Parte 18

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<<Io volevo... Invitarvi a casa mia, anche se è piccola ci possiamo divertire...>>

Loro si guardarono e sorrisero

<<Certo... Ne saremo felici>>

Disse Clay appoggiando un braccio sulla spalla di Nick

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Arrivammo a casa mia, l'aria era un po' pesante, non so se era per l'atmosfera della mia piccola e cupa casa o perché ancora sentivo che c'era qualcosa che non andava tra i due... Secondo me era impossibile che due persone potessero aver risolto in modo così veloce e improvviso...
Ignorai quella sensazione. Ci levammo le scarpe e io cominciai a preparare la tavola subito dopo essermi lavato le mani per poi cominciare a cucinare, loro nel mentre andarono in bagno a lavarsi le mani.

Una volta a tavola rompere il ghiaccio era obbligatorio, visto che nessuno parlava con nessuno, chiesi se potessi mettere un po' di musica nelle casse che c'erano vicino al divano, loro accettarono e creammo una playlist con le canzoni che ci piacevano, abbassammo un po' il volume e iniziammo a mangiare

Dopo un po' mi sentivo sicuro di me e chiedi:

<<Allora... Come avete risolto?>>

Chiesi abbassando il volume;
Loro si guardarono per qualche secondo poi Clay iniziò a parlare:

<<Ma... In realtà abbiamo... Parlato in classe prima di uscire, e anche dopo al telefono, l'altro giorno... Insomma, qualche giorno fa'...>>

Io li guardai un po' confusi, per poi mangiare un boccone e mandarlo giù velocemente con dell'acqua. Nick si versò un po' d'acqua nel bicchiere e cominciò a bere mette, porsi una domanda diretta a lui:

<<Wow fantastico, non mi aspettavo.. questo.>>

Mi fermai un'attimo e in quell'attimo Clay si girò verso la finestra, la sua gamba tremava, lo potevo sentire dal pavimento...
Ma io continuai a guardare Nick

<<Ma quindi alla fine non è cambiato qualcosa in voi due, giusto?>>

Nick mandò giù velocemente un sorso d'acqua e tossì leggermente, poi appoggiò il bicchiere alla sua destra in modo leggermente violento facendolo quasi sbattere contro il piatto:

<<NON->>

Stava per dire qualcosa, ma Clay gli prese la mano e lo fermò dal parlare guardandolo negli occhi:

<<Sì. Non è cambiato nulla fra di noi. Giusto Nick..?>>

Lui annuì e staccò il suo sguardo da me e lo fece andate verso la finestra.
Il tono di Clay era un misto tra arrabbiato e triste...

Mi stavo cominciando a preoccupare, avevo fatto qualcosa di sbagliato? Probabilmente era così..
Ero molto amico con Nick, e Clay a sua volta era suo amico, ma era dal movimento improvviso di quella mano che mi fece capire che c'era qualcosa che non andava:
Clay spostò la mano a sua volta, per poi continuare a mangiare

<<Ragazzi sentite... Nick, sei il mio migliore amico, e capisco quando non stai davvero bene e...>>

Nick e Clay si guardarono e posarono le forchette e i coltelli che stavano utilizzando per tagliare lo spezzatino preparato da George, per poi guardarlo e chiarire la situazione:

<<George, ascolta:>>

Nick cominciò a parlare, fissando il suo sguardo su di me

<<Noi siamo ancora amici però c'è una cosa che vorrei dirti su->>

&quot;The Friend Of My Best Friend&quot; GeorgeWasTaken | DreamNotFoundDove le storie prendono vita. Scoprilo ora