Parte 17

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16:29... L'orario nel cellulare, che brillava sul display

Era il momento di cominciare i compiti...

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Erano le 7 di sera circa, per una volta avevo voluto provare a fare i compiti, ma ovviamente avendo un computer davanti mi ero messo a streammare per un bel po'...

Una volta terminata ma stream mi ritrovai a fissare il soffitto ancora una volta, con le dita che si muovevano tra i miei stupidi capelli, perso negli stessi pensieri di poche ore fa'.
È così da un po 'di tempo ormai.

I giorni passavano e io ancora non avevo fatto nulla per sistemare la situazione che si era creata fra Clay e Nick, ma cosa avrei potuto fare? Intromettermi e ferirli ancora di più...?
Dovevano sistemarlo loro da soli..

Mi sentivo vuoto e inutile, la ragione per cui mi sentivo così era apparentemente semplice ma in realtà complicata.
Perché semplice?
Perché, beh, è ​​facile dire "sono stressato" ma è difficile spiegare qual è la ragione per cui ti senti così.
Per me era difficile spiegarlo, perché nemmeno io sapevo se era per il litigio o qualcos'altro...

Le ragazze mi avevano suggerito di prendermi una pausa da Internet, pensandoci fosse colpa di esso, e dalle persone, ma stare da solo non mi avrebbe aiutato.

Forse pensavano che il dramma che stava accadendo fosse la ragione, ma in realtà non era solo quello che mi dava fastidio...
Era qualcosa che appunto neanch'io capivo, un dolore esterno che causava una piccolissima parte di stress nel mio cervello e che ovviamente non avrei potuto sistemare.

I giorni passavano sempre più velocemente e i miei voti si abbassavano sempre più, ma non potevo farci molto, sia i professori che i nostri compagni di classe avevano notato il cambiamento del nostro trio, ma nessuno ci chiedeva nulla, secondo me tutti sapevano che avremmo dovuto sistemarla tra di noi...

Un giorno decisi di risolverla io, il mio morale era a terra, non potevo sopportare di vedere Clay stare così distante da me e Nick, e non potevo ancora reggere di vedere Nick così freddo con tutti.

Dovevano capire che il cuore di una persona non si può accettare sempre, e non sempre l'amore sincero viene corrisposto.
Dovevano farsi forza, ma questa volta non sarei stato fermo a guardare perché apparentemente da soli non riuscivano a sistemare la faccenda, quindi decisi di preparare un piano;
Avrei invitato Clay a casa mia per pranzo e per parlare, poi gli avrei chiesto di aiutarmi con i compiti per poi farlo restare a cena, dove Nick sarebbe arrivato e in teoria dopo avrebbero potuto parlare insieme...

E così feci:

<<Clay!>>

Lo fermai davanti alla scuola, dovevo fare tutto velocemente, Nick non doveva venirlo a sapere, avrebbe rovinato tutto, ma ovviamente non tutti i piani vanno a buon fine

<<Cosa c'è George..?>>

Provò a sorridere, ma era un sorriso forzato, non sincero...

<<Hey, tutto ok? Dre..?>>

Mi avvicinai a lui per dargli un abbraccio ma lui fece un passo all'indietro

<<GEORGE!>>

Qualcuno mi chiamò da dietro, era Nick che si stava avvicinando a me.

<<Hey Gogy. Ti va di uscire?>>

Mi mise una mano sulla spalla e mi tirò indietro

<<NICK?>>

Caddi quasi all'indietro, ma fortunatamente lui era dietro di me e non mi fece cadere

Clay girò la testa di lato, il suo falso sorriso era svanito, sembrava molto stanco, stanco probabilmente quanto me, sembrava che volesse scoppiare a piangere, ma non lo fece...
Forse quel giorno sotto la pioggia, dove ho visto il vero Dre era l'unico momento in cui lui era sincero con se stesso.

<<Nick mollami.>>

Una volta tornato in piedi gli dissi questa frase guardandolo con la coda dell'occhio

Mi avvicinai a Clay porgendogli la mano

<<Clay...>>

Nick era visibilmente irritato e arrabbiato, ma io me ne fregavo

<<George....>>

Lui prese la mia mano e la appoggiò sulla sua guancia per poi sospirare e sorridere

Nick abbassò la testa per poi dire una cosa completamente fuori dal mio piano:

<<Clay... Mi dispiace...>>

Clay spostò la testa dalla mia mano e guardò Nick, sembrava più tranquillo ma comunque non al 100%

<<Hey.. no scusami tu... Io non ho acc->>

<<No.>>

Nick fermò Clay, sapeva cosa stava per dire secondo me...

<<Non è assolutamente colpa tua, io non posso obbligarti... E poi... Quella persona la ritengo molto fortunata, ma non sono geloso, ok..?>>

Poi Clay cammino verso Nick per poi abbraccialo, questi sì che erano sorrisi sinceri...

Alla fine pensare a quello stupido piano non era servito a nulla...

<<Scusate se mi intrometto, ma in tutto questo... Non state insieme?>>

loro mi guardarono e scoppiarono a ridere:

<<GOGY! Ormai abbiamo capito entrambi che siamo solo migliori amici, e non possiamo farci molto...>>

Sottovoce disse qualcos'altro, che fece Clay sogghignare.

<<Io volevo... Invitarvi a casa mia, anche se è piccola ci possiamo divertire...>>

Loro si guardarono e sorrisero

<<Certo... Ne saremo felici>>

Disse Clay appoggiando un braccio sulla spalla di Nick

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𝐆𝐫𝐚𝐳𝐢𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐚𝐫𝐫𝐢𝐯𝐚𝐭𝐢

𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐟𝐢𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨

𝐩𝐞𝐫𝐨 𝐯𝐢 𝐬𝐢𝐚 𝐩𝐢𝐚𝐜𝐢𝐮𝐭𝐨


.CREDITI DELLA FOTO

ALL'INIZIO AL PROPRIETARIO.


𝕾𝕱

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&quot;The Friend Of My Best Friend&quot; GeorgeWasTaken | DreamNotFoundDove le storie prendono vita. Scoprilo ora