Il colloquio

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Avevo chiesto un colloquio con Riven e mi ritrovo seduta in una specie di sala di attesa reale. Sono le quattro del mattino, ma non ho sonno. Lui è dentro da quando è arrivato, insieme a Sky. Non so che cosa abbiano di tanto importante da dirsi. Immagino questioni di carattere istituzionale, visto che Sky comprende l'urgenza della mia richiesta. Le mie amiche sono andate a dormire nelle stanze del castello. È rimasto Nabu con me, desideroso di rivedere il suo migliore amico, ma è crollato su una sedia. Nel silenzio, provo a captare delle parole dalla sala in cui si sono riuniti. Niente. Non sento niente. Solo un freddo che attanaglia le ossa, l'autunno che inizia prepotentemente e precocemente a farsi sentire. Deve essere insonorizzata.
Mi accorgo che per l'ansia mi sono staccata tutte le unghie finte. Riesco a intuire la sfuriata che farà Stella: "Te l'ho detto mille volte che devo togliere io con i miei prodotti appositi che vengono dal pianeta delle Millestorie e contengono fiori di ..." mi strappa un sorriso. Paradossalmente.
La porta della sala si apre. Nabu non accenna a svegliarsi.
-Vuoi che resti dentro?- mi domanda Sky affacciandosi alla porta.
Faccio cenno di no con la testa. È una cosa che devo portare avanti da sola.
-Per qualsiasi cosa, chiamami. Sono qui fuori
-Grazie
Entro in una sala riunioni. C'è un enorme tavolo ovale con una dozzina di sedie intorno. I mobili sono antichi e non mancano libri e pergamene del passato. Riven è di spalle. Guarda la luna fuori dalla finestra.
-Stasera è bellissima, di un rosso acceso- dice lui -...il tuo colore preferito
Osservo anche io la luna. Sì, devo ammettere che è bellissima, ma non devo farmi abbindolare
-Perché sei stato via?
Nel frattempo mi avvicino e lui si volta. Siamo a una ventina di centimetri di distanza, i suoi occhi magenta nei miei.
Rimane zitto. Forse si vergogna. Il suo sguardo che una volta non aveva segreti per me mi guarda con uno sguardo di supplica. Sembra dirmi:"Tutto, ma non questo". Sarà scappato con un'altra e tornato da me perché le cose sono andate male?
-Non...non posso dirtelo.
C'è un velo di vergogna nella sua risposta evasiva, ma non demordo
-Cosa hai fatto in questi due anni?
-Sono stato in missione
Il suo sguardo sembra sincero, ma posso ancora fidarmi di lui?
-Perché non sono partiti anche gli altri specialisti?
-Non te lo so spiegare...probabilmente perché eravamo gli unici a non progettare di sposarci, perché non stavamo per avere un bambino, perché...
-Stronzate. Timmy e Tecna, Elia e Flora non erano in nessuna di queste situazioni. E poi, conoscendoli, non ti avrebbero lasciato solo. Sarebbero venuti con te e la missione sarebbe durata decisamente meno,
Sono stupita dal mio tono di voce. Se immaginavo un incontro tra me e Riven, pensavo che avrei urlato, che avrei pianto, che sarei stata disperata. Invece è un tono di voce nuovo, di una perfidia di cui non sapevo di essere capace. Non grido, parlo normalmente, con frasi concise, ma decisamente seccanti. Starò facendo bene?
-Non sai tante cose...
-Per te non ho mai potuto capire niente. Non mi hai mai detto niente. Io mi fidavo di te
-...E adesso?
-Ti sei bevuto il poco cervello che avevi?
Tace.
-Chi ti ha mandato in missione?
-Non...non posso dirtelo
-Giusto, io non capisco
-Musa...
Mi tocca un braccio, ma io lo ritraggo con forza
-Non mi toccare
- Vorrei poterti dire la verità. Davvero.
-Allora dimmela
-Non...non posso
-Sai che cosa sembra? Sembra che tu te ne sia andato di tua spontanea volontà perché sei sempre stato instabile. Probabilmente avevi trovato di meglio da fare e adesso le persone con cui eri hanno capito quanto sei lunatico, cattivo, insensibile ai problemi altrui. Oppure ti sei semplicemente stufato di loro e hai pensato: perché non fare altro male a Musa?-
Che cosa sto dicendo? Non era parte del piano che ripassavo ogni sera.
-Lo pensi davvero?
-Sì. Altrimenti perché montare questa storia fantastica della missione a cui hai partecipato solo tu, ma di cui nessuno era al corrente?
Vedo che i suoi occhi diventano lucidi. Trattiene le lacrime a fatica. Esce dalla stanza.
Rimasta sola, mi siedo su una poltrona, copro con una mano il mio volto e lacrime calde sgorgano copiose. Che cosa ho fatto? L'ho perso per sempre.

Hey!
Secondo voi Musa è stata troppo dura?
La vostra opinione è importante per me Perchè mi permette di migliorare la storia.
Xoxo 😘

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