Per nulla al mondo

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Il grande giorno è arrivato. Non siamo tutti: Aisha e Nabu, per forza di cose, non sono riusciti a venire. Le altre hanno pianto affidando i propri figli ai nonni prima di partire. Le capisco. Ho pianto anche io che non lascio nessuno in particolare a parte mio padre.
Non sappiamo quanto durerà la missione. Speriamo il meno possibile. L'obiettivo è semplice, ma solo all'apparenza: recuperare degli antichi libri di magia di cui solo recentemente se ne è scoperta l'esistenza. Non mancano, però, le insidie: sono stati trovati da Millicent, misteriosa figura di cui non si sa niente, se non che esiste e che ruba i poteri alle fate. Per contrastarlo non bastano i poteri magici, ci vuole anche la forza bruta e qui subentrano gli specialisti. Ovviamente, mi è stato affidato Riven. Le altre non si separerebbero per nulla al mondo dai loro fidanzati in una situazione simile e hanno ragione. Così viaggio con la consapevolezza che sarò la prima ad essere privata della sua magia. Non sono sicura di avere con Riven la fiducia reciproca che ci vuole in queste situazioni. Torno all'interrogativo che mi tormenta da giorni: posso fidarmi di lui?
Stella mi dà una gomitata e ritorno alla realtà
-...Adesso siamo diretti verso Eleunte, ultimo regno della Dimensione Magica in cui si sono verificati gli episodi più recenti. Mercoledì sera alle 21.34 Elizabeth McCain ha subito
-Però, ha messo la testa a posto, no? È proprio diventato un ragazzo con i fiocchi- dice indicando Riven che parla con una sicurezza e precisione un tempo inimmaginabili.
Sinceramente, questo intervento mi dà fastidio. Perché spera che io e lui torneremo insieme grazie a questa missione? Da quando è tornato, Stella non fa altro che spingermi di nuovo tra le sue braccia. "Hai visto il suo nuovo look? Con quella camicia bianca è un figo da paura!", "Se vuoi organizzo qualcosa per voi due soli...come ai bei vecchi tempi"... Sinceramente, non capisco perché faccia così. Era la stessa che mi ripeteva di dimenticarlo e che il suo scudiero era "un ragazzo da sposare, dovresti conoscerlo"
-Se avesse la testa a posto, non se ne sarebbe andato
Chiudo così, pentendomi poi della mia freddezza, la conversazione con Stella e provo a concentrarmi su cosa il ragazzo sta dicendo.
-...Quindi, dovremo agire coordinati con il nostro compagno.
Sento i suoi occhi su di me e inizio a sudare freddo.
Quando, a riunione terminata, tutti escono dalla sala, faccio anche io per andarmene, ma lui mi ferma.
-Come sono andato?
-Bene...molto bene
-Che ne pensi dell'operazione alpha?
La domanda mi coglie impreparata. Non sono riuscita a concentrarmi e contavo di farmi rispiegare il tutto da Tecna.
-Molto interessante. Secondo me è la cosa migliore che possiamo fare
-Peccano che non esista nessuna operazione alpha
Si siede
-Cosa c'è che non va?
-È difficile fidarsi ciecamente di...
-Non ti fidi più di me?
-È che sei partito senza dire niente...
Mi blocca:- Me ne rendo perfettamente conto, ma io ti prometto che per nulla al mondo ti capiterà qualcosa di male. Non saprei perdonarmelo
Mi rendo conto che inizio a piangere. Un po' perché sono commossa, un po' perché una parte di me mi dice che è sincero, l'altra di non fidarmi. E queste sue metà combattono aspramente, lasciandomi con nulla, se non una voglia matta di piangere.
Lui mi abbraccia. Mi sento al sicuro o ancora più vulnerabile?

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 28, 2022 ⏰

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