zittire la coscienza

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Ci ho rinunciato. Non credo di poter continuare a farmi delle seghe mentali. So di essere infedele a mia moglie, ma non voglio perdere Elena. Soprattutto come in questo momento, che deve tornare dal suo amato fidanzato, ma è tra le mie braccia nella camera di hotel dove alloggio. La camera sa di sesso, sudore e della pizza che abbiamo ordinato la sera precedente. Sono quasi 24 ore che non esco e che non lascio andare Elena. Conosco ogni cm del suo corpo, come dice il mio nome quando la bacio giù, come mi guarda e come si abbandona alla mia bocca. É il momento che preferisco del weekend. Le mie mani tengono ben salde le sue gambe e le sue mani tirano i miei capelli. Philip è l'unica cosa che riesce a dire. Velocemente sono su di lei e la bacio. E ricominciamo da prima. Mia, Elena, sei solo mia.

La cosa che preferisco di Andre è la sua obbedienza. Fino a quando non sono stanca, lui continua a soddisfarmi in tutti i modi possibili. Mi sento viziata e egoista. So che lo sto trattenendo dal vedere la sua nuova ragazza, ma in fin dei conti non mi interessa. Solo io so ciò che lui vuole. Non vuole una ragazzina, vuole una donna. Il modo in cui mi fissa quando so che lo desidero, quando nonostante mio marito sia a pochi metri, lo voglio nel bagno, nel camerino, senza aspettare e mettendo a zittire la coscienza. Ora e fino a quando lo desidero, Andre è solo mio.

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