𝐋𝐈𝐀𝐌

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Liam Archibald non aveva creduto ai suoi occhi quando quella mattina aveva trovato nell'ingresso della casa d'infanzia di suo padre il suo vecchio amico di Londra, Jorge Hamilton. Subito i due si abbracciarono, felici di rivedersi dopo settimane di lontananza.

«Questa sì che è una bella sorpresa.» Li raggiunse Nate con un largo sorriso in volto. Bellissimo come sempre, si stava preparando per andare a lavoro.

Il nuovo arrivato, una ragazzo alto e snello dai lineamenti delicati ed ancora infantili, si scostò dall'abbraccio dell'amico e strinse la mano di Nate, regalandogli un smagliante sorriso. «È un piacere rivederla, signor Archibald.» La sua voce, i suoi modi gentili e il suo sguardo sincero avrebbero conquistato chiunque.

Nate annuì, ricambiando il saluto. Gli ci volle solo un attimo per riconoscere l'uniforme grigia e rossa che il ragazzo londinese indossava. «Non andrai anche tu alla Constance Billard?» Quasi sgranò gli occhi.

Solo in quel momento anche Liam se ne rese conto e parve essere ancora più entusiasta dell'arrivo di Jorge a Manhattan. «Non dirmi che non sarò solo il primo giorno di scuola!» Esclamò, tirando l'amico per la giacca ed accogliendolo in un abbraccio; il corpo snello e agile nascosto al suo interno.

Jorge annuì, ridendo per la felicità di Liam sotto lo sguardo attento e sereno del padre. «Ho ottenuto il permesso per l'anno all'estero ed ho pensato di venire proprio da te!»

Nate annuì. «Sei sempre il benvenuto nella nostra casa, Jorge.» L'uomo aveva avuto modo di conoscere e veder crescere Jorge, sempre vicino a suo figlio in tutti quegli anni a Londra. Non mentiva quando diceva che faceva parte della famiglia ed era chiaro che anche Liam la pensasse così.

I due giovani inglesini uscirono di casa e decisero di raggiungere la scuola a piedi in modo da parlare fra di loro. Liam puntava i suoi occhi azzurri su Jorge, che dal canto suo sembrava essere a suo agio mentre parlava animatamente, gesticolando, regalando sorrisi a passanti curiosi ed occhi indiscreti. Jorge era un ragazzo che non passava inosservato. I suoi occhi chiari, verdissimi, erano magnetici e la bocca sottile e rossa era sempre piegata in un sorriso. I capelli erano corti, lisci e scuri, quasi neri. Jorge era un bellissimo ragazzo di appena diciassette anni, che aveva mollato Londra per seguire il suo più caro amico nel famoso Upper East Side.

«Come mai non mi hai detto niente del tuo arrivo?» Sembrò quasi offeso Liam, mostrando due tenere fossette sulle sue guance ruvide a causa delle prime rasature.

Jorge gli scoccò un'occhiata arrogante, felice e sicura di sé. «E rovinare la sorpresa? Niente affatto!» Iniziò a parlare di quanto gli era costato convincere i suoi genitori a lasciarlo andare e che aveva promesso loro che avrebbe studiato sodo, trovato un lavoro e che avrebbe fatto ricredere chiunque fosse scettico su quel periodo all'estero. «Ti rendi conto, Liam? Siamo a Manhattan!» Esclamò estasiato da quella città piena di vita, caos e ricchezza.

Non che Londra non lo fosse, ma Liam sapeva bene che Jorge non avesse certo le sue stesse disponibilità economiche e si raccomandò con se stesso di chiedere a suo padre qualche buona raccomandazione per il suo amico; se Jorge era così fiducioso in quell'anno all'estero, avrebbe reso ogni sforzo vano. Sapeva che suo padre contava ed ancor di più il suo migliore amico, Chuck Bass, e sapeva anche che quest'ultimo doveva un favore al padre dopo la manipolazione che aveva subito egli stesso: Nate e suo figlio Liam erano tornati a Manhattan solo grazie ai ricatti di Georgina Sparks e Chuck Bass.

«Vedrai ci divertiremo moltissimo quest'anno!» Aveva detto Jorge, sporgendosi per cingere le spalle del suo amico con un braccio. «Ma allora? Cosa mi sono perso da quando sei qui?»

Liam non sapeva come dire che aveva baciato un ragazzo e che aveva fatto un threesome né tantomeno riusciva a capacitarsi di Allison che versava del vino sul vestito della sua amica Britney dopo che questa lo aveva invitato a ballare. Ne erano successe di cose sole poche settimane da quando era arrivato nell'Upper East Side!

In quel momento arrivò un messaggio sul cellulare di Liam, il quale si apprestò a guardare la notifica: era New Gossip Girl. «Nome in codice?» Domandò curioso Jorge, che era all'oscuro dell'esistenza di New Gossip Girl, il sito scandalistico dove venivano pubblicati costanti aggiornamenti e pettegolezzi sui ragazzini dell'Upper East Side.

