Capitolo 6 LA PAURA DI DORMIRE

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11:06

Il biondo prese l'ascensore per tornarsene in camera. Era rimasto tutta la serata nella sala comune, con gli altri.

Ebbene sì, preferiva rimanere in mezzo a quelle comparse rumorose, che tornare in quella stanza, colma di un odore irritante... nitroglicerina.

In quella stanza non si sentiva più al sicuro. Era ormai una stanza contente solo sensi di colpa e disperazione.
Ogni volta che sorpassava quella porta, un'ondata di ricordi lo accoglievano, ricordi delle notti passate a sudare, delle notti agitate, delle notte di insonnia, di notti, che avrebbe tanto voluto dimenticare.

Aveva paura, paura di addormentarsi paura di rivivere tutto d'accapo, gli incubi, il sudore, l'agitazione, i sensi di colpa e il rosso che correva verso la sua camera per aiutarlo. Come un insistente loop.

Si fermò davanti alla porta di legno, sospirando.

Deve per forza farlo?

Voltò lo sguardo alla porta accanto al sua.

Si sarà già addormentato?

Le parole dell'amico apparsero nella sua  testa come un'illusione.

Non sei solo

Usciremo insieme da questo casino

- insieme?- disse a bassa voce, ponendo la domande a se stesso.

E se...

Si morse il labbro inferiore cercando di concentrarsi sui propri pensieri.  Il rumore della serratura fece perdere un battito a Bakugou. Un po' spaventato, osservò con curiosità la porta accanto, che due minuti fa, era completamente chiusa a chiave.

Che il rosso avesse sentito una presenza davanti alla sua stanza, riconoscendola ?

La porta era leggermente aperta, lasciando passare uno spiffero di aria calda.

In realtà non era andata così, Kirishima non aveva sentito nessuna presenza, semplicemente, si era rinchiuso nella sua stanza, ma prima di addormentarsi, aveva eseguito quella specie di rituale

Aveva dato due leggeri colpetti contro la parete. Lo faceva ogni notte, per controllare se il biondo fosse in camera, e la maggior parte delle volte, riceveva come risposta due colpetti, ma non quella notte.

Perciò capendo la preoccupazione dell'amico, aveva aperto la porta, in modo che potesse entrare in caso di supporto.

E a quanto pare, aveva fatto bene, perché verso le 11:12, la porta si era aperta, rivelando un bakugou un po' imbarazzato con il capo chino.

Kirishima aveva capito che probabilmente non avrebbe parlato per chiedere di restare, così, aveva sbattuto la mano sul letto, come per invitarlo a stendersi.

Ed il biondo, si era ritrovato seduto sul letto ,esclusivamente rosso, in attesa dell'arrivo dell'altro.

La porta si aprì di nuovo ed una chioma rossa con un futon più grande di lui, entrò nella stanza goffamente, rischiando di inciampare.
A Bakugou scappò una piccola risata alla vista indaffarata dell'amico.

Quando finì di sistemare, guardò il biondo.

- bhe direi che è ora di dormire, forza!- disse indicando con un gesto prima Katsuki, e poi il letto sotto di lui.

Si distese nel futon sotto lo sguardo confuso dell'altro.

- aspetta ma il futon non era per me?- chiese il biondo alzandosi

-no, se vogliamo che tu dorma meglio, non puoi farlo di certo a terra, la possibilità che tu prenda sonno sarebbe ancora più bassa-  rispose rigirandosi tra le coperte.

- su spegni la luce e prova a dormire- disse infine indicando con l'indice l'interruttore bianco sul muro.

E così fece, spense la luce e si infilò nel letto osservando dall'alto le spalle larghe di Kirishima.

- buonanotte- disse a bassa voce, comprendendo che l'amico fosse già andato nel mondo dei sogni.

Non sapeva che quella notte, l'avrebbe passata senza intralci. Non sapeva che avrebbe superato la sua paura di dormire, non sapeva, che tra qualche giorno avrebbe compreso veramente, la pura e dura verità.

Il Silenzio Di Una Notte   kiribaku/bakushimaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora