Capitolo 11

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Ci siamo, oggi è il 23 Agosto e devo preparare la valigia. Mi rattristisce il pensiero di dover lasciare questo magnifico posto, in fin dei conti, è stata una vacanza a dir poco stupenda. Per l'ultima volta, come ogni mattina da quando sono qui, mi alzo e mi dirigo in bagno per cacciare via la tristezza con una doccia fredda; finita la doccia scendo giù in cucina per preparare la colazione.

"Ma buongiorno Samantha, che dici di preparare la colazione ai tuoi coinquilini?" 

Il subconscio mi suggerisce di preparare la colazione per Josy e Josh anche se dormono ancora. Dopo aver finito lavo tutto quello
che ho utilizzato e lascio le due tazze sul ripiano della cucina.

<<Buongiorno stellina.>>

Sono le 09:30 del mattino e mi ritrovo
una Josy tutta assonnata davanti gli occhi.

<<Ma buongiorno anche a te bella addormentata, ti ho preparato la colazione.>>

<<Tu si che sei una donna da sposare.>>
dice Jo puntandomi il dito contro con gli occhi socchiusi ed un sorriso monco.

Discutiamo un pochino della sera prima;
<<Credi sia il caso di svegliare Josh?>>
Mi chiede.

<<Lasciamolo riposare ancora un po', prepareremo noi la sua valigia, insieme alle nostre. Oggi abbiamo mille cose da fare.>>

Si alza e abbandona la tazza sul ripiano.

<<Josy Treman, torna subito qui
e pulisci questa tazza!>>

Mi regala una linguaccia
e torna di sopra correndo.

Un paio d'ore dopo siamo io, Josy e Josh di fronte la veranda di casa.

<<A malincuore stiamo lasciando questa bellissima casa e questo posto fantastico. Mi sono divertita un sacco e soprattutto ho conosciuto delle persone stupende.>>

<<L'anno prossimo ritorneremo,
vero ragazze?>> dice Josh

Josy annuisce con aria triste e dopo aver chiuso la porta di casa ci dirigiamo dalla proprietaria, per restituire le chiavi, che ci saluta con un caloroso abbraccio seguito da 'spero di rivedervi presto'.

Sono le 23:00 e dopo tutta la procedura finalmente saliamo in aereo; fortunatamente ci hanno assegnato dei posti vicini, non sopporterei di ritrovarmi affianco, di nuovo, un uomo di mezza età che russa. Una volta seduti Josy guarda me e Josh, dicendo
<<Si ritorna alla normalità.>>. 

6 ore e 30 minuti dopo aver salutato Josh sono qui, a fissare la porta del mio appartamento.

<<Lo so mogliettina, ritornare alla normalità è un po' triste ma guarda il lato positivo, ti ritroverai fra le mani la pila di manoscritti che ti piacciono tanto.>> mi rammenta Josy.

'Mogliettina'. Quel nomignolo mi fa sorridere. Da quando abitiamo insieme sembriamo una giovane coppia di sposini.

In fondo ,un po', sentivo la mancanza della mia adorata casetta e dell'aria newyorkese.

Una volta disfatte le valigie, guardo l'orologio sul caminetto; sono le 7:00.

<<Ho una fame da lupi. Vicino casa c'è un posticino che conosco molto bene. Ti va se facciamo colazione?>> propone Josy.

Acconsento.

Prendo dei pancake con sciroppo d'acero e mirtilli, mentre Jo opta per un french toast con burro e cannella. Il cibo è veramente squisito.

Mi squilla il telefono. Chi sarà mai?

<<Buongiorno mamma. Succede qualcosa?>>

Sono un po' sorpresa, mia madre non chiama quasi mai al mattino.

<<Buongiorno figliola. Ricordi i nostri vicini di casa? I Miller?>>

<<Si mamma.>>

I Miller sono da sempre stati i nostri vicini di casa. Adoro quella graziosa famigliola, sempre gentili e disponibili in tutto. Quando ero piccola io e Logan, il loro primo genito, trascorrevamo giornate intere a giocare e chiacchierare. Dal giorno della mia partenza non abbiamo avuto più contatti e mi dispiace tanto.

<<Circa un mese fa hanno messo la loro casa in vendita e... indovina? Proprio oggi l'hanno venduta ad una nuova famiglia.>>

<<Oh ma è bellissimo mamma, sono contenta per loro. Spero abbiamo trovato di meglio.>>

<<Hanno comprato una casa pazzesca nel quartiere qui vicino al nostro. Pensa un po', ci hanno invitati, come primi ospiti, per visitare la loro nuova casa. Sono contentissima.>>

<<Parlami un po' dei nuovi vicini.>> dico.

<<Stamane ho portato loro una crostata di ciliegie fatta da me come segno di benvenuto e devo dire che sono una famiglia graziosa. La signora Wilson mi ha ringraziata calorosamente e mi ha presentato la sua famiglia. Ha due figli, il primo genito ha 32 anni mentre la piccola ne ha 16.>>

<<Ma è meraviglio mamma, sono molto contenta per i nuovi vicini.>>

Chiacchieriamo per poco.

Dopo aver finito colazione Jo chiede, al cameriere, il conto.

<<Sembra tu abbia fatto colpo.>> le dico.

Mi guarda con aria interrogativa.

<<Il cameriere che ha portato il conto. Non riusciva a toglierti gli occhi di dosso.>>

Ridacchia.

<<Ma dai Sam, avrà almeno la metà dei miei anni.>>

Dopo la colazione ritorniamo a casa. Durante il viaggio di ritorno da LA non ho avuto la possibilità di riposare, il pensiero di ritornare alla normalità mi tormentava.

<<Credo di riposarmi un po'.>> dico a Jo prendendo tutto il necessario per sistemare il divano.

<<Riposerò anch'io, sono un po' stanca.>> dice mente si dirige di sopra.

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