Liam fu abbastanza paziente da spiegare tutta la storia di Gossip Girl, ormai oltre venti anni prima, e di New Gossip Girl, nato da pochissimo, ma con l'intento di restare ancora per un pò. Jorge sembrava estasiato all'idea di qualcuno che li spiasse, al contrario, invece, di Liam, un ragazzo riservato e timido, che non credeva possibile come la propria vita privata potesse essere di dominio pubblico. Non era affatto come suo padre né come gli altri ragazzi dell'Upper East Side. Lui era cresciuto a Londra, lontano dagli sfarsi e lussi della vita scandalistica di Manhattan. Eppure, nonostante anche Jorge fosse uno straniero lì, la prese decisamente meglio.

«È eccitante!» Aveva quasi urlato mentre i muri della scuola si iniziavano a intravedere. Liam si guardò intorno, sperando di non aver attirato l'attenzione di nessuno, ma sapeva bene che Jorge fosse abituato ad avere gli occhi puntati su di lui. Nonostante le sue umili origini e gli sforzi che doveva fare per restare al passo di Liam, si sentiva appartenere a quella vita sicuramente molto più di Archibald.

Liam alzò gli occhi azzurri al cielo, non trattenne un sorriso, constatando che l'amico fosse sempre lo stesso di sempre. «Vedi di non farti riconoscere subito.» Lo ammonì scherzosamente, ma con una nota di raccomandazione seria e preoccupata nella voce.

Era chiaro che fra i due il più responsabile fosse Liam.

«Ma allora? Cosa ha scritto questa New Gossip Girl di così eclatante?» Domandò Jorge fermandosi prima delle scale che davano all'ingresso della Constance Billard.

I suoi occhi verdi fissarono l'amico fino a quando Liam non cedette e gli passò il telefono. «Ulalá.» Commentò, conquistando così la curiosità di Liam, che si sporse per leggere anche lui quanto appena pubblicato da quella invisibile onnipresenza.

Oggi è il primo giorno di scuola per i nostri ragazzi dell'Upper East Side e li abbiamo visti scendere dalle loro umili dimore con l'uniforme nuova di zecca, raggiungere con i propri mezzi la scuola!

Ma quest'anno sarà diverso, perché, non solo ci sarò io, ma sono previste nuove entrate: Amber e Luis Humphrey/Sparks riusciranno ad integrarsi? E chi è il nuovo ragazzo con cui Liam Archibald sta girando per Manhattan? La bella bionda dall'aria aristocratica da dove viene?

State bene attenti a chi sceglierete come compagno di banco quest'anno, se ne vedranno delle belle! Sempre a vostra disposizione, New Gossip Girl.

«Chissà come ha fatto a vederci.» Sorrise Jorge incuriosito. Al contrario di Liam, Jorge sembrava non essere affatto spaventato.

I due ragazzi si incamminarono verso l'entrata della scuola, salendo lentamente i gradini di pietra. «Non lo so, ma mi preoccupa molto questa cosa.» Rispose Liam, abbassando lo sguardo ai suoi piedi.

Jorge, invece, camminò a testa alta, sorridendo a destra e a manca come se conoscesse qualcuno di quella mandria di studenti in uniforme grigia e rossa. «Non devi. Non almeno finché c'è New Gossip Girl a proteggerti.»

Jorge era arrivato in città da meno di un giorno e già aveva dato a New Gossip Girl una visione completamente diversa rispetto a quella di Liam: Liam non aveva mai pensato che l'esistenza di New Gossip Girl potesse rivelarsi utile ai suoi scopi. «Ci sarà da divertirsi.» Sentì dire a Jorge così lo osservò.

Sebbene fosse sempre lo stesso ragazzo dal fisico asciutto, i lineamenti perfetti e l'aria da bravo ragazzo, Liam notò qualcosa di diverso in lui. Forse era la consapevolezza di essere lontano dagli occhi critici dei suoi genitori oppure era la tensione di Manhattan, ma Jorge sembrava aver acquistato una nuova consapevolezza di sé, avere raggiunto un'arroganza e autostima che prima non gli appartenevano. Guardava in faccia i ricchi figli dei proprietari di New York e non sembrava affatto spaventato dalla differenza di classe sociale né tantomeno del fatto che fosse straniero. Ostentava potere, sicurezza ed arroganza, comportandosi con una dimestichezza tale da far dubitare Liam che quella fosse la loro nuova scuola.

L'unico momento in cui Jorge sembrò ritornare lo stesso ragazzino di qualche mese prima agli occhi di Liam fu quando il giovane Hamilton incrociò lo sguardo di una ragazzina dai lunghi capelli biondi, gli occhi scuri e la divisa stretta sul corpo prosperoso. In quel momento, Jorge sembrò essersi tolto una maschera giusto per una manciata di secondi. Liam lo riconobbe come il suo vecchio amico d'infanzia, rassicurandosi. Chissà che cosa aveva visto nella piccola Humphrey per spogliarlo dalla veste di ricco ragazzo dell'Upper East Side.

𝐍𝐄𝐖 𝐆𝐎𝐒𝐒𝐈𝐏 𝐆𝐈𝐑𝐋, 𝐑𝐢𝐞𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐚 𝐬𝐜𝐮𝐨𝐥𝐚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora