𝐏𝐇𝐈𝐋𝐈𝐏𝐄

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Da una macchina costosa scese giù Philipe Williams, accerchiato subito da fotografi e paparazzi che gli domandavano mille informazioni tutti insieme; volevano sapere cosa era accaduto alla sua famiglia, perché suo padre -il grande imprenditore Williams- non fosse con sua moglie e i due suoi figli, quanto era vero del suo ultimo processo.

Philipe non rispose a nessuna di queste insidiose domande ed entrò nell'edificio in cui si sarebbe tenuta una sfilata di moda al quale era stato invitato prima ancora che suo padre, il grande imprenditore Williams, facesse l'immensa gaffe di rivelare la presunta separazione dalla moglie. Aveva subito dopo smentito, ma le voci erano corse ed ora i Williams erano accerchiati da paparazzi in cerca di qualche novità da buttare in prima pagina.

Fu calorosamente salutato dalla padrona di casa, la co-stilista Marise Levanto, la quale gli porse due calorosi baci sulle guance. «Philipe, caro.»

Dopodiché lo presentò a quei pochi che Philipe ancora non conosceva, sebbene fosse alquanto impossibile non ricordarsi né presentarsi di fronte a quel ragazzo. Philipe era indubbiamente di una bellezza disumana. I suoi occhi chiari, i lineamenti freddi e taglienti, la bocca piccola sempre piegata verso l'alto in un sorriso da mozzare il fiato. Tutto in lui sembrava emanare una luce nuova, una luce accecante ed affascinante.

Marise si complimentò del suo allievo preferito nella Accademia di Parigi e lo lodò con chiunque avesse davanti. Philipe regalò sorrisi e battute a chiunque si sorbisse tutte quelle moine da parte della co-stilista, dopodiché si sedette su una delle poltroncine in prima fila.

Era lì in rappresentazione dei Williams, ma nessuno gli fece alcuna domanda sui suoi genitori. Philippe non poteva esserne più sollevato: detestava essere associato alla sua famiglia così conformista ed opportunista. L'unica persona che ancora riusciva a sopportare era sua sorella minore Valentina. Avrebbe fatto qualsiasi cosa per lei, per la piccola bambina bionda dalle lacrime sempre agli occhi.

Marise lo chiamò in disparte con la scusa di un problema dietro le quinte; avendo studiato nella sua Accademia, Philippe era il più adatto per risolvere qualsiasi problema dell'ultimo minuto. Il ragazzo si alzò lentamente, salutando a destra e a manca gli invitati che stavano via via riempiendo la sala. Quando fu dietro le quinte, il suo polso stretto e magro venne accerchiato da una mano rugosa.

In men che non si dica, Philipe si ritrovò in un angolo dei camerini dietro le quinte, rintanato in una tenda pesante e scura che doveva coprire i più antri della sala posteriore al palco dove le modelle avrebbero sfilato. Marise lo guardava con due occhietti scuri da cerbiatta. «Mi sei mancato.» Gli sussurrò all'orecchio, dopodiché si avventò sulla sua bocca.

Philipe represse un lamento, così la spostò da lui circolandole le spalle. «Marise, ma che ti prende?» Domandò adirato sottovoce.

L'anziana signora -avrà avuto circa una sessantina di anni- lo guardò con una scintilla passionale negli occhi. «Che c'è? Pensavi che ti avessi invitato alla sfilata per gli abiti?» Riprese a toccarlo da sopra il completo elegante che Philippe indossava e tentava di accalappiarsi le sue labbra come fosse una ventosa.

Philipe si ritrasse ancora una volta. «Ci sarà mai una volta che tu mi prenda in considerazione come artista?» Strillò sottovoce ad un palmo dal viso truccato della donna.

Marise spostò i capelli biondi del ragazzo indietro, ma Philipe le tolse di lì le mani. Ci aveva messo del tempo per prepararsi, non voleva essere beccato in una situazione del genere né tantomeno voleva essere fotografato dai paparazzi come fosse in post-coito. Aveva già abbastanza occhi su di sé.

Marise lo pregò. «Dai, ancora una volta poi basta.» Riprese a baciarlo con foga.

Qualcuno passò di lì e allora Philipe, conscio dell'esitazione di Marise, fu abbastanza svelto da scappare dalle grinfie di quella arpia, uscendo allo scoperto. Si ritrovò davanti una ragazza, una stagista che era lì come aiuto per la sfilata. Quasi le andò addosso poiché aveva agito d'istinto e non sapeva dove si fosse ritrovato. Ma quando vide gli occhi scuri della ragazza rimase quasi estasiato.

𝐍𝐄𝐖 𝐆𝐎𝐒𝐒𝐈𝐏 𝐆𝐈𝐑𝐋, 𝐑𝐢𝐞𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐚 𝐬𝐜𝐮𝐨𝐥𝐚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora