sei ciò di cui ho bisogno...⁓Pt.2 [completa]

ho bisogno di te⁓Pt.1

*strecatto pov's*

ero sdraiato sul letto a guardare il soffitto,avevo le mani incrociate sullo stomaco,pensavo a come ero riuscito a rovinare tutto,più riflettevo più piangevo,non sapevo che cazzo fare,pensavo che avevo bisogno di Cico,di sentire le sue mani nei miei capelli e sentirmi sussurrare che sarebbe andato tutto bene perchè c'era lui con me. Iniziai a singhiozzare e per non farmi sentire dai vicini mi misi un cuscino in faccia,lo tolsi,mi calmai e mi misi seduto. Presi il telefono in mano,composi il numero di Cico e lo chiamai,non so perchè lo feci,avevo paura di essere scoperto ed essere picchiato,ma avevo seriamente bisogno di lui,sopratutto in quel momento. 

C: Stre? 

non riuscivo neanche a salutarlo che mi veniva da piangere,ma feci un respiro profondo e iniziammo a parlare

S: c-cico

C: stavi piangendo?

S: lasciamo perdere...

C: okay-

S: senti possiamo incontrarci alle 10:20 nel parco sotto casa tua?

C: si,non ho nulla da fa-

S: sii puntuale ti prego,non ho molto tempo per spiegarti

non lo feci finire che gli riattaccai il telefono in faccia. Avevo 20 minuti per prepararmi e solamente 40 minuti per stare con lui,spiegargli tutto e chiedergli aiuto

*cico pov's*

io e mio papà ci addormentammo verso le 6 di mattina,avevamo fatto nottata ed eravamo stanche morti,fino a quando non mi svegliò il mio telefono,mi stavano chiamando. era Stre,svegliai mio papà che quando aprì gli occhi mi disse di rispondere,parlammo e mi chiuse in faccia

C: Stre mi ha chiesto di incontrarci al parco tra 20 minuti,però era strano,sembrava spaventato...

Pc: non ha importanza,muoviti,preparati,devi essere puntuale e allo stesso tempo impeccabile,hai una possibilità di riconquistare il ragazzo della tua vita

C: hai ragione!

aprì il mio armadio e ne tirai fuori una felpa rossa,dei jeans neri e delle vans rosse e nere,mi preparai velocemente ed andai in bagno a lavarmi i denti e la faccia,mi pettinai e mi misi il profumo

C: PRONTO

Pc: perfetto,prendi il regalo che avevo comprato e vai,vola ragazzo mio,vola!

feci una corsa per le scale rischiando anche di cadere,mi misurai la febbre prima di uscire e fortunatamente mi era passata,aprii la porta e corsi al parco,arrivai con 2 minuti di anticipo,ma Stre era già lì,quando mi vide scoppiò a piangere,mi corse incontro e mi abbracciò,si comportava in maniera strana per essere una persona con un ragazzo,gli chiesi se fosse tutto okay,ma non ottenni risposta,solo dei singhiozzi incomprensibili,mi staccai da lui e il sorriso che avevo in volto svanì prima di subito

C: che cazzo è successo?

S: ...nulla,sono caduto...

C: STRECATTO,CHE CAZZO È SUCCESSO,CHE CAZZO SONO QUEI LIVIDI E IL TUO OCCHIO PERCHÈ È VIOLA?!

S: correndo per le scale sono caduto

C: ti prego,Strecatto,te lo chiedo un'ultima volta,dopodichè me ne vado,che cazzo è successo

S: è stato Paolo,ma non ho neanche tanto tempo per spiegarti,mi sono rimasti solo 20 minuti,perchè lui sarebbe venuto alle 11,ma io ho paura,non so che caz-

a interromperlo fu il suo telefono,mi guardò con uno sguardo che non avevo mai visto prima,mi fece davvero male vederlo così,gli dissi di rispondere,ma lui si rifiutò,sapeva che era lui,gli dissi di stare calmo,rispondere e mettere il vivavoce. Fece un sospiro profondo,si asciugò le lacrime e con le mani tremanti rispose

P: sono sotto casa,puoi aprirmi?

S: sei venuto prima

P: si,sono riuscito a finire prima il mio impegno,puoi venire ad aprirmi? grazie

S: no,non posso,non sono a casa

P: ...dove sei?

S: perchè t'interessa?

P: perchè ormai sei mio e perchè se non mi dici immediatamente dove sei e con chi,quando torniamo a casa ti riempio di botte,che in confronto all'ultima volta non ti alzi neanche da per terra,chiaro? quindi te lo chiedo un'ultima volta: DOVE CAZZO SEI

Stre non sapeva che fare,non sapeva se dirglielo o no,io annuì in segno di dargli la posizione

S: sono al parco...quello sotto casa di Cico...

P: ho capito,ti sei incontrato con quel bastardo,giusto?

feci segno a Stre di passarmi il telefono,lui ubbedì e me lo diede

C: si,è con me e se ti azzardi a toccarlo ancora ti scasso di mazzate,poi vediamo se a questo giro sei te o lui che rimane per terra,chiaro?

P: facciamo che sto arrivando e vi auguro di avere abbastanza fiato per correre molto lontano,perchè se vi prendo è la vostra fine

C: ti aspetto

chiusi la chiamata e porsi il telefono a Stre che era in lacrime,lo guardai e gli asciugai il volto

C: piccolino,non piangere,ci penso io a lui e ti prometto che questa situazione si risolverà,anzi,fai una cosa,vai a casa mia,c'è mio papà a casa,ti aprirà lui,te vattene da qui

S: cico,ti farà male,lui è il doppio di te

C: non preoccuparti,te vai. ah,prima che mi dimentichi,questo e per te

gli porsi il regalo,mi sorrise e se ne andò. Io rimasi lì,fino a quando non vidi un ragazzo muscoloso venire verso di me,si mise davanti alla mia faccia e iniziò a spingermi

P: quel coglioncello è scappato,che ritardato sei stato,avresti potuto fare lo stesso anche te

C: io non ho paura di un minchione che se ne va in giro credendosi figo perchè picchia un ragazzo che ha solo bisogno di qualcuno che lo supporti e lo aiuti

Paolo non ci vide più dalla rabbia che mi tirò un pugno,mi fece uscire il sangue dal naso,ma non m'importava,mi rialzai e mi buttai su di lui. Ci alzammo e continuammo a picchiarci,fino a quando non mi tirò un pugno sulla costola,caddi a terra dal dolore,non riuscivo a muovermi,Paolo mi sputò addosso e ridendo mi disse che quello non sarebbe stato il nostro ultimo incontro,ma quando si girò per andarsene finì per terra anche lui,vidi arrivare 6 ragazzi,erano i miei amici,Anna mi aiutò a rialzarmi e mi fece mettere su una panchina,mentre gli altri iniziarono a picchiarsi con Paolo. Dopo un'oretta buona cadde anche lui per terra senza riuscire più a rialzarsi,zoppicando mi alzai dalla panchina,gli sputai addosso ricambiandogli il favore e mi rimisi seduto,non so se svenni o mi addormentai,ma comunque vidi il nero più totale...