"Mamma non c'è più" aveva detto James al telefono.
Samanta era scoppiata in lacrime, Draco subito la abbracciò chiedendole cosa fosse successo e anche Scorpius si agitò.
Ma lei non rispondeva. Le loro voci scomparivano piano piano lasciando lo spazio al vuoto, non sentiva nulla, era immobile, incapace di reagire a qualsiasi cosa mentre le lacrime le rigavano il volto.Non aveva ancora spento la chiamata con suo fratello, così Draco prese il telefono e venne a conoscenza dell'accaduto
"Amore.. stella ascoltami" le prese il volto tra le mani, "andrà tutto bene, vieni, torniamo in macchina, andiamo a casa" in realtà non sapeva bene cosa dire, non poteva immaginare cosa provasse in quel momento.Lei era immobile, non sentiva più nulla, Draco la aiutò ad alzarsi e tornarono in macchina, Scorpius continuava a fare domande, non capiva cosa stesse succedendo.
Samanta fissò il vuoto per tutto il tragitto, ormai non le uscivano più neanche le lacrime.Tornarono a casa, sembrava essersi calmata, finché non vide in una delle cornici in salotto una foto di Scorpius con sua madre.
Scoppiò di nuovo in lacrime
"Scorpius va di sopra a giocare in camera tua" aveva detto Draco mentre si toglieva velocemente le scarpe e poi si precipitò da lei, Scorpius fece come gli era stato detto."Sam, amore" le accarezzò la testa, "vieni, siediti" la fece sedere sul divano
"Fi-fino ieri lei-" singhiozzava, non riusciva a parlare bene
"Lo so stella, lo so" continuò ad accarezzarla, "sfogati amore, sfogati con me"
Lei lo strinse più forte soffocando i rumori del pianto sul suo petto.Rimasero così per più di un'ora, Scorpius non si era fatto sentire, aveva capito che qualcosa non andava perciò era stato in silenzio in camera sua.
Ogni tanto aveva sbirciato dalle scale ma senza disturbare i suoi genitori.Decise di andare in cucina, prese uno sgabello e si arrampicò sul mobile, aprì le mensole e prese una barretta di cioccolato.
Andò timidamente in salotto a passi lenti
"Mamma... ti ho portato un po' di cioccolato..." glielo allungò cautamente come se potesse farle male
Samanta alzò la testa dal petto di Draco e lo guardò, "grazie amore" le spuntò un sorriso sincero e accarezzò la guancia a suo figlio, anche Draco sorrise.Qualche ora dopo arrivarono Lucius e Narcissa così che potessero badare a Scorpius mentre Samanta e Draco pensavano a tutte le pratiche burocratiche insieme ai fratelli di lei e a suo padre.
La sera tardi ancora erano tutti nel salotto della loro casa che discutevano.
Scorpius invece si era addormentato.Dopo qualche tempo Samanta non riusciva più a rimanere lì e disse di dover andare in bagno, si alzò e salì al piano di sopra così da approfittarne anche per controllare Scorpius.
Sbirciò dalle porta ed era tutto tranquillo, dormiva.
Andò in bagno, scoppiò di nuovo a piangere, fu più forte di lei.
Ancora non le sembrava vero, non poteva crederci, aveva sempre amato e stimato sua madre, era una donna dolce, gentile e sempre disposta a fare tutto per i suoi figli. Avevano un rapporto unico, Anne amava Samanta come nessun altro, era la sua unica figlia femmina e con lei e per lei avrebbe fatto l'impossibile. Era troppo presto perché se ne andasse. Era successo tutto così velocemente. Stava bene, era andata a dormire e non si era mai più svegliata.La mattina dopo si obbligò ad alzarsi dal letto, andò a prepare la colazione e Draco la seguì, aveva tentato di parlarle ma lei rispondeva a monosillabi facendo capire che non ne aveva voglia, cosi calò il silenzio.
"Buongiorno mamma, buongiorno papà" Scorpius scese stropicciandosi gli occhi con in mano il su pupazzo a forma di furetto
"Buongiorno ometto" aveva risposto Draco
"Mamma" chiamò a Samanta
"Si?"
"Perché tu quando piangi ti chiudi in bagno e non mi chiedi un abbraccio come faccio sempre io?"
Samanta e Draco si guardarono e poi lei abbassò di nuovo lo sguardo su suo figlio
"Mi dispiace amore, non volevo disturbarti, stavi dormendo"
"Ma mamma gli abbracci non disturbano mai"
Samanta gli diedi un bacio sulla fronte, "hai ragione amore, hai ragione".
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His yellows // Draco Malfoy
FanfictionGuardò i bambini che giocavano spensierati in giardino, poi rivolse lo sguardo a sua moglie "Siete la parte migliore di me" disse sorridendo e avvolgendole un braccio attorno la vita