Thinking Out Loud - a Taejin story

Parte 1.

~ I'm thinking 'bout how people
fall in love in mysterious ways
maybe it's all part of a plan

Tae era sempre stato considerato il tenebroso del gruppo, non ai livelli di Yoongi, lui era quello scontroso e irascibile, Tae invece era considerato misterioso, con quel suo sguardo magnetico che riusciva a tenerti incollato allo schermo.

Era considerato il bello e dannato, anche se dietro a quelle labbra serrate si celava spesso un sorriso da bambino.

Gli piaceva stuzzicare i suoi compagni nei modi più impensati, soprattutto infastidire Jin, che era il suo bersaglio preferito durante interviste o video per il canale dei Bangtan. Adorava vederlo infastidito, ed odiava quando qualcuno, intervistatori o compagni di gruppo che fossero, cercavano di avere troppa attenzione da parte del maggiore, per questo, quasi sempre, sembrava avere un'aria infastidita.

La realtà era che Jin gli piaceva, lo sapevano tutti in casa, solo lo hyung continuava a vederlo come il suo dongsaeng, e neanche quello preferito per giunta - Jin aveva un debole per il più piccolo del gruppo, cosa che in molte occasioni aveva portato Tae a non sopportare Jungkook, nonostante fosse il suo miglior amico -.

Ed era per questo se Taehyung continuava a dar fastidio allo hyung, sperando che prima o poi lui si accorgesse dei suoi sentimenti, e che lo ricambiasse. Non che Jin gli sembrasse particolarmente interessato, ma c'era da dire che quando Tae lo provocava lui rispondeva nell'esatto modo in cui il più piccolo sperava - alimentando le sue speranze -.

Per non parlare delle volte in cui era lo stesso Seokjin ad avvicinarsi a lui con l'intento di stuzzicarlo, in quelle occasioni il cuore di Tae iniziava a battere a ritmo forsennato, e faceva di tutto per nascondere l'emozione che quel gesto gli provocava.

Non che Tae non volesse del bene fraterno a Jin, gliene voleva, gliene aveva sempre voluto - dopotutto era il suo hyung da più di sette anni -, ma negli ultimi anni, non sapeva di preciso quando, a questi sentimenti fraterni se ne erano aggiunti degli altri, profondi allo stesso modo, eppure allo stesso tempo così diversi. Era difficile stare vicino a Jin quando i sentimenti d'amore prendevano il sopravvento, ma si sforzava in tutti i modi di non essere troppo ovvio, evitando così che le army se ne accorgessero - alcune però se ne erano accorte, così come i suoi compagni di band, ad eccezione di Jin ovviamente -.

Se da una parte c'era chi gli diceva di tentare, come Jimin, Hoseok, e lo stesso Jungkook, dall'altra c'era chi lo scoraggiava per non minare l'equilibrio del gruppo, come Namjoon - Yoongi preferiva non entrare in merito alla questione -, e lui preferiva dar retta a Joon e non sconvolgere in nessun modo il loro gruppo, anche se dopo i video e le interviste i ragazzi entravano nella sua stanza e si mettevano ad analizzare ogni espressione di Jin nei suoi confronti, come le peggiori larries shippers, trovando quasi sempre il consenso di Nam al suono di: "mmm...sì, qualcosa potrebbe esserci". Taehyung preferiva non darsi false speranze e così continuava ad infastidire Jin come il peggiore dei fratelli minori, suscitando a volta il divertimento del maggiore, ed altre volte il suo disappunto, proprio com'era successo in quell'ultima intervista.

Il tutto era iniziato con Tae che si alzava dal suo posto, al lato opposto da dove sedeva Jin, per mettersi di fianco al maggiore, era continuato con V che faceva battute all'orecchio dello hyung, per finire con il più piccolo che tratteneva in modo provocatorio la sua mano nella sua. Jin era stato al gioco, lo era sempre quando si trattava dei suoi compagni di band, nonostante fosse il più grande e come tale meritasse il rispetto dei più piccoli - non che non lo avesse, ma spesso i ragazzi lo prendevano in giro senza considerare la differenza d'età -, ma quella volta non ce l'aveva fatta a stare zitto, e non appena avevano messo piede dentro casa - senza guardie del corpo o cameramen al seguito - Jin era scoppiato.