppi ragazzi che gli hanno messo le mani ovunque, spera di dimenticarlo la mattina dopo.
"Che ne dici di trovare una stanza libera?" gli chiede un ragazzo moro che si è strusciato su di lui tutta la sera, baciandogli il collo sensualmente.
"Non ci sono, ho controllato io personalmente." Tuona una voce fin troppo familiare alle sue spalle.
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Through the dark | l.s.
Hayran KurguHarry/Louis. Werewolf!AU Human!Harry Werewolf!Louis Harry ha l'enorme capacità di attrarre guai e di dare fastidio a uno scorbutico lupo. Dalla storia: "Hai appena fatto scappare quel lupo?" sussurra scioccato "Come diamine hai fatto?" esclama ecci...