Capitolo 8

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Sono arrivata a casa piangendo. Mi chiudo il portone dell'ingresso alle spalle e mi butto nel divano. Mi stropiccio gli occhi e le mie dita diventano nere per il trucco colato. Ora lui lo sa e io so che non gli piaccio. Questo pensiero provoca un senso di vuoto dentro di me. Un po' per la stanchezza, un po' per la delusione mi addormento.
Cos'è questo rumore assordante? Mi sveglio di soprassalto per via di un rumore. Capisco dopo un po' che si tratta del citofono. Mi alzo e vado a vedere chi c'è fuori dalla porta. Appena la apro mi ritrovo davanti Thomas, che mi abbraccia e penso, quindi, che sappia tutto ciò che è accaduto.
-Perché sei così?- chiede riferendosi al trucco -È successo qualcosa?-
Aggrotto la fronte. Perché mi ha abbracciato se non sa?
-Non lo sai?-
Scuote la testa.
-Allora perché sei venuto senza dirmi niente? E mi hai abbracciata all'improvviso?-
-Non rispondevi ne hai messaggi ne alle chiamate, mi stavo preoccupando. Poi non posso nemmeno abbracciare la mia migliore amica?-
Abbasso lo sguardo e penso a quanto sono stupida. Andiamo verso il divano. Prendo fiato e racconto tutto. Ho appena iniziato a parlare e già due lacrime rigano le mie guance. Faccio fatica a parlare mentre piango. Lui mi abbraccia e mi stringe a se.
-Lui ti piace veramente?-
-Si- mormoro come risposta
-Tanto?-
-Si-
-Allora che ci fai ancora qui? Vai da lui, no?- mi alzo a sedere a guardarlo
-No, non gli piaccio e probabilmente dopo quello che è successo ieri non mi vuole neanche vedere- ritorno stesa sul suo petto con le braccia che gli avvolgono la pancia. Gli voglio bene, c'è sempre nei momenti in cui ho bisogno di lui.
-Che ne dici di cucinare un po'? Rimango a pranzo qui così ti distraggo- chiede. L'idea mi entusiasma quindi mi alzo e vado in cucina. A metà strada mi fermo, mi giro e vedo che è ancora seduto.
-Non vieni?-
-Si, te intanto vai. Io arrivo-
-Okay-
Dopo circa 2 minuti arriva e iniziamo a cucinare la pasta al sugo. Ogni tanto arrivano dei messaggi sul suo telefono ma non ci faccio caso, penso sia Giorgia. Sono carini insieme. Approfitto dell'argomento per iniziare un discorso.
Mi siedo sul tavolo e lo guardo.
-Quindi... Giorgia?- chiedo maliziosamente.
-Eh, lei, beh. È molto bella e simpatica- dice e si gira subito.
-Cosa mi stai nascondendo?-
-Niente- usa un tono falso. Scendo dal tavolo e mi metto davanti a lui.
-Dimmelo-
-No-
-Dai, dai, dai-
-Beh, puó darsi che...-
-Forza, sputa il rospo-
-Ci siamo baciati-
Rimango a bocca aperta a e poi corro ad abbracciarlo. Sono felice per lui. Adesso sembra aver trovato una ragazza a posto e carina. Merita tutto il meglio dopo quello che le hanno fatto passare le sue ex. Mi faccio raccontare tutti i particolari. Pranziamo guardando Friends, una serie che noi amiamo. Il pomeriggio invece io mi addormento in camera e lui pure.
Verso le 4 mi sveglio e non lo vedo. Vado in sala e oltre a lui trovo Damiano.
-Ei- mi saluta quest'ultimo.
Guardo Thomas che per tutta risposta fa:
-Dovete parlare- e poi esce dalla stanza.

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