"Papà dai muoviti ! Se no faccio tardi a scuola !" dissi "Si un attimo piccola, dobbiamo aspettare a tua sorella, veloce !" gridò papà, mentre io ero ancora in camera mia a mettermi l'ultimo strato di mascara sugli occhi.
Ero emozionata per il mio primo giorno di scuola, al liceo scientifico.
Speravo di incontrare nuovi amici, nuovi professore, e perché no, anche un ragazzo.
Mi guardo per l'ultima volta allo specchio per vedere se ero apposto.
Presi velocemente la borsa con la giacca in mano, e corsi giù per le scale, saltando due gradini insieme.
Papa prese le chiavi, mia sorella lo zaino, e uscimmo dalla porta.
Papà doveva iniziare un nuovo lavoro, io una nuova scuola, e altrettanto mia sorella, lei però frequentava ancora le medie.
Entrammo in macchia e accesi la radio "Papà ora devi andare molto veloce, non voglio far tardi il primo giorno di scuola" dissi, cercando un bel CD da ascoltare.
"Si piccola, arriviamo in un baleno"
"Papà, non chiamarmi più piccola" rido, e lui insieme a me, mentre mia sorella è dietro alla macchina che guarda fuori dal finestrino canticchiando una canzone.
Mi sembrava abbastanza preoccupata.
Beh, ne aveva tutte le ragioni, infondo era anche per lei il primo giorno.
Fra una parola e l'altra, realizzai subito dopo che eravamo arrivati a scuola "Ehi piccola, buona fortuna" "Papà ! Ancora ?! Ahahha. Grazie"
Scesi dalla macchina e mi guardai un po intorno prima di iniziare a fare un passo.
Era una scuola stupenda.
Era grandissima, e c'erano alcuni gruppetti di ragazzi e ragazze, alcuni seduti sul prato, e altri in piedi appoggiati al muro.
Altri ancora si abbracciavano, e intuii che erano dei ragazzi che non facevano il primo anno, e che si erano ritrovati dopo l'estate.
Attraversai il sentiero di breccioline che c'era per arrivare all'ingresso della scuola, mentre mi guardavo intorno, ancora affascinata dal posto nuovo, mi ritrovai a terra, con un paio di libri addosso.
Vidi anche un altro ragazzo a terra "Scusami tanto davvero ! Non l'ho fatto apposta, devo stare più attento" si rialzò subito e mi diede una mano per risalire.
Mi piagai e presi alcuni libri che gli erano caduti " No tranquillo" gli sorrisi "capita. Comunque piacere, Sono Cleo... Una nuova alunna, tu ?" ricambiò il sorriso, era davvero carino, aveva gli occhi celesti e i capelli biondi "Si anche io sono nuovo qui... Mi chiamo Lewis... Ma... Noi due non ci conosciamo già ?" mi guarda con un fare misterioso, come se cercasse di capire qualcosa, ed io feci lo stesso "Si ! Ora ricordo ! Tu sei Lewis McCartney. Giocavano insieme quando eravamo piccoli... Poi però ti sei trasferito e... Ci siamo dimenticati ma.. Ora ci siamo rincontrati. Ma... Perché sei ritornato qui ?" rido, e lui ricambia "Si... Mio padre ha ritrovato lavoro qui, e..." "Si capisco... Beh, allora ritorneremo amici come prima !" Sentimmo suonare la campanella, e entrammo nella scuola.
Mi girai verso Lewis "In che classe sei...?" lui mi rispose "Nell'aula di chimica, tu ?" gli spalancati gli occhi, come per fargli capire che ero felice e gli dissi "Anche io ! Andiamo".
Ci incamminammo verso l'aula di chimica e entrammo.
Alcuni erano già seduti, ed io con lo sguardo a terra mi andai a sedere al secondo banco.
" Lewis, vieni a deserti vicino a me"
"Si arrivo" si sedette e subito dopo entrò la professoressa, una donna non molto vecchia, con un tuppo nero sul capo, e degli occhiali che la rendevano abbastanza attraente.
"Buongiorno ragazzi" scrisse il suo nome sulla lavagna, mentre tutti in coro le dissero "Buongiorno professoressa" e...
Raga sono tornata con una nuova storia spettacolare tratta dalla serie televisiva "H2o: Just Add Water". Non sarà a capitoli infatti inizierò prima con la storia di Cleo, non durerà molto, e in seguito delle altre componenti. Spero vi piacerà ! Votate e commentate !
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La Ragazza Con Le Onde Nelle Vene: Cleo
Short StoryCleo, una semplice ragazza molto bella. Si è appena trasferirà dalla sua vecchia città, e nella scuola che frequenterà conoscerà un ragazzo con il quale passerà momenti bellissimi...