capitolo 5 DELLE URLA NON UDIBILI

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Il biondo alzò lo sguardo, osservando con insistenza la figura davanti a sé.
Anche quella notte lui era lì, al suo fianco.

La scorsa notte bakugou si era lasciato andare completamente, confessando tutte le sue paura a Kirishima.

Si era fidato di lui.

Nessuno dei due sembrava voler rompere quel silenzio, ormai diventato troppo pesante da sopportare.

Eppure, avevano entrambi tante cose da dire, urlare e sussurrare.

Era come se tutte le parole che avrebbero dovuto pronunciare quella notte, si fossero smaterializzate nel nulla, disperse in quel silenzio angosciante, lasciandosi indietro, solo una scia di respiri leggermente affannati per la troppa tensione.

Quando lo sguardo del biondo fu ricambiato, un leggero dolore si espanse nel petto di Kirishima

Era come se una forza misteriosa lo stesse lentamente schiacciando, sopprimendolo come una cartuccia, e a lui non piaceva quella sensazione, voleva liberarsene al più presto.

Bakugou trasalì, quando qualcosa di caldo avvolse il suo corpo.

L'amico lo stava abbracciando, un caldo abbraccio, non uno di quelli che di fa pensare "che bravo amico che ho " no, non era così, quell'abbraccio era rumoroso, con quel gesto, i sentimenti di Ejirou urlavano, col disperato bisogno di essere ascoltati, di essere compresi e accettati.

Cercavano di uscire, di farsi sentire, ma Il biondo, era troppo sordo per comprendere, il suo cuore era rinchiuso in una lastra di ferro insonorizzata, non permettendo che le urla strazianti provenienti dal cuore del rosso, fossero veramente ascoltate.

- Fidati non sei né debole né solo, sei la persona più virile che io conosca. Ti aiuterò,e usciremo insieme da questo casino- disse Kirishima sussurrando in modo rassicurante

BUM BUM

Un dolore al petto...

Bakugou trattenne il respiro, sperando che l'amico non sentisse il rumore del suo cuore battere con insistenza contro la gabbia toracica. Stava per esplodere.

Perché non smette ?

Quando il rosso si staccò per guardalo negli occhi, il suo cuore sembrò fermarsi, come se le braccia calde e rassicuranti di Kirishima fossero l'unica barca in quel mare di disperazione, come se Kirishima fosse l'unica cosa a far battere il suo cuore veramente.

-Kirishima, Kirishima... Perché ora sei qui, e non nel tuo letto ? -Pensò prima di dare voce ai propri pensieri.

- perché lo stai facendo?, nessuno ti obbliga, e poi, credo che tu abbia scelto la persona più testarda e complessa sulla faccia della terra- disse sedendosi di nuovo sul letto.

Il rosso si lasciò sfuggire una piccola risata

- Perché sei mio amico Baku, gli amici fanno così, si aiutano a vicenda - sfoggiò il miglior sorriso che avesse, sedendosi accanto a lui.

Bakugou guardava fisso a terra

Gli amici fanno così eh?
Si aiutano a Vicenda...

- Tsk, ma io non ti ho mia aiutato, perché dovresti ricambiare qualcosa che non ho fatto?- chiese abbastanza irritato.

Kirishima sospirò, avvicinandosi alla porta .

- Non mi hai ancora aiutato Baku, quando sarà il momento, se ci sarà, ricambierai il favore-

Sorrise voltandosi ed incontrando quelle iridi rosse fuoco

- ci vediamo-

E uscì, lasciando il biondo a rimarginare su quelle parole.

Aiutarsi a vicenda...forse era la scelta giusta

Il Silenzio Di Una Notte   kiribaku/bakushimaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora