orari fissi

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Ci sono degli orari fissi, come una schedule. Andreas è esigente: la cosa più bella è che con lui è come se fosse sempre la prima volta. Durante la settimana delle prove per il serale, intorno alle 13, lui mi aspetta in camerino. Arrivo sempre tardi a pranzo. "Mani contro il muro." Sento i miei pantaloni della tuta scendere. Ora il turno delle mutande. Poi il suo fiato sul collo, i suoi baci. "Ready?" mi chiede. "Sì Andre. Sono pronta" I suoi movimenti diventano frenetici. "Faster" gli dico. Chiudo gli occhi, lui mi tiene, le mie ginocchia stanno per cedere, dopo qualche secondo viene. Rimaniamo uniti. Mi bacia il collo. "Sei eccezionale. " Sento che è di nuovo pronto. "Ce la fai?" Comincio a muovermi contro di lui sinuosamente. "Sarai la mia fine se continui così". Inizia il secondo round.
Giungo a mensa con qualche difficoltà. Sono stanca morta. Ha una stamina pazzesca. Non so per quanto tempo siamo stati nel camerino. Mangio qualcosa di veloce, tra una ventina di minuti devo essere presente per le lezioni. Ad un certo punto vedo arrivare Andreas, sorridente, e si siede vicino a Sebastian.
"Sei sempre di buon umore ultimamente!"
"Hai ragione Seba. Sono proprio contento soprattutto verso le 13" e dopo aver detto questo, Andreas mi fissa. Sento addosso un gran caldo.
"Quindi tu sei contento a certi orari, Andre?!" chiede incuriosito Sebastian.
"Sì, alle 13, alle 20, lungo la settimana, nel weekend poi tutta la domenica". A questo punto sto per soffocarmi con il cibo. So a cosa sta alludendo quello stronzo di Andreas. Sono tutti orari fissi in cui ci incontriamo. La domenica la dedichiamo a noi due, visto che con il serale siamo sempre a provare,va riprovare, a ri riprovare fino allo sfinimento. Mentre Andreas gongola per le nostre "sessioni", cerco di finire il pranzo.

Penso che non ci sia niente di più divertente di mettere in imbarazzo Miss D'Amario. La trovo seduta al tavolo a pranzare velocemente. Abbiamo veramente meno di mezz'ora prima di iniziare le lezioni pomeridiane, poi le prove per la puntata del serale. E da quando ci vediamo prima della pausa pranzo, il tempo si accorcia sempre di più. E che non riesco a smettere. Non riesco a staccarmi da lei. Il suo corpo contro il mio, quando mi chiede di muovermi più velocemente, quando alla domenica stiamo ore e ore nel letto del suo appartamento. Conosco ogni millimetro del suo corpo, ma oltre a questo amo il fatto di essere solo io quello che soddisfa al 100 % Elena. Intendo essere l'unico.


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