𝐍𝐄𝐖 𝐆𝐎𝐒𝐒𝐈𝐏 𝐆𝐈𝐑𝐋, 𝐑𝐢𝐞𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐚 𝐬𝐜𝐮𝐨𝐥𝐚

𝐙𝐀𝐑𝐀

Zara non ne poteva più di sentire Valentina parlare di come in California fosse il volto della moda, dei suoi successi lavorativi come modella di alto livello come lei stessa si definiva. Ora, però, erano nell'Upper East Side e lì era Allison a primeggiare fra le sfilate di alta moda ed era sua madre, Blair Waldorf, a permetterglielo grazie al suo talento, alla sua influenza e alla sua casa di moda.

Zara trovava ridicolo il modo di agire di Valentina; credeva che qualcuno le avrebbe fatto i complimenti per ciò? Loro vi erano letteralmente nate in quel lusso, niente di quello che avrebbe potuto fare Valentina le avrebbe sorprese.

Così, senza neanche fingere un minimo di interessamento, Zara se ne andò lasciando Valentina parlare con altre ragazze, neanche la salutò o degnò di uno sguardo. Semplicemente era giunto il momento di farle vedere che Zara Cornelia Bass non perdeva il suo tempo con persone che non reputava interessanti. E Valentina Williams era una di quelle.

Poco importava se aveva l'aria aristocratica, i capelli biondissimi sempre in ordine e vestiti firmati. Per lei, era solo una ragazzina appena arrivata a scuola come tante altre. 

Così prese un bicchiere di champagne al volo da un cameriere che passava di lì e si incamminò a passo svelto verso una figura che avrebbe riconosciuto fra mille. In un angolo della sala, visibilmente annoiata, vi era Amber Sparks in un completo pantaloni neri e camicia bianca. Zara rimase stupita dalla scelta dell'abito: Amber era letteralmente l'unica ragazza a non indossare un vestito. Persino Ashley, estremamente contrariata, aveva ceduto alle richieste della sorella maggiore e della madre ed aveva indossato un abito che le copriva il più possibile il corpo.

Dovette, però, ammettere che quel completo, tipicamente maschile per una serata del genere, le stava incredibilmente bene. Le fasciava le gambe piene e corte, la camicia le risaltava le spalle esili e lasciava intravedere la schiena nuda, coperta da soli pochi nei scuri. I suoi ricci ribelli erano sollevati con un mollettone che tentava di impedire a quell'ammasso di capelli di scenderle pesantemente sulla schiena.

Zara quasi vacillò. Cosa stava facendo? Non era più che sufficiente averla in classe come compagna di banco? Ora doveva anche andare a stuzzicarla durante un rinfresco, una festa?

Fece per andarsene, per girare sui tacchi alti e neri ed andare a cercare Allison o qualsiasi altra persona, ma quando gli occhi azzurrissimi di Amber si alzarono dal suo telefono e si posarono su Zara, alla piccola di casa Bass sembrò essersi fermato il tempo. Cosa avrebbe detto del fatto che l'avesse beccata in fragrante a fissarla? Indubbiamente l'avrebbe presa in giro, forse persino derisa. No, impossibile era per lei proseguire anche solo di un passo. Si sentì ancorata al terreno.

Ed ecco che Amber aveva lasciato la postazione alla colonna della sala e le stava camminando incontro. Come fosse una facile preda, Zara iniziò ad agitarsi. Nella sua mente stava scalciando per sfuggire a quella camminata, a quello sguardo che si avvicinava sempre di più a lei. Ma, nella realtà, Zara era immobile, a stento sembrava respirare.

Distolse lo sguardo solo quando Amber le fu a un passo. «Zara.» La salutò con un mesto sorriso, costringendola a ribattere.

Zara alzò il mento, guardandola con aria di sufficienza. Grazie ai tacchi di Zara, lei era poco più alta di Amber. Cercò di acquisire la sicurezza che aveva prima, che aveva con tutti, tranne che con Amber. Perché le faceva quell'effetto? Era forse il modo in cui avevano gestito il segreto di Chuck Bass e Georgina Sparks? Oppure era dovuto al legame fra Allison ed Amber, divenute sorellastre poche settimane prima?

Zara non sapeva cosa fosse quella strana sensazione che le faceva tremare le gambe sotto agli occhi di ghiaccio di Amber, ma pregò che finisse al più presto. Detestava essere vulnerabile, sentirsi nuda.