Cleo parte 7

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Spalancai gli occhi e mi drizzai sulla sedia, per poter sentire meglio cosa aveva da dire il dottore. Le lacrime di sgorgavano come fiumi, dagli occhi. Ero preoccupatissima.

"Allora... Lewis non sta molto bene" abbassati lo sguardo

"E cosa ha ? Si può curare ?" disse la madre, in attesa di risposte concrete

"Si beh... Ma bisogna operare. Ha un'infezione allo stomaco. L'intervento è molto delicato, e se non lo operiamo subito, potrebbe anche morire entro due giorni, o meno. Quindi a voi la scelta" disse il dottore fermandosi davanti alla povera donna. Aveva gli occhi lucidi, ma non voleva piangere.

"Beh dottore... Credo... Di si. L'operazione la faremo. Quante probabilità ci sono che sopravviva ?" chiese il padre di Lewis, abbracciando la moglie

"In percentuale, 50% di probabilità di vita e 50...-"

" di morte" intervenni io.

Non poteva essere... Proprio a lui.

"D'accordo signora allora ora lo portiamo in sala operatoria. Firmi questo, e possiamo procedere" disse il dottore porgendole un foglio e una penna. La madre firmò

"Non si preoccupi signora, faremo il possibile perché lui sopravviva" il dottore fece un sorriso malizioso per rassicurare Jessy. Jessy era il nome della madre di Lewis.

Il dottore entrò di nuovo nella camera di Lewis, e lo vidi uscire ancora una volta da lì, con il lettino di Lewis. Corsi da lui dicendogli

"Non preoccuparti amore, andrà tutto bene e continueremo la nostra vita felice" il lettino continuava a camminare, mentre gli sussurravo quelle parole, anche se non sentiva. Ero a pezzi. Mi sentivo persa nel vuoto più buio. Peggio dell'Ade.

"Signorina ora deve allontanarsi. Non può rimanere qui. Mi dispiace."

"Okay dottore" diedi un leggero bacio sopra le labbra di Lewis. So che ce la farà. Deve farcela. Con la testa bassa mi andai a sedere di nuovo.

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Attesi 4 lunghe ore che non finivano mai, poi con l'ansia e la paura addosso, era ancora peggio. Mi mangiavo le unghia e continuavo a muovere le gambe per l'ansia. Il padre di Lewis, Jacobson, portò la moglie a prendere un caffè per calmarsi; nel frattempo mio padre mi chiamò e mi chiese come stava Lewis e quando sarei tornata, ma non mi importava di niente in quel momento. Mi importava solamente di Lewis e di come stava.
POV DOTTORE

"Pinze !"

"Asciugate"

"Esce troppo sangue"

Sentii un suono quasi assordante.

"Dottore siamo in arresto cardiaco"

"Forza forza dobbiamo fare veloce !"

Dovevi assolutamente salvare quel ragazzo. Era talmente giovane, e non poteva finire la sua vita ora.

Finimmo di ricucire la parte dello stomaco, ma il ragazzo ebbe un infarto(?)

"Dobbiamo usare il defibrillatore ! 1,2,3 scarica !"

"Ancora niente"

"Scarica !"

"Sta diminuendo sempre di più "

"Ancora ! Scarica !"

"Dottore... Niente..."

Arrivò il momento fatale.

Povero ragazzo, povera famiglia. Povera la sua fidanzata
POV Cleo

I genitori di Lewis ritornarono

"Nessuna notizia Cleo ?"

"No..."

Ad un certo punto il dottore di prima, avanzava verso di noi, con la testa bassa.

Non mi piaceva.

"Ehm... Abbiamo fatto il possibile... Ma... Non ce l'ha fatta"

Okay.Bene.

Scoppiai in lacrime, e la madre non fece altro che piangere e gridare 'Noooo'. La donna si aggrappava al marito... Era distrutta.

Io piangevo come una dannata.

E poi... Il vuoto.

Lui non poteva... No... No... Eravamo così felici insieme e non poteva assolutamente finire così. Ma era la triste verità.

Spazio Autrice
Salve ragazzi/e... Questo è ilcapitolo. Cosa ne oensate ?
Però non vi vedo per niente attivi. Non commentate... Nulla ! Io vorrei continuare questa storia, ma se nessuno la legge la elimino ! Spero che votiate e commentiate.
Dai che nel prossimi capitolo ci sarà una cosa sconvolgente !

La Ragazza Con Le Onde Nelle Vene: CleoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora