L'inizio del mio percorso BDSM

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Il sesso era diventato banale, noioso, ripetitivo. Dopo un'adolescenza promiscua, si era creato un vuoto che continuava a erodermi emotivamente. Iniziavo a sentirmi come una marionetta che scalcia in qua e in là preda dei suoi istinti biologici. Fu una mia professoressa a riconoscere la mia natura dom e a introdurmi in questo mondo quando avevo soltanto 17 anni. Da allora per me iniziò un percorso di crescita personale improntato alla consapevolezza della mia individualità. Un percorso che mi ha portato in sentieri stretti che non lasciano spazi di fuga né alla creatività e né all'immaginazione, percorribili soltanto grazie al concretizzarsi della mia natura nelle sue varie sfumature.

All'inizio, avendo una bassa soglia della noia, mi esercitavo a leggere le persone nel più breve tempo possibile. Gravitavo sempre intorno ragazze strane e sconcertanti per le loro condotte. Quelle ispirate ma poco comunicative, sole, vagabonde, folli. Sempre di malumore, violente, esili, con le idee confuse, piene di difetti e pregi quasi inaccessibili. In controluce si vedeva dietro i miei atteggiamenti, che erano l'opposto di quelli dei miei coetanei, un rifiuto a farmi trascinare dalla normalita. Era già partita l'elaborazione di un piano per uscire da quel circolo vizioso che sembrava essere tanto amato e lodato da tutti intorno a me. In questo contesto, inaspettatamente feci i miei primi passi nel mondo dell'appartenenza e fin da subito notai come mi permetteva di neutralizzare certi impulsi spianando la strada ad una ricerca interiore, un'esplorazione personale, che mi permettesse di realizzare pienamente corpo e anima. Una sfida difficile ma non di quel difficile gratuito dove ci si impegnava a soddisfare aspettative culturali per acquisire meriti di fronte a sistemi stabiliti come norme e convenzioni sociali.

L'obiettivo non sarebbe stato di cambiare quello che gli altri pensavano di me, ma di cambiare me stesso in modo definitivo. Un percorso che si prospettava impegnativo ma nel contempo appagante, un'evoluzione che non mi avrebbe più costretto a sacrificare una parte di me stesso.

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