Parte 11.

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La cena era continuata nella più completa normalità, tra battute e chiacchiere sulla nuova coreografia. Hoseok e Jimin avevano sparecchiato, mentre a Yoongi e Jungkook erano toccati i piatti da lavare. E Jin ne aveva approfittato per spingere Taehyung a salire in camera e misurare la febbre.

Una volta varcata la soglia, e chiusa la porta alle sue spalle, il maggiore aveva cominciato a girare come una trottola da una parte all'altra della stanza. Aveva chiesto a Tae di sedersi sul letto e gli aveva allungato il termometro per misurare la temperatura, poi si era avvicinato all'armadio per prendere una coperta in più da poggiare sul letto del moro, era risceso in cucina per prendergli dell'acqua, e una volta tornato aveva iniziato a sistemare i vestiti sparsi per la camera.

"Jin-hyung fermati, non devi sistemarmi la stanza." lo bloccò Taehyung.

Il ragazzo si girò colpevole, sapevano entrambi che quel comportamento era dettato dal nervosismo per cosa sarebbe successo una volta faccia a faccia. "Scusa, è che sono agitato." Jin tentò la via della più completa sincerità.

"Anch'io." ammise l'altro. "Ma direi che il peggio è già passato, no?" disse riferendosi al bacio inaspettato durante la cena.

Jin rise di gusto, e non poté far a meno di notare quanto il sorriso di Tae fosse molto più luminoso in quel momento. "Direi di sì. Vediamo solo se hai la febbre, poi parliamo." disse grattandosi il retro del collo in imbarazzo. Tae gli passò il termometro, e una volta notato che il ragazzo aveva ancora un po' di alterazione, cercò di rimandare il discorso per lasciarlo riposare, cosa che il minore non gli permise.

"Non ci pensare nemmeno, Kim Seokjin. Questa volta non scappi." disse Tae risolutivo. "Ora ti siedi accanto a me e ne parliamo." ordinò.

Lo hyung gli si mise affianco, non troppo lontano ma nemmeno così vicino, in modo da potersi girare verso il ragazzo e guardarlo negli occhi. "Te l'ho mai detto che mi piaci quando sei così sicuro di te?"

Tae arrossì ma non abbassò lo sguardo. "Te l'ho mai detto che mi piaci anche solo se respiri?" chiese a sua volta il moro.

"Ed io te l'ho mai detto che mi piaci dalla prima volta che ti ho visto?" ribatté Jin avvicinandosi all'altro.

"Te l'ho mai detto che è lo stesso per me?" rispose strisciando verso l'altro.

Erano così vicini che i loro respiri si mescolarono insieme, pronti per il loro secondo bacio, quando un colpo alla porta li portò ad allontanarsi.

Namjoon era entrato per prendere un paio di cose dalla camera, compreso il suo pigiama.

"Perché ti porti il pigiama dietro?" gli chiese Taehyung incuriosito.

Namjoon si grattò una guancia. "Per questa notte dormirò in camera di Hobi e Jin..." li informò, sottintendendo in quel modo che avevano via libera per dormire insieme.

"Cosa pensi che faremo a parte parlare?" chiese Taehyung al leader, arrossendo per l'insinuazione.

"Oh no, non sono mica Jimin, so che non farete niente, ma non voglio interrompervi mentre parlate quindi per questa notte sarò ospite della 2Seok." chiarì il ragazzo. "Ah, a proposito di Jimin, è convinto che farete sesso e sta scommettendo con gli altri tre quanto tempo ci metterete a farlo." fece la spia.

"Io lo ammazzo!" disse Tae, sentendo fuori la porta un rumore improvviso.

"Ah sì, sono fuori la porta." sussurrò Namjoon indicandogliela con la testa.

Tae assottigliò gli occhi e gridò in modo da farsi sentire dagli altri quattro. "Dovreste smetterla di scommettere su di noi visto che la vostra ultima scommessa è stata un fiasco." disse riferendosi alla scommessa su quanto tempo ci avrebbero impiegato a dichiararsi.

Thinking Out Loud - a Taejin storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora