《Dato che mi annoio... Fugikiro, facciamo un gioco》
《C-che gioco B-boss?》
《Dovrai semplicemente dirmi un numero da 2 a 12 e se tu dovessi indovinare il numero che uscirà sui dadi, riceverai un solo pugno per quel turno, ma se tu dovessi sbagliare... beh, riceverai tanti pugni quanto indicano i dati... Ti sono chiare le regole?》Quel ragazzo alto quasi due metri, faceva una paura immensa... Come poteva frequentare solo l'ultimo anno delle medie?! E illuminato da un vecchio lampadario lampeggiante, rideva assieme al suo amico, di fronte a quell'essere impotente e insignificante che morendo dal terrore, diveniva sempre più consapevole di ciò che lo aspettava.
《Ma prima di iniziare il gioco. Fugikiro, sai perché dovrai giocare con noi?》
《N-no Boss》
《Ah no? Guarda te che curiosa coincidenza, pensa che un uccellino è venuto a fare rapporto alle nostre orecchie, dicendo che hai aperto bocca con quelli della Toman... Ma forse mi sbaglio, non è così?》Il ragazzo, che prendeva il nome di Fugikiro, in quel momento avrebbe preferito morire, piuttosto che ritrovarsi nella stessa stanza del capo e del vice-capo della Dice e ormai si stava rendendo conto anche lui che sano e salvo a casa non sarebbe tornato, qualora lo avessero lasciato andare...
Ciò che aveva fatto era imperdonabile e se ai due Boss di quel gruppo, non fosse importato nulla della polizia... In quel momento il chiacchierone avrebbe già smesso di respirare da un po'.E per la mancata risposta del più debole, il primo pugno sul suo povero volto non tardò ad arrivare, veloce a tal punto che si sentì lo spostamento d'aria. Il mal capitato cadde all'indietro, portandosi immediatamente le mani sul naso, che pian piano si riempivano di gocce di sangue che, per la botta appena ricevuta, non aveva intenzione di smettere. Andò subito nel panico, alla vista di quel liquido dal sapore ferroso.
《Mi spiace, ma la risposta corretta era "Lei non sbaglia mai Boss" perché io non sbaglio mai!》
《Non vale così Giraychi, ti stai divertendo solo tu》
《Non preoccuparti Mindrace, il prossimo pugno sarà tuo》Risero di nuovo, mentre il naso del poverino non smetteva di perdere sangue e poi decisero improvvisamente di iniziare con il loro violento gioco, senza dare alcun inizio ufficiale.
《Fugikiro, qual è il tuo numero preferito?》Domandò Giraychi senza un vero interesse nel saperlo.
《O-otto Boss》Era sul punto di piangere quando i due dadi rossi, vennero lanciati da entrambi i Boss su un tavolo poker professionale, mentre l'esito dei numeri si faceva sempre più attendere come il voto di una verifica importante.
《Che peccato... Fugikiro... Ritenta, sarai più fortunato!》
Urlò ridendo alla vista del numero dieci, che si formò quando i dadi si fermarono, rivolgendo al cielo le loro due facce con sopra disegnati 5 cinque pallini bianchi per dado.
《Due punti in meno del massimo, Midrace siamo fortunati oggi, non è vero?》
E senza rispondergli, il vice capo si mosse con fare minaccioso verso il ragazzo che ancora seduto per terra, si muoveva come un verme tentando di scappare il più lontano possibile da quel mostro che divenne il suo aggressore.
Giraychi nel frattempo si mise a giocherellare con i dadi che aveva raccolto dal tavolo da gioco, mentre alle sue spalle delle urla di dolore si espansero presto in tutta la stanza, seguite dal rumore di calci e pugni che sembrava non volersi limitare a 10.
《Senti un po' Fugikiro... Ma hai mai sentito parlare di una ragazza, a capo della Toman?》
Solo dopo che Midrace smise di attaccarlo, il chiacchierone rispose dopo aver tossito varie volte e appena riuscì di nuovo a parlare, affrettandosi per paura che avessero potuto picchiarlo di nuovo.
《N-no, che io sappia è si è sempre parlato al maschile del capo di quel gruppo, m-ma ciò non esclude la possibilità che m-magari abbiano mentito per intimorire g-gli altri gruppi》
Il silenzio calò nuovamente nella stanza e Giraychi più ci pensava a quello stupido gruppo, più si innervosiva. Non poteva sopportare l'idea di essere stato umiliato di fronte ai membri del suo stesso gruppo, da una misera ragazzina. Ma ciò che in secondo luogo lo infastidiva, era che non capiva che cosa avevano in mente... Che fosse lei o meno il capo di quel gruppo, a quale scopo avevano mentito? Sempre se effettivamente lo avessero fatto... Nascondere il loro vero capo, oppure nascondere il fatto di essere una ragazza?
Ma il reale piano della Toman era proprio quello di mandare in crisi la Dice, confondendoli su chi fosse il loro vero capo. Nello scontro che si sarebbe presto tenuto, sicuramente entrambi i gruppi avrebbero subito puntato ad abbattere il Boss del gruppo rivale, ma ora a differenza della Dice, la Toman sapeva a chi puntare, mentre i fissati con i dadi erano semplicemente confusi. Ma Ira non era una sprovveduta, ed aveva rivelato il nome del vero leader proprio per precauzione, nel caso che qualcuno si fosse fatto corrompere dalla Dice facendo trapelare informazioni e se il nome di Mikey fosse uscito allo scoperto... i nomi avrebbero semplicemente coinciso, dando una falsa conferma verso Ira.
《Eh allora dimmi, chi era il tipo che ti ha fatto parlare? Descrivimelo!》Urlò nuovamente.
《E-era alto! Molto alto! All'incirca 1.80cm aveva i capelli biondi raccolti in una t-treccia e- e un tatuaggio! Si uno! Sulla testa!》
《Cosa c'era disegnato!?》
《Un drago! Se non ricordo male!》
《Altro?!》Continuò irritato il capo della Dice.
《No Boss! Queso è tutto ciò c-che mi ricordo!》Talmente parlò veloce, che spesso si mangiava le parole che inseriva nelle frasi, balbettando talvolta a causa della paura che provava in quel momento.
《Dimmi un altro numero allora e muoviti, non ho tempo da perdere.》
《Sei!》Ma anche se aveva risposto, sapeva già che in partenza che avrebbe sbagliato... In fondo aveva solo una possibilità su dodici di azzeccare il numero complessivo dei dadi e le sue probabilità di vittoria erano basse. Fugikiro voleva solo tornarsene a casa, dalla sua famiglia, non voleva tutto questo. Aveva paura di Giraychi, di Mindrace e perfino di quel tipo della Toman che lo aveva aggredito e come era finito in quel gruppo di teppisti proprio non se lo ricordava.. Lui non era ne forte, ne coraggioso non aveva qualità per farne parte, eppure cos'altro avrebbe potuto fare se non subire tutta quella violenza?
E i dadi ancora una volta vennero lanciati sul tavolo, che rimbalzando di poco si facevano attendere con un'ansia per nulla piacevole.
《Mi sa che il Superenalotto, non fa per te, eh Fugikiro? Questa volta è uscito un quattro! Il mio numero fortunato! Figo eh!?》
Il ragazzo chiamato all'appello non rispose, sapeva che stava arrivando sempre più violenta quella scarica di rabbia che si sarebbe abbattuta su di lui, come una tempesta nel bel bezzo del mare.
《Mindrace, puoi divertirti di nuovo se ne hai voglia》
Il vice capo dalle mani tatuate, non se lo fece ripetere due volte e riprese poco dopo a pestare quel ragazzo con cui non ci andò per niente piano, mentre i dadi vennero lanciati via per la stanza, a causa frustrazione che il capo della Dice in quel momento stava provando.
Ora era la Toman ad avere il coltello dalla parte del manico e l'unica cosa a cui Giraychi riusciva a pensare e che voleva annientare completamente quel gruppo... A partire da quella ragazza dalla treccia rossa, che sembrava portare il nome di Manjiro Sano. Che fosse veramente lei il capo di quel gruppo non gli importava, avrebbe solo voluto spaccarle la faccia per tutti i problemi che era riuscita a procurargli in una manciata di minuti.
Ma chi diamine era quella ragazza?
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𝐼𝑙 𝑠𝑢𝑜 𝑝𝑒𝑡𝑎𝑙𝑜 -[𝑀𝑎𝑛𝑗𝑖𝑟𝑜 𝑆𝑎𝑛𝑜/𝑀𝑖𝑘𝑒𝑦] Tokyo Revengers
FanficEra come un petalo di ciliegio durante un freddo inverno. L'inverno non era per lei. Non era il luogo che le apparteneva, eppure lei voleva stare in quella distesa di freddo. Immischiarsi in quelle faccende non proprio sicure non era una cosa che la...