EXTRA

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- La colpa è solo tua Uraraka. Come hai potuto pensare di affidare il compito di ordinare le pizze a Denki. Andiamo guardalo.- Disse la rosa indicando il suo compagno di classe, intento a giocare con degli stuzzicadenti sul bancone della cucina.

- È stato Sero a dirmi di chiedere a lui. - rispose la castana, sentendosi incredibilmente stupida per aver effettivamente scaricato il compito a Kaminari.

Tutti gli occhi dei presenti caddero sul corvino, che prima di due minuti fa, era  seduto sulla poltroncina a farsi i fatti suoi.

- Uraraka da te non me lo aspettavo.-  disse assumendo una faccia offesa

- Ok è vero, le ho detto io di chiederlo a Denki. Mi scocciavo, e poi credevo che un compito così semplice riuscisse a portarlo a termine persino lui -

- Bhe per colpa tua, ora ci ritroviamo 3 pizze familiari con ananas e salame -
Borbottò a bassa voce Jirou, cercando di non farsi sentire dal diretto interessato. Cosa totalmente inutile visto che in cambio ricevette un' occhiata di poco gusto.

Prese finalmente parola il biondo cenere, che per tutto quel tempo era rimasto in silenzio. E questo era un record considerando la sua poca pazienza.

Prima di conoscere Kirishima li avrebbe già presi tutti a calci in culo per zittirli, ma la verità era che, dopo quella notte, dopo aver lasciato andare i sentimenti verso il rosso, era cambiato.
Era diventato più tranquillo e anche meno volgare
 
- Tu non parli Picacku tarocco?  Sei tu il cretino che ha ordinato ste pizze di merda. Vedi di trovare una fottuta soluzione perché io ste cagate non le mangio -
 
Ok... quasi.

Diciamo che per migliorare il linguaggio aveva ancora tanta strada da fare.

Il biondo in questione sembrò risvegliarsi dal mondo dei sogni in cui spesso finiva. Accorgendosi delle facce arrabbiate dei suoi compagni, si voltò, lasciando andare quei due stuzzicadenti con cui stava giocando.
Incominciò a guardare gli altri con una faccia spaventata e terribilmente colpevole.

- Bakugo non ti arrabbiare, volevo solo sperimentare questo nuovo tipo di pizza, sembrava buono, lo giuro -
Disse allungando le mani davanti a sé per difendersi dalle esplosioni del biondo.

- Dai non vi arrabbiate, possiamo sempre cucinare, sarà per la prossima volta -

Si mise in mezzo il rosso, cercando di fermare quella lite tra i due.

Quando accadevano queste cose, lui era sempre lì, insieme a Izuku, a calmare gli spiriti bollenti dei compagni.

Dopo quella parole tutti sospirano. Niente pizza oggi.

La classe si diresse verso i banconi della cucina, per preparare qualcosa.

- Questa me la paghi- sussurro a denti stretti Jirou passando affianco a Kaminari.

Quando voleva sapeva essere davvero inquietante.

Bakugou ormai stanco della situazione si ritirò in stanza, rifiutandosi categoricamente di aiutare ai fornelli. Continuando a brontolare cose del tipo:

- MA ANDATE A FARVI FOTTERE- 
   
Oppure

- È COLPA DI QUEL COGLIONE SENZA CERVELLO, SCORDATEVI IL MIO AIUTO -
       
Kirishima riuscì ad entrare in stanza del biondo prima che sbattesse la porta pesantemente.

- Dai lo sai come è fatto, non è colpa sua, troveremo un modo per quelle pizze - disse il rosso sedendosi sul letto vicino a lui

Erano passati 3 mesi da quella "dichiarazione" e il loro rapporto non faceva altro che migliorare, giorno dopo giorno.
L'amore che provavano l'uno per l'altro era sempre più grande e intenso.

- Bhe massimo li diamo a quel nerd, se non vuole mangiarli lo costringiamo  - rispose il biondo con tanta nonchalance, scaturendo una leggera risata da parte dell'altro

In realtà anche il rapporto con Deku era decisamente migliorato rispetto a prima. Piano piano Bakugo stava imparando ad accettare i suoi compagni.

Il biondo sospirò. Soltanto la sua presenza lo faceva calmare. Non sapeva come spiegare questa cosa, ma ogni volta che Kirishima lo baciava o toccava, tutta quella rabbia spariva, lasciando posto a una formidabile sensazione di leggerezza.

Immerso nei suoi pensieri non si rese conto del movimento furtivo della figura davanti a sé. Finché non sentì un tocco caldo sulle sua labbra.

Una scarica elettrica lo fece smuovere. Non era la prima volta, eppure quella sensazione era sempre lì.

Quando il rosso si staccò, lo guardò negli occhi.
Occhi tanto simili per colore, ma così diversi per la luce che emanavano.

Il biondo sorrise semplicemente, mostrando la sua felicità al rosso, che a sua volta ricambiò il sorriso, rivelando quei denti aguzzi che lo rendevano ancora più particolare.

- Ei pappamolli, scendete, non credete di poter scappare così, ora ci aiutate - urlò una voce acuta al piano di sotto. Molto probabilmente era Mina in cerca di aiuto, vista la puzza di bruciato arrivata fino al piano superiore.

Kirishima rilasciò un leggero bacio sulle labbra del biondo, per poi correre giù in tutta fretta. Doveva aiutarli altrimenti avrebbero bruciato il dormitorio, e chi lo sentiva ad Aizawa.

Il sorriso sulle labbra di Bakugo non accennò a sparire, era felice e non lo nascondeva, non voleva nasconderlo. Prima avrebbe pensato che tutto questo fosse tremendamente stupido e che mostrarsi così felice, lo avrebbe reso soltanto più debole agli occhi degli altri, ma ora, era più contento che mai, di poter affermare quanto amasse quella chioma rossa.

Autrice

Capitolo lunghetto, per farmi perdonare. Visto che non ho scritto di un bacio nell'epilogo, ho deciso di farlo in questo capitolo extra.
Grazie ancora a tutte le persone che a cui è piaciuta la storia <3

Il Silenzio Di Una Notte   kiribaku/bakushimaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora