Io sono bella

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Mi sveglio e mi guardo allo specchio. Oggi vedo una persona diversa. Una ragazza sicura di sè. Che sa di essere bella e che sa quanto vale nonostante nessuno glielo ricordi. Vedo una ragazza che ricomincia a sorridere alla vita. Una ragazza senza gli occhi gonfi per il pianto.
Mi trucco come mio solito per andare a lavorare: fondotinta leggero, matita nera, un pizzico di blush e un rossetto nude. Poi, qualcosa dentro di me mi spinge ad osare: un ombretto blu elettrico della stessa tonalità della giacca e dei pantaloni. Decido di aprire i primi due bottoni della camicia. Non sono più la casta ragazzina in attesa di Riven.
Infine, metto un rossetto rosso.
Mi sento bellissima e mi viene voglia di cantare. Di urlare al mondo quanto io oggi stia bene con me stessa.
È una canzone di qualche anno fa, composta in occasione di una rottura con Riven. Eppure, oggi più che mai, mi piace

"Fammi godere adesso
Solo per un istante
Io mi accontenterò
E ti amerò durante
Vorrei gridare qui
Dammi l'estate sempre
Ma poi capisco che
Tu non puoi darmi niente
Io sono bella, sono bella, sono bella, sì
Ma non mi friega niente
Io sono bella, sono bella, sono bella, sì
Io sono bella sempre
Ti direi
Sono stanca di essere come mi vogliono tutti
Sono stanca di vivere come vorrebbero gli altri
Se vuoi restare va bene, va bene
Fammi sfogare qui
Che non posso da nessuna parte
Non mi vergogno di
Di confessartelo all'istante
Io sono bella, sono bella, sono bella, sì
Ma non mi friega niente
Io sono bella, sono bella, sono bella, sì
Io sono bella sempre
Ti direi
Non mi devi ripetere quello che dicono tutti
Non mi devi convincere che non sei uno dei tanti
Se vuoi restare, va bene
Basta solo che, basta solo che poi
Tu sparisca e comunque
Non voglio niente da te
Da ricordare neanche, neanche, neanche
Fammi godere adesso
Solo per un istante
Fammi godere adesso"

Insegno "Difesa dalle arti oscure" (sì, è una reference potteriana) ad Alfea, dove Flora insegna Botanica. Così è lei la prima ad osservare il mio repentino cambiamento.
-Musa! Sei una favola! È bello vederti così felice
Mi sorride a trendadue denti e io faccio lo stesso. Penso che Flora sia la più empatica del gruppo e che forse forse abbia capito che cosa stessi provando. Ha semplicemente avuto il tatto di non dirlo alle altre. Sa che non è (o forse dovrei dire è stato?) facile.
Anche le mie alunne se ne accorgono.
-Professoressa Kimura, com'è contenta oggi!
Mi sento potente. Mi sento come se per la prima volta dopo tanto tempo avessi ricominciato a respirare.
Mi sento rinata.
Ed è mentre cammino allegramente tornando a casa che penso: chi ha inviato il biglietto?
Mi fermo di colpo. Chi può avermi scritto una cosa simile? Di sicuro qualcuno che sa che il abito lì. Provo a mandare un messaggio a Jason per chiedergli se abbia qualche idea per delle nuove canzoni. Risposta negativa. È in ferie da due settimane ed è un periodo in cui lui non deve più darmi input, ma sono io a inondarlo di testi.
Un brivido freddo mi sale lungo la schiena: chi può essere stato.
Rifletto sul significato delle parole:
"There's a fire starting in my heart
Reaching a fever pitch and it's bringing me out the dark
Finally, I can see you crystal clear
Go ahead and sell me out and I'll lay your ship bare
See how I'll leave with every piece of you
Don't underestimate the things that I will do
There's a fire starting in my heart
Reaching a fever pitch and it's bring me out the dark"
Chi può essere stato? Il biglietto era scritto a computer e anonimo: nessun indizio.
A casa da sola mi sento a disagio. Per la prima volta, ho paura.
Vado da Tecna per non stare sola.

Ciao!
Capitolo un po' corto ma mi farò perdonare.
Chi pensate che abbia lasciato a Musa il biglietto?

Fenice - Rivusa ff Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora