<<Rendiamo ufficiale ti prego>>
Senza pensare quelle parole mi uscirono dalla bocca, non avevo neanche capito quello che io volessi dire ma Clay sì...
<<Sul serio?>>
Io annuì e lui ricambiò il mio abbraccio, che mi fece cadere di schiena sul letto.
In quel momento mi sentivo al sicuro, felice e sereno e nessuno avrebbe dovuto interrompere quei lunghissimi minuti...
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Ma ovviamente non viviamo nel mondo delle favole: sentimmo la musica nell'altra stanza abbassarsi di volume, e Nick che si avvicinava verso di noi<<George...?>>
Clay era sopra di me, e io non volevo muovermi, le sue braccia intorno a me e le mie intorno a lui. Le farfalle nel mio stomaco continuavano a muoversi e di conseguenza non volevano fermarsi.
<<Non mi importa se Nick ci vede così... Sono felice..?>>
Ero davvero felice? Non potevo essere gay, è una cosa sbagliata, contro natura e orribile... Ma come faceva una cosa così orribile a rendermi così entusiasta? Forse le cose che i miei vecchi compagni di classe mi hanno messo in testa erano completamente sbagliate, e come i miei mi dicevano sempre "l'amore è amore, senza alcuna differenza per nessuno."
<<Ok però io...>>
Sentì Clay alzarsi e far scivolare le sue braccia mollando la sua presa da me.
Sembrava la scena di uno di quelle storie che potevi trovare su un libro o su Wattpad, insomma quella situazione sembrava troppo surreale, conoscevo Dream da moltissimo tempo e con tutte le battute sconce che mi faceva non mi aspettavo che alla fine potevano nascondere un vero significato, che poi alla fine quel significato è uscito insieme a Clay.Quando Nick sblocco la porta io mi sedetti sul letto e Clay gli andò contro con la testa bassa spintonandolo all'indietro, i suoi capelli coprivano leggermente la sua faccia ma i suoi occhi tra quelle ciocche guardavano ancora me: i suoi occhi erano leggermente lucidi e la sua pelle si era scurita ancora di più sulle guance.
<<Clay->>
Nick provò a parlare con lui, ma con scarsi risultati, Clay andò nell'altra stanza e non parlò. A quel punto Nick guardò me preoccupato:
<<George è successo qualcosa? Per colpa mia siete->
<<Assolutamente no, stai tranquillo, non è successo nulla di brutto>>
Lo fermai prima che le sue frasi diventassero incomprensibili, poi una volta che entrò nella camera lo feci sedere a fianco a me, lui appoggiò una mano sulla mia gamba e io feci lo stesso con la mia mano sopra la sua
<<Hey, mi dispiace... Non ti avrei messo quelle idee in testa se avessi saputo che lui... Insomma...>>
Lui scosse la testa e mi guardò negli occhi
<<Dovrei incolparti? Intendo, una persona non può comandare i suoi sentimenti, e quindi lui non era obbligato a rispondere ai miei lamenti con un sì...>>
Dicendo queste parole giro la mano e la fece intrecciare con la mia, abbassò la testa e la sua voce si fece sempre più bassa
<<George, penso sempre un po' troppo a me... E anche se non sembra voglio la sua felicità... La vostra felicità.>>
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"The Friend Of My Best Friend" GeorgeWasTaken | DreamNotFound
RomanceUn ragazzo che cambia città e si trasferisce nella scuola del nostro George, e che il suo migliore amico vole conoscere? Come andrà avanti? _________________________ Ho adattato la realtà alla storia, e ho cercato di renderla il più fluida possibile...