A quanto pare Leo non è l'unico che in quella notte si trova in quel luogo che pare l'opposto del locale in cui era stato qualche minuto fa: il bagno. Chiamarlo bagno è un'un'esagerazione dato che esso è pieno di scritte e disegnini osceni fatto con pennarelli ed alcuni sono ancora freschi, tant è che Leo ne riesce ancora a sentire l'odore di inchiostro. Mentre altri amoreggiano o si gonodono gli effetti di ciò che hanno assunto poco prima, Leo invece attaccato (ma non troppo) alla sudicia tazza del water vomita persino le cose che aveva mangiato la mattina prima. Brigitte, sentendosi in colpa, si fa spazio nella folla che si torva bel bagno; lo chiama e tra un rigurgito e l'altro Leo le fa "Sono qui" "Va meglio?" Domanda lei, la porta si apre con un cigolio che quasi impercettibile a causa del vociare della folla. "Si, mi... mi gira un po' la testa" Le risponde Leonardo. "Mi sento in colpa Leo, non pensavo che....." "Brig, mi stai facendo vivere delle emozioni che non ho mai provato in 30 anni. Posso solo ringraziarti. Adesso ti prego portami via da qua" Detto questo Leonardo sente le gambe venire meno e si accascia su Brigitte che non ha nemmeno il tempo di gustarsi per bene il complimento appena ricevuto. Le prime luci dell'alba stanno per affiorare e come vapiri la gente della notte si rintana nuovamente nelle proprie case, e chi invece deve iniziare a lavorare si dirige tristemente verso i mezzi. Leo e Brigitte si muovono in questo viavai in una Milano quasi deserta con le luci dei lampioni che, come le stelle, iniziano a spegnersi dolcemente. Alcuni negozi chiudono mentre altri riaprono e gli spazzini ripuliscono le strade. Brigitte e Leonardo si siedono sul basamento della statua che si affaccia sul duomo, assieme ai primi piccioni che riescono a posarsi sulla piazza. Leonardo ammira il duomo: si ricorda di quella bellezza ma vederlo dal vivo dopo cosi tanto tempo rende quei ricordi quasi insignificanti, Brigitte invece non è così serena come Leo; cerca in tutti i modi di salire il più possibile sul basamento, quasi come se i piccioni potesserlo sbranarla. "Che hai Brig?" Le domanda Leo che la vede spaventata "Mi fanno paura" In un primo momento Leonardo non capisce ma poi notando che attorno a loro vi sono solo piccioni e raider che sfrecciano ad una velocità incalcolabile "Finché ci sarò io qui, quei piccioni non ti faranno nulla" La tranquillizza lui abbracciandola, Brigitte si sente già più al sicuro. "Leo posso farti una domanda?" Gli fa lei, "Hai mai avuto un sogno?" E lui le risponde "Beh a parte trovare qualcuno con cui stare, volevo fare il fotografo ed esporre le mie foto nelle gallerie" "E perché non l'hai fatto?" Continua Brigitte curiosa "Non lo so il perché, mi si è presentata l'opportunità di essere insegnante e non me la sono fatta sfuggire. Ne è valsa la pena però, altrimenti non ti avrei incontrata e non avrei iniziato a vivere......" I due amanti passano l'intera notte e anche buona parte della giornata lì, e tornarono a casa solo quando i campanili battono 12 rintocchi
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La Neve Di Maggio
Romantizmin un mondo ordinario dove le cose straordinarie vengono fatte di nascosto dalla luce del sole