Thinking Out Loud - a Taejin story

Parte 10.

Tae si era messo una coperta sulle spalle, visto che continuava ad avere ancora freddo, e con lo stomaco che brontolava per la fame scese giù con gli altri due al seguito.

Si era fermato sulla soglia della cucina, ipnotizzato da Jin che si portava il mestolo alla bocca per assaggiare la zuppa, facendosi finire addosso i due idioti alle sue spalle.

"Perché cavolo ti sei fermato?" aveva chiesto Jimin rimettendosi dritto. Le sue parole avevano indotto tutti a guardarli, e sotto lo sguardo confuso di Jin, Tae, era diventato rosso come un pomodoro.

"C-che? No, nulla, pensavo di essermi scordato qualcosa." bofonchiò il moro sviando lo sguardo dello hyung. Jimin lo guardò scuotendo la testa, lasciandolo con i suoi pensieri ed avvicinandosi a Yoongi, al quale diede un bacio avvicinandolo per i fianchi.

"Smettetela di amoreggiare, che qui c'è chi non ha neanche uno straccio di ragazza e sta rosicando." li riprese drammaticamente Hoseok.

"Oh Hobi, ci sono sempre io se vuoi." lo prese in giro Yoongi.

Jimin gli pizzicò il fianco. "Ehi! La Sope è bella nelle fanfiction, e lì deve rimanere." sentenziò il biondo, facendo scoppiare a ridere tutti quanti.

Seokjin approfittò del momento generale di distrazione per avvicinarsi a Tae, che non appena se lo ritrovò davanti saltò sul posto. "Gli avete misurato la febbre?" chiese rivolto a Jimin e Jungkook, vedendo che il moro continuava a strofinarsi le braccia intorno al corpo per il freddo.

Jk mise su un'espressione colpevole e: "No, ci è passato di mente." ammise aspettandosi una sfuriata da parte dello hyung. Se c'era una cosa su cui Jin non ammetteva sbagli o dimenticanze era la salute.

Ma al contrario delle aspettative di tutti il ragazzo sorrise intenerito, cingendo Tae per le spalle e strofinandogli le mani contro le braccia per scaldarlo. "Okay, dopo cena misureremo la febbre. Ora sediamoci e mangiamo." annunciò spingendo delicatamente il più piccolo verso il suo posto. Dopo aver servito la zuppa gli si sedette vicino, lasciando che la sua mano destra poggiasse sulla coscia del moro.

Per Jin era diventata indispensabile quella vicinanza, quasi come l'aria. Sentiva fisicamente dolore quando era lontano dal moro, per questo era andato a controllarlo così tante volte. Non riusciva a fare a meno della sua risata, dei suoi occhi così espressivi, di tutte quelle piccole cose che rendevano Tae, Tae. Come il piccolo neo sotto l'occhio. O quello sulla punta del naso. Quello sul labbro inferiore... stargli fisicamente così vicino lo stava riempendo di nuovi dettagli per farglielo amare ancora di più.

Il modo in cui con gli occhiali sembrasse un ragazzino timido e spaurito. Il movimento automatico con cui alzava la frangia da sopra gli occhi. L'abitudine di tirare fuori la lingua per inumidirsi le labbra sempre secche. E chissà se quelle labbra erano davvero così secche come sembravano...

"Hyung, mi stai ascoltando?" Tae lo riportò alla realtà, un velo di rossore sulle guance, dovuto alla febbre o forse all'imbarazzo del sentirsi lo sguardo insistente del maggiore addosso.

"No scusa, ero distratto..." da te avrebbe voluto aggiungere.

"Ho detto che ti sei superato con la zuppa, e che ne vorrei un altro po' se possibile." disse il minore, sorridendo come un bambino che ti prega per avere altre caramelle.

Jin gli scompigliò i capelli baciandogli la fronte, poi prese il piatto per riempirglielo nuovamente. "Uh, anch'io hyung, grazie." disse Jungkook allungandogli il piatto, e venendo totalmente ignorato dal maggiore.

"È inutile, ora esiste solo Taehyung." lo sfotté Yoongi, a voce abbastanza alta da essere sentito da tutti.

Jimin diede corda al proprio ragazzo, intuendone le intenzioni. "È sempre esistito solo Taehyung." disse guardando Jin dritto negli occhi per vedere la sua reazione, ma il castano non fece niente, se non riavvicinarsi al tavolo e risedersi accanto a Tae, forse con un leggero rossore sulle guance